Hyperetes

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Hyperetes (in greco antico: ὑπηρέτης?; pl. hyperetai) era un titolo dell'antica Grecia. Deriva da ἐρέσσω eresso, e significa pertanto vogatore, ma in tempi successivi il termine veniva, con l'eccezione dei soldati, applicato all'intero corpo dell'equipaggio delle navi. In un certo senso, ancora più ampiamente, è stato applicato a qualsiasi persona che agiva come assistente di un altro, ed eseguiva il lavoro manuale per suo conto, sia nelle cose sacre che profane, da cui il termine è talvolta usato come sinonimo di schiavo. Da qui anche il nome è stato a volte dato a quegli uomini che accompagnavano gli opliti, quando scendevano in campo, e portavano il loro bagaglio, le provviste e lo scudo. Il nome più comune per questo servo degli opliti era skeuophoros.

Ad Atene sembra fosse attribuito all'intera classe dei funzionari. Aristotele (Politica vi. 5) divide tutti i pubblici ufficiali in tre classi, archai o magistrati, epimeleiai o amministrativi, e hyperesiai o addetti ai servizi.

Le città e le amministrazioni avevano i loro hyperetae nel mondo ellenistico.[1] Nel mondo ebraico ellenistico il termine hyperetes aveva il significato di servitore religioso (diacono).[2] Luca (Acts 13.5) descrive Giovanni Marco come un hyperetes Paolo e Barnaba in una sinagoga, che sarebbe l'equivalente dell'ebraico hazzan.[3][4] Coloro i quali raccolsero e scrissero le parole di Gesù sono chiamati hyperetae tou logou in Luca 1.2, "servi del Logos."[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sviatoslav Dmitriev, City government in Hellenistic and Roman Asia minor, Oxford UP, 2005, p. 20, ISBN 978-0-19-517042-9.
  2. ^ Gerhard Kittel, Gerhard Friedrich e Geoffrey William Bromiley, Theological dictionary of the New Testament, Volume 1, Wm. B. Eerdmans, 1985, p. 1232, ISBN 978-0-8028-2404-2.
  3. ^ Carl Clifton Black, Mark: images of an apostolic interpreter, U of South Carolina P, 1994, p. 30, ISBN 978-0-87249-973-7.
  4. ^ Kenneth E. Bailey, Jacob & the prodigal: how Jesus retold Israel's story, InterVarsity Press, 2003, p. 33, ISBN 978-0-8308-2727-5.
  5. ^ Carsten Peter Thiede, Rekindling the Word: in search of Gospel truth, Gracewing Publishing, p. 54, ISBN 978-1-56338-136-2.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Antica Grecia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di antica Grecia