Discussioni utente:Alberoy/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Alba Clair (Conegliano, 29 giugno 1830 - Padova, 9 marzo 1908) è stata una suora, fondatrice dell'Istituto Madama Clair di Padova.

Albero genealogico famiglia Clair

Alba Clair nacque a Conegliano Veneto (Tv) il 29 giugno 1830 e le vennero imposti i nomi di Alba, Maria, Emilia, Gioseffa. Il padre Antonio nel 1809 si arruolò nell’esercito napoleonico e partecipò alle campagne d’Italia, Germania e Spagna. Nel 1814 ritornò in Italia e iniziò la sua carriera amministrativa come pro-commisario a Valdagno (Vi) e poi commissario in varie località del Veneto. La madre morì quando Alba aveva solo sei anni e nel 1839 venne affidata al Regio Imperiale Collegio degli Angeli di Verona, istituto scolastico per le figlie dei militari. Qui, Alba ebbe la possibilità di completare la “scuola elementare minore” imparando a leggere, scrivere, il confronto delle misure, dei pesi, delle monete ed i primi precetti per esprimere le proprie idée. Dal 1844 al 1846 completò, da ultimo, le scuole elementari tecniche, che preparavano gli alunni ai piccoli impieghi, al commercio o alla carriera diplomatica; si studiava una lingua straniera, il tedesco o il francese, vi si insegnavano le equazioni e ogni tipo di avviamento professionale e le ragazze erano esercitate nel disegno, nel ricamo e nella danza. La famiglia dei Clair era originaria da S. Giovanni di Moriana, una cittadina che sorge sul fiume Arc, nella Savoia francese. Alla fine del XVIII secolo i Clair si trasferirono a Milano e giunsero a Padova nel 1847. Nel 1847, a 16 anni, Alba iniziò la sua opera di “lodevole istitutrice” presso il Collegio Melchiori di educandato femminile, in contrada del Santo, a Padova. Quì vi rimase per nove anni, godendo sempre della fiducia di Teresa Melchiori, direttrice del collegio e quì conobbe don Luca Passi, il fondatore della Pia Opera di S. Dorotea di Venezia, il quale veniva più volte a predicare gli Esercizi Spirituali. Madama Melchiori desiderava moltissimo che la Pia Opera di don Passi fosse fondata anche a Padova, e in tal senso, aveva scritto alla Madre Rachele Guardini, superiora della casa centrale di Venezia, chiedendo due suore e obbligandosi al loro mantenimento. La risposta fu immediata, due suore Dorotee, suor Marianna Roberti e suor Maddalena Ziller, aprirono subito una Scuola di Carità in casa Melchiori e un’altra presso la parrocchia di Ognissanti. Negli anni trascorsi a Padova al Collegio Melchiori, Alba Clair conseguì la “patente”, cioè il diploma di abilitazione all’insegnamento nelle scuole elementari statali. Non tutte le istitutrici dei collegi o educandati ne erano munite ed Alba superò brillantemente quell’esame. Nel 1856, Alba si trasferì a Schio (Vi) per insegnare come maestra nell’Istituto Greselin, un educandato per fanciulle povere e abbandonate. Assieme alla preparazione culturale di Alba Clair si era affinata anche la sua formazione religiosa e spirituale. Non si sa esattamente quando maturò in lei la vocazione religiosa. Forse durante la sua pluriennale permanenza nel Collegio di Verona dove la disciplina, il silenzio e l’obbedienza che erano all’ordine del giorno fecero in modo che ella potesse meditare profondamente sul proprio avvenire. Fu così che Alba Clair decise di farsi suora dorotea. Pertanto, nel 1858, Alba venne accolta a Brescia da madre Marina Marini, superiora generale delle dorotee. Da Brescia, Alba Clair iniziò la sua professione di religiosa. Nel 1860 fu inviata come superiora nella Casa di Castegnato (Bs), una località particolarmente cara alla curia locale. La Casa di Castegnato comprendeva uno stabile molto vasto con annesso un oratorio pubblico ed un ampio brolo coltivato ad ortaggi. Quì la comunità cresceva pian piano nella “quiete nel Signore”, protetta da “santa solitudine”. Nel frattempo le cose si erano un po’ complicate poichè erano venuti a mancare tutti i fondatori delle Dorotee: don Marco Passi era morto nel 1863, don Luca nel 1866 e lo Statuto della Pia Opera stabiliva che dopo la morte del Fondatore, ognuno degli Istituti si rendesse autonomo. Inoltre, nel 1868 venne a mancare la Superiora Generale, madre Marina Marini e nel 1869 si era indetto a Venezia presso la Casa centrale dell’Istituto, il capitolo generale per la elezione della nuova Superiora generale. Ma le suore delle diocesi di Brescia e di Cremona non parteciparono alle votazioni dichiarando rispettivamente la propria autonomia della Casa di Castegnato di suor Alba Clair e della Casa di Cremona di suor Angelica Rapizza. Questa dichiarazione di autonomia non deve essere però intesa nel senso di rottura totale con la Casa centrale di Venezia poichè tutte le Superiori Generali succedute alla Marini, cioè la Taylor, la Contarini e la Dal Maso, hanno sempre, tacitamente, confermato Madre Alba Clair come Superiora di Castegnato. Nel 1869, Alba Clair grazie al denaro della dote e dell’eredità paterna di suor Gabriella Marianna Moneta e con l’approvazione del Vescovo di Brescia, comperò, riscattando l’affitto con il Comune, l’intero locale, la chiesa e i fondi annessi. L’acquisto della Casa di Castegnato fu considerato da tutti come un atto coraggioso e saggio poichè le suore, sicure di non poter essere più sfrattate e disperse, potevano dedicarsi con maggiore serenità all’istruzione e alla formazione delle fanciulle.

