Discussione:Stampa

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la vera storia della stampa: attenzione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! storia della stampa La storia delle comunicazioni prende il suo avvio 30.000 anni fa con le pitture delle caverne, dette pittografie; passa attraverso i geroglifici egiziani del 2500 a.C. e perviene al primo alfabeto, verso il 1500 a.C. Il primo esempio conosciuto di stampa a caratteri mobili si trova su un piccolo disco di terracotta del 1500 a.C. rinvenuto a Festo, nell'isola di Creta. Caratteri mobili in terracotta furono usati a partire dal sec. XI d.C. anche in Cina e in Corea, dove, due secoli dopo, avrebbero fatto la loro apparizione i primi caratteri mobili in bronzo. Il primo esempio di utilizzazione di questa tecnica lo troviamo in un libro stampato in Corea nel 1397. Carta e inchiostro erano già stati inventati in Cina da molto tempo: la carta nel 105 d.C. da Ts'ai Lun e l'inchiostro nel 400 d.C. da Wei Tang. In Europa, la stampa a caratteri mobili compare per la prima volta a Magonza, in Germania, intorno al 1450 a opera di Johann Gutenberg. Il primo e il più noto dei libri da lui stampati con questo sistema è la cosiddetta Bibbia di Gutenberg a 42 linee. L'invenzione della stampa consentì la diffusione del sapere in tutto il mondo occidentale, segnando il passaggio dal Medioevo al Rinascimento. Tuttavia, nonostante la sua rapida e vasta diffusione, quasi tutti i tentativi compiuti per migliorarne le caratteristiche furono per molto tempo concentrati sulla creazione di nuovi caratteri (v. carattere tipografico;composizione tipografica), finché con la costruzione della prima pressa in metallo realizzata nel 1804 da Charles, conte di Stanhope, si apre la strada alla realizzazione di tutti i principali tipi di macchine da stampa usate ancora ai nostri giorni. La prima macchina da stampa interamente meccanica, azionata dal vapore, è la macchina piano-cilindrica costruita nel 1814 da Friedrich Koenig per il "London Times". La prima rotativa viene costruita negli Stati Uniti da Richard Hoe nel 1846, mentre la prima macchina a bobina è realizzata nel 1856, ancora negli Stati Uniti, da William Bullock. I principali passi successivi di questa evoluzione riguardano la meccanizzazione della composizione tipografica, raggiunta nel 1886, e, sempre negli Stati Uniti, quasi 450 anni dopo la scoperta dei caratteri mobili da parte di Gutenberg, con l'invenzione della Linotype da parte di Ottmar Mergenthaler, seguita dall'Intertype, dalla Monotype di Tolbert Lanston nel 1888, e dalla Ludlow Typograph, realizzata nel 1911 da Washington I. Ludlow. La possibilità di riprodurre immagini per mezzo di incisioni su tavolette di legno era già conosciuta verso il 1460 e, a partire dal 1476, si faceva uso anche di incisioni su lastra di rame (v. illustrazione), ma è solo nel 1824 che si arriva alla scoperta di un sistema di fotoincisione da parte di Joseph Nicéphore Niepce. Il principio della retinatura delle immagini è introdotto da William Henry Talbot nel 1852, adattato a usi industriali nel 1883 dai fratelli Levy e perfezionato successivamente da Frederick Ives, al quale si deve anche l'invenzione del retino incrociato, avvenuta nel 1855. La prima incisione a colori viene realizzata nel 1893. La prima duplicazione di una lastra (v. stereotipia) viene realizzata da William Ged agli inizi del sec. XVIII. La litografia è inventata a Monaco agli inizi del sec. XIX da Aloys Senefelder. Egli era riuscito, dopo molti tentativi infruttuosi, a riprodurre delle immagini da una lastra di pietra, ricoprendo le parti stampanti con sostanze grasse che trattenevano l'inchiostro e impregnando quelle non stampanti con una soluzione di gomma arabica che lo respingeva. Questo metodo fu usato nella riproduzione di immagini d'arte durante tutto il sec. XIX, fino al momento dell'introduzione delle lastre metalliche (di zinco, principalmente) agli inizi del sec. XX. Il trasferimento delle immagini dalle lastre di pietra a quelle metalliche avveniva tramite una carta speciale ricoperta di amido; tuttavia, la scoperta quasi contemporanea delle possibilità del bicromato d'albumina, permetteva di