Eumelo di Fere

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Eumelo di Fere, figlio di Admeto e di Alcesti, e re di Fere, fu sposato con Iftime[1] (sorella di Penelope). Era uno dei pretendenti di Elena al giuramento di Tindaro e prese parte con undici navi alla guerra di Troia. Contese il premio della corsa dei carri nei giuochi funebri dati da Achille in onore di Patroclo; sarebbe stato vincitore con le cavalle nutrite dallo stesso Apollo, se ad opera di Atena, fautrice di Diomede, non gli si fosse spezzato l'asse del carro.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Eumelo di Fere appare, insieme ad altri personaggi legati alle vicende della guerra di Troia, nel romanzo Il mio nome è Nessuno-il giuramento, primo della trilogia Il mio nome è Nessuno, di Valerio Massimo Manfredi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Omero, Odissea IV, 795, su theoi.com. URL consultato il 29 maggio 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mitologia greca: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia greca