Italiano: MASCHERA CIMIERO CIWARA - La scultura lignea zoomorfa era in orgine completata da una calottina che viene fissata alla testa del danzatore. La figura è quella dell'antilope cavallina maschio (pene). Busto e zampe rivolte verso l'interno disegnano una forma trapezoidale; l'enfasi cade sulla verticalità della figura: il lungo collo traforato con criniera, il muso che presenta l'incrocio ad angolo retto fra naso e arcata sopraccigliare tipico dello stile bamana, le lunghe corna curvate all'indietro, tutte parti che sono valorizzate con incisioni a motivi geometrici lineari.

Le maschere della società ciwara presiedevano ai culti dei campi incoraggiando i contadini nel lavoro e mettendoli in competizione fra loro. Ciwara celebra il sole e i suoi effetti benefici sulla terra. La zappa del contadino così come il sole feconda la terra e la rende produttiva. Diversamente da altre società iniziatiche bamana, quella ciwara consente una certa partecipazione anche alle donne. Se a portare le maschere di questa società maschile sono sempre uomini, le donne possono però partecipare a una parte dei riti e mangiare la carne dei sacrifici (Colleyn 1998). Le maschere danzano in coppie formate da un'antilope mashio e da una femmina. Talora però, in certe zone, la figura rappresentata costituisce un assemblaggio di diversi animali: antilope, pangolino, oritteropo, faraona.

Secondo D. Zahan (1980) il busto assimila l'antilope al cavallo, unico fra gli animali domestici a essere legato al cielo e alla pioggia che rende fertile la terra. La parte traforata rimanda simbolicamente al zigzagare dell'antilope e ai raggi solari, mentre la curvatura della schiena è quella della volta celeste lungo cui il sole sale e scende, della fatica del lavoro che piega la schiena e dei figli che si lasciano dietro di sé. Le corna alludono infine alla spinta verso l'alto dei vegetali e sono quindi simbolo di fertilità.