Discussione:Quirino De Giorgio

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Voce decisamente agiografica, allo stato attuale. --Castel (msg) 23:23, 3 gen 2012 (CET)[rispondi]

Relazione tecnica non citazione[modifica wikitesto]

Trasferisco dalla voce in questa pagina una "relazione tecnica" (non citazione) che comunque non può essere trasferita in Wikisource mancando la fonte. --Castel (msg) 16:08, 13 giu 2013 (CEST)[rispondi]

Alcune "citazioni"

QUIRINO DE GIORGIO - P.R.G. PER IL CENTRO STORICO DI S.GIORGIO DELLE PERTICHE - (1974-1978)

Riqualificazione urbanistica con recupero e valorizzazione di territorio turistico nella storica zona del "reticulum romanum e Castrorum Romanum Turris"

Premesso che i gestori delle pubbliche amministrazioni nei comuni periferici temono e talvolta detestano dotarsi del P.R.G. perché è oramai diffusa l'opinione che tale strumento trascini con sé notevoli responsabilità fra cui l'impopolarità e la conseguente defezione dei voti politici motivo rilevante ed irrinunciabile nel crisma di ogni politicante, ecco perché ancora oggi assistiamo al massacro di vaste zone verdi autorizzato dalla incosciente e tollerante permissivit… che pur di non crearsi fastidi o nemici si manda a "carte quarant'otto anche l'avvenire della Comunità" - Basta agire sotto l'ombrello protettivo di un qualsiasi squalificato piano di fabbricazione purchŠ la pace con gli elettori sia salva! E lo stato di degradazione e di abbandono del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, anche se denunciato, viene, per amor di pacifismo e di manifesta impotenza sistematicamente archiviato. Ma nel prossimo futuro si ricorderà e si capirà come la crescita disarmonica delle industrie ed il conseguente abbandono delle zone agricole, le inutili strade irrazionali e l'uso speculativo delle aree stiano cancellando bruscamente gli aspetti umani della civiltà producendo una frattura storica irreversibile nel canale dell'oscurantismo e lasciamo pure ai posteri l'amaro esame di queste situazioni, prodotto diretto di una poltizzazione comoda e antiproducente e rientriamo nel quadro della reazione minoritaria esponendo ed illustrando il programma di salvaguardia delle opere culturali più significative insite nel comprensorio territoriale.

- Intervento quindi nell'ambito della valorizzazione storico-turistica con l'approfondimento analitico conoscitivo nel tracciato reticolare romano espresso nella tavola 2 perciò ricerca restauro valorizzazione. Ecco il problema e restano aperte tre strade congiuntamente operanti allo stesso scopo che veniamo a sintetizzare come segue:

1: Convergere ogni sforzo sui sindaci all'osservanza delle più elementari norme di salvaguardia del loro territorio, dalla tipologia edilizia alla protezione del patrimonio artistico e paesaggistico;

2: Imporre il nulla-osta rigido ed inequivocabile della Soprintendenza alle Antichità per ogni concessione comunale di intervento urbanistico di demolizione o ristrutturazione;

3: Sensibilizzare i direttori didattici affinché incrementino nei temi scolastici le ricerche storiche sul territorio con lo scopo di localizzare i ruderi e reperti ancora sepolti nell'ambito comprensoriale su cui è insito il reticulum romanum - Castrorum Romanorum Turris -

Questa vasta zona di cui la tavola 2 ne illustra la chiarezza urbanistica dell'Impero Romano inizia in quel di Arsego spingendosi ad Est fino a lambire il centro di Mirano Veneto indicando i presidi storici del tempo con le sue torri di guardia su cui più tardi il cristianesimo eresse le sue torri campanarie dove un esempio più evidente si può ammirare nella base della torre di S.Giorgio - vedi foto A-B-C-D tav. 3° - ora furtuitamente sottoposta alle cure e salvaguardia del P.R.G.

Purtroppo questa meravigliosa mole, da sempre trascurata nei secoli, è tuttora in pericolo di franare sia perché colpita varie volte dal fulmine che ne lacerò alcune zone portanti sia perché la vetustà di innumerevoli mattoni sia per la preoccupante pendenza, causa diretta della rottura e spappolamento di alcuni conci di pietra della base romana - tavola 3 foto E - sia per le secolari infiltrazioni d'acqua dal vicino fiume Tergola.

Il primo intervento di restauro intrapreso nella torre fu quello di diminuire lo strapiombo adottando il metodo "QDG" che consiste nell'ammorbidimento forzato e controllato del terreno nella zona meno compressa - vedi tavola 3 fig. K & H - tale sistema iniziato in loco nel giugno del '74 ha già ridotto la pendenza da cm 65 a 41 quindi proseguirà fino al raggiungimento dell'equilibrio statico della torre.

Turismo e ricettività alberghiera:

È qui doveroso segnalare che statisticamente la zona in esame e quella limitrofa per un'area di circa 300 km² esistono pochissimi alberghi degni di esistenza! Quindi sarebbe augurabile la formazione graduale di una nuova rete alberghiera razionalmente funzionante che adotti tutti i presupposti tecnici di conforto come pareti e solai fonoassorbenti - porte con guarnizioni antisonore - erogazione e deflusso dell'acqua silenziosi nei servizi - impianti di riscaldamento con flusso d'aria in movimento lentissimo impercettibile ed a ricambio totale nelle camere da letto.

Ristoranti:

le attrezzature sono antiquate o inesistenti. - Le celle frigorifere nei casi più frequenti consistono in un camerino raffreddato con un apparecchio artigianale inefficiente. - Nessun ristorante in zona risulta dotato di celle multiple divise per materia commestibile, gli odori delle cucine invadono le sale da pranzo e di soggiorno e l'igiene nelle cucine, in alcuni casi, è spaventosa.