Discussione:Malicidio

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Piccola modifica al testo: "i piu' importanti esponenti" e' ora "importanti esponenti". Infatti, la prima espressione includeva tutte le piu' alte gerarchie senza distinzione, mentre la nuova espressione rende comunque giustizia ai molti cattolici impegnati nella lotta all'abolizione della pena capitale--Cog 16:13, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]

D'accordo, anche se personalmente non saprei fare esempi del contrario, cioè di alti esponenti della chiesa che oggi si dichiarino a favore della pena di morte, specie dopo il pontificato di Giovanni Paolo II (vedi aggiunta con citazione). --MarcoK (msg) 16:50, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]
La questione che lascia perplessi, a parte l'iniziale impostazione per così dire un po' sbilanciata, è più che altro che nell'articolo si mischia il malicidio con la pena di morte, finendo per parlare solo di questa. Mi pare che si mischino due cose diverse (se, come dice l'articolo stesso, fu solo Bernardo a teorizzare il malicidio). --MarcoK (msg) 17:00, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]
Rileggendo ora la voce penso che hai ragione nel dire che nell'articolo al momento si mischiano due cose, che per quanto correlate, sono distinte: l'argomento storico/filosofico del malicidio con la questione della pena di morte secondo la dottrina cattolica. Non concordo affatto con te sulla chiarezza espressa dalla gerarchia cattolica, ma comunque non e' certo questo il posto per discuterne. Propongo di eliminare/spostare le ultime due sezioni, e lasciare da approfondire quella rigurdante i testi sacri in cui la teoria del malicidio poteva trovare conforto.--Cog 18:17, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]
Il testo non utilizzato (come regola generale) nell'articolo non va cancellato, ma va spostato, in pena di morte o altro articolo attinente, oppure se non si riesce qui nella discussione, in attesa di più opportuno riutilizzo (si specifica di solito nell'oggetto della modifica). Riguardo alla chiarezza, mi sono limitato a citare una frase e mettere un link esterno come fonte, dato che l'articolo è apparso piuttosto POV (sbilanciato a favore di un unico punto di vista). Personalmente non ho alcuna tesi precostituita da dimostrare, e tu? --MarcoK (msg) 22:27, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]


OK, riporto di sotto il materiale che secondo me non e' del tutto attinente a questa voce, e forse da spostare in altro articolo. Nulla da dire sulla citazione che avevi aggiunto, che in quel contesto era chiara e sensata; solo che qui e' forse meglio focalizzarsi qui sul solo argomento del malicidio, su cui e' gia' diffcile trovare testi e approfondimenti in giro.

Sulle tesi da dimostrare, ogni buon scienziato ne ha: importante che non siano preconcette e, appunto, dimostrabili. Come quella che il malicidio e' una "invenzione" non contraddittoria con il corpo dei testi cattolici (ma questa affermazione va appunto in "Discussione" e non nell'articolo, dove non vanno messe le opinioni).--Cog 22:41, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]

Materiale temporaneamente cancellato (da spostare in pena di morte?):

Tommaso d'Aquino e la pena di morte[modifica wikitesto]

La questione del malicidio si intreccia nel tempo con quella sulla pena di morte. Un secolo dopo Bernardo, Tommaso d'Aquino sostiene la liceità della pena di morte, da infliggere però solo a chi si è reso colpevole di gravissimi delitti, usata invece all'epoca con una certa disinvoltura. L'argomentazione del santo è la seguente: come è lecito, anzi doveroso, estirpare un membro malato per salvare tutto il corpo, così quando una persona è divenuta un pericolo per la comunità o è causa di corruzíone degli altri, essa viene eliminata per garantire la salvezza della comunità (Summa Theologiae II-II, q. 29, artt. 37-42).

Chiesa contemporanea e la pena di morte[modifica wikitesto]

Nella moderna versione del Catechismo, la Chiesa Cattolica sostiene che la pena di morte può essere strumento necessario per la liberazione dal male. Nell'articolo 2267, infatti, si legge: "L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani." Tuttavia tale considerazione, peraltro riferita a casi del tutto eccezionali, è ritenuta oggi superata dalla comunità cristiana, e importanti esponenti della Chiesa cattolica stessa sono in prima fila per chiedere l'abolizione della pena di morte nel mondo.

Papa Giovanni Paolo II ha più volte espresso tale posizione con chiarezza; durante la sua ultima visita negli Stati Uniti nel 27 gennaio 1999 ha dichiarato: "La nuova evangelizzazione richiede ai discepoli di Cristo di essere incondizionatamente a favore della vita. La società moderna è in possesso dei mezzi per proteggersi, senza negare ai criminali la possibilità di redimersi. La pena di morte è crudele e non necessaria e questo vale anche per colui che ha fatto molto del male".

Unione della voce[modifica wikitesto]

Essendo ormai chiarito nella precedente discussione che il malicidio fu una teoria solo di San Bernardo di Chiaravalle, ne ho proposto l'integrazione in quell'articolo. --MarcoK (msg) 10:06, 25 gen 2006 (CET)[rispondi]

Non andrebbe integrato in quanto c'è da inserire la parte relativa alla teologia cattolica spiegando perché viene rigettato il malicidio, la critica in poche parole. IMHO è un aspetto connesso alla teologia in senso generale e non strettamente a S.Bernardo. Anche se la teoria riguarda S.Bernardo l'argomento è vasto perché focalizza tanti aspetti (motivazione ideologica della Crociate, Guerra Sante, etc.). Anche il Libero Arbitrio era una teoria strettamente connessa a S.Agostino, finché non è arrivato Lutero. Non parlo poi del fatto che oggi questo termine rischia di essere ripreso in maniera pericolosa come strumento di giustificazione delle guerre per la difesa della civiltà (non ditelo a Bush). -- Ilario (0-0) - msg 10:33, 25 gen 2006 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

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