passare alla riproduzione fotomeccanica diretta sulla lastra o sulla pietra, eliminando qualsiasi passaggio manuale intermedio. Negli anni Trenta, con l'introduzione di processi di incisione più sofisticati che utilizzavano originali positivi, si arriva alla realizzazione di lastre di qualità migliore e di durata molto superiore a quelle ottenute con il bicromato d'albumina. La fine della seconda guerra mondiale segna un'accentuazione della ricerca volta a perfezionare sempre più i vari aspetti della stampa. Il cambiamento di maggiore entità riguarda la costante espansione del sistema offset ai danni della stampa tipografica tradizionale, grazie soprattutto ai progressi ottenuti nelle tecniche di trattamento superficiale delle lastre da stampa in zinco con un altro metallo. L'apparizione delle lastre presensibilizzate nel 1950 e delle lastre a sviluppo diretto nel 1957, contribuiva a rendere del tutto obsoleti i processi basati sui bicromati. Nel 1960, infine, il perfezionamento ulteriore dei rivestimenti e la scoperta delle migliori caratteristiche fisico chimiche della coppia alluminio rame portava alla sostituzione dello zinco con l'alluminio come base metallica della lastra. La calcografia, studiata per primo dal pittore viennese Karl Klietsch nel 1895, nel tentativo di arrivare a un sistema di stampa che permettesse la riproduzione multipla di opere d'arte, è alla base dei moderni sistemi di rotocalcografia (v. stampa, sistemi di) ed è anche conosciuta con il termine di rotogravure. E' l'unico sistema di stampa in grado di produrre sulla carta, in un solo passaggio, intensità e densità variabili d'inchiostro ed è pertanto in grado di dare i migliori risultati nella riproduzione di originali artistici e di fotografie. La stampa a rotocalco viene oggi effettuata soprattutto con rotative a bobina ad alta velocità. La stampa in serigrafia, introdotta in Europa dall'Estremo Oriente nel corso del sec. XVI, ha conosciuto una grande diffusione a partire dal primo decennio di questo secolo. Utilizza matrici di seta, di plastica o di metallo attraverso le quali l'immagine viene stampata; la sua caratteristica e il suo pregio principale stanno nel riuscire a stampare uno strato d'inchiostro molto spesso. A partire dagli anni Cinquanta, con l'introduzione delle matrici fotomeccaniche, ha perso il suo carattere manuale ed è diventata un processo automatizzato. Recenti miglioramenti, come le matrici curve da rotativa, l'inchiostratura automatica e l'essiccazione rapida ne hanno ulteriormente esteso i campi di applicazione e l'hanno resa competitiva nei confronti di altri sistemi di stampa specializzati come la stampa a caldo. SVILUPPI RECENTI La stampa dei quotidiani sta subendo grandi trasformazioni, con la conversione degli impianti al sistema offset e l'impiego di sistemi di trasmissione a distanza della pagina completa e la relativa stampa in impianti dislocati anche a grande distanza dalla sede centrale. Ciò è avvenuto soprattutto in seguito alla diffusione della composizione automatica (v. fotocomposizione) e della composizione digitale, all'impiego di terminali video e di sistemi di lettura ottica degli originali. La stampa delle riviste è anch'essa passata quasi interamente ai sistemi di stampa offset e rotocalco e la necessità di produrre e diffondere rapidamente un grande numero di copie ha portato all'utilizzazione di sistemi di trasmissione in facsimile e via satellite, mentre l'editoria libraria, interessata alla massima riduzione dei costi di produzione e di immagazzinamento, si è concentrata su tirature limitate con macchine in linea ad alta velocità. OK??? siete contenti???

Ho fatto una semplice disambigua su Antiporta, termine che, con Antiporta (stampa) può riguardare questo progetto. Segnalo la cosa nel caso qualcuno potesse/volesse approfondire. Grazie, --<Twice25 ♥ #Wp:10 (disc.)> 17:52, 19 mar 2011 (CET)[rispondi]

Incavografia[modifica wikitesto]

L'incografia (wikilink rosso) citato in questa voce è la calcografia (wikilink blu, riportato anche nel template di navigazione) o sono due cose diverse? --82.56.46.107 (msg) 16:38, 25 mag 2013 (CEST)[rispondi]

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