Endiadi

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L'endìadi (dal greco antico ἔν διὰ δυοῖν?, "uno per mezzo di due") è una figura retorica che consiste nell'utilizzo di due parole coordinate per esprimere un unico concetto.

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di esprimere attraverso due sostantivi un concetto che, di norma, viene espresso con un sostantivo accompagnato da un aggettivo o da un complemento di specificazione.

Ad esempio:

«[...] Amaro e noia (invece di "amara noia")
La vita, altro mai nulla;»

O

Un altro noto esempio, tratto dalla lingua parlata è:

«Far fuoco e fiamme».

Dalla IV Catilinaria di Cicerone è l'esempio "ex bello et vastitate" che è uguale a devastazione.

Sullo stesso meccanismo si basa anche l'endiatri.

O

Un ulteriore esempio è dato dai primi versi della canzone "La ballata dell'amore cieco (o della vanità)" di Fabrizio De André:

«Un uomo onesto, un uomo probo [...]».

Onesto e probo hanno significato affine e insistono sullo stesso concetto.

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