Endiadi
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L'endìadi (dal greco antico ἔν διὰ δυοῖν, «uno per mezzo di due») è una figura retorica che consiste nell'utilizzo di due parole coordinate per esprimere un unico concetto.
Analisi[modifica | modifica wikitesto]
Si tratta di esprimere attraverso due sostantivi un concetto che, di norma, viene espresso con un sostantivo accompagnato da un aggettivo o da un complemento di specificazione.
Ad esempio, dai versi di Giacomo Leopardi, A se stesso:
«[...] Amaro e noia |
((invece di "amara noia")) |
O
Un altro noto esempio, tratto dalla lingua parlata è:
- «Far fuoco e fiamme».
Dalla IV Catilinaria di Cicerone è l'esempio "ex bello et vastitate" che è uguale a devastazione.
Sullo stesso meccanismo si basa anche l'endiatri.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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