Discussione:Misure cautelari personali coercitive

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Va comunque detto che, a parità di reato, è tradizione comminare alle persone di sesso femminile misure coercitive molto meno stringenti rispetto alle controparti maschili

la fonte è inattendibile. rimanda a un blog contenente le opinioni personalissime dell'autore


(altra persona) Sono d'accordo infatti controllando la fonte si nota che la proposta di legge, in esame nel 2007, non è poi stata tradotta in legge ed infatti la modifica dell'articolo 285 c.p.p. come da essa prospettata non è avvenuta.

la legge risale al 2001 (http://www.dirittoefamiglia.it/Docs/Giuridici/leggi/L40_2001.htm); nel 2007 sono stati proposti alcuni emendamenti che però non sono stati approvati --Assi di picche (msg) 18:37, 13 dic 2010 (CET)[rispondi]

comunque la parte sui termini è insufficiente e contiene contributi isolati


Donne e custodia in carcere

[modifica wikitesto]

Quando dice:

"Per le donne in gravidanza o con figli al di sotto dei sei anni è in ogni caso vietata la custodia in carcere: eventuali misure restrittive devono avvenire all'interno del domicilio o, in assenza di questo, in case-famiglia. " 

non dice il vero. Infatti in molte case circondariali d'Italia (es. Rebibbia-ROMA), nella sezione femminile, sono presenti donne con figli (anche al di sotto degli anni 3!) che vivono in cella assieme ai propri figli. Non sempre vi è l'accoglienza all'interno delle case-famiglia!! (VEDI ASSOCIAZIONE "A ROMA INSIEME", contri bambini nelle carceri---> (http://aromainsieme.altervista.org/blog/)

CORREGGETE!!

Non so se sia vera (spero di no) la parte che dice "Nella maggior parte dei casi, a parità di reato e di quadro probatorio, quando gli uomini vengono posti in carcere le donne rimangono in libertà", ma è comunque senza fonti affidabili. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.55.56.131 (discussioni · contributi) 01:33, 29 ago 2014 (CEST).[rispondi]