Figli di Santa Maria Immacolata

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

I Figli di Santa Maria Immacolata (in latino Congregatio Filiorum Sanctae Mariae Immaculatae) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale pospongono al loro nome la sigla F.S.M.I.[1]

Cenni storici

La congregazione trae origine da una pia unione di tre giovani devoti all'Immacolata, fondata a Genova nel 1861 dal sacerdote Giuseppe Frassinetti (1804-1868), priore di Santa Sabina: i membri della fraternità, dopo un pellegrinaggio al santuario della Madonnetta, il 14 gennaio 1866 iniziarono a condurre vita comune e accolsero nella loro casa dei giovani aspiranti al sacerdozio privi dei mezzi economici per mantenersi agli studi.[2]

La fraternità ricevette nuovo impulso dalla direzione di Antonio Piccardo, successore di Frassinetti, e i Figli di Santa Maria Immacolata si costituirono in congregazione solo l'8 dicembre 1903.[2]

L'istituto, di diritto pontificio dal 21 maggio 1904, ricevette l'approvazione definitiva dalla Santa Sede il 4 giugno 1910 e le sue costituzioni il 17 maggio 1931.[2]

Attività e diffusione

I religiosi della congregazione si dedicano all'educazione della gioventù ed alla promozione delle vocazioni religiose: sono anche attivi nell'opera missionaria.[1]

Oltre che in Italia, sono presenti in America latina (Argentina, Cile e Messico), in Polonia e nelle Filippine.[3] La sede generalizia è a Roma.[1]

Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 24 case e 121 membri, 87 dei quali sacerdoti.[1]

Note

  1. ^ a b c d Ann. Pont. 2007, p. 1484.
  2. ^ a b c DIP, vol. III (1976), coll. 1521-1522, voce a cura di E. Sacco.
  3. ^ I Figli di Santa Maria Immacolata nel mondo, su parsantapaola.it. URL consultato il 17-7-2009.

Bibliografia

Collegamenti esterni

  Portale Cattolicesimo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cattolicesimo