Suor Alba Clair

L'Istituto Madama Clair

Dopo qualche anno madama Clair decise di trasferirsi a Padova dove anni prima le era sbocciata la sua vocazione e dove aveva parenti ed amici. Così nel 1881 Alba Clair comprò dall'ing. Teobaldo Tommasini il palazzo Colombana al prezzo di lire 3.200 di cui 1.800 furono versate all’atto della stipulazione del contratto e le rimanenti 1.400 furono saldate nel 1885 dopo la vendita della Casa di Castegnato. Nel settembre dello stesso anno, Alba Clair fece stampare un foglio dal titolo: “Istituto Convitto Femminile di Famiglia”, in cui la Direzione si presentava e indicava gli scopi educativi e religiosi che la caratterizzavano. Il programma indicato nell’opuscolo ricalcava quelli dei Collegi delle Dimesse , delle Salesie e quello del S. Cuore. Ma la missione di Madama Clair non riguardava solamente l’educazione di figli e delle figlie ma, tramite i figli, mirava al bene di tutta la famiglia. Si trattava, quindi, di un deciso impegno per coinvolgere responsabilmente i genitori nella completa educazione dei figli. Il 13 ottobre del 1881, iniziò così ad operare a Padova l'Istituto Madama Clair. I dettami per chi avesse voluto seguire Alba Clair nella direzione del Collegio erano: indossare un vestito nero con una collana e medaglia dell’Immacolata al collo, una vita di decorosa povertà, di indefesso lavoro, di soda pietà, un’immensa fiducia nella misericordia di Dio ed un amore verso il prossimo, specialmente verso i fanciulli. Questo era lo spirito della fondatrice del Collegio, la quale si era fatta religiosa per autentica vocazione e dopo il distacco dalle Dorotee, aveva continuato a rimanere religiosa nel cuore e nella vita coltivando il segreto desiderio di ritornare presto in seno alle Dorotee.

Verso la fine del 1907 le condizioni fisiche della Fondatrice e Madre Generale peggiorarono e nel febbraio 1908 soppraggiunse una broncopolmonite che stroncò quell’indomita esistenza. Il 9 marzo 1908 madama Clair morì mentre cercava di prestare attenzione ad un passo della vita di S. Francesca Romana che in quei giorni aveva desiderato le venisse letta dalla consorella che la assisteva. Il funerale venne celebrato l’11 marzo dal parroco del Torresino sotto la cui giurisdizione si trovava allora la sede dell’Istituto Clair. Il feretro fu trasportato al cimitero civico da una carrozza di 2ª classe tirata da quattro cavalli.

Bibliografia

[modifica wikitesto]

Alberto Franceschi, Claudia Carraro d'Amore, Istituto Clair, Storia e Ricordi, Padova, Imprimitur, 2008. ISBN 978-88-87300-65-9

Voci correlate

[modifica wikitesto]

Diocesi di Padova