Discussione:La profezia di Celestino

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Chiedo scusa a chi ha scritto la nota sulla traduzione, ma è in errore. Innanzitutto, il nome Celestino è tradotto proprio Celestine. Ed è questo il caso in questione. Si parla della profezia di Celestino, non di una profezia celestiale, nel qual caso sarebbe stato tradotto "celestial". Si fa notare che quando un nome proprio prende la funzione di aggettivo, o di appartenenza, come in questo caso [la profezia di chi?] resta comunque inalterato il nome proprio. Per mettere l'anima in pace a chi dissente, la traduzione del titolo all'inverso si potrebbe fare con il genitivo sassone, tanto caro agli Inglesi,chiarendo la funzione delle parole, ovvero: "Celestine's prophecy". Se proprio vogliamo usare, in italiano, il nome di Celestino come un aggettivo, allora dovrebbe essere: La profezia celestiniana [si può?]. Però questo porterebbe ad un'altra traduzione inversa: the celestinian [e non sono sicura dell'esistenza di tale parola, nè in inglese, nè tantomeno in italiano] prophecy, dove scompare il nome proprio. E' questo il nocciolo della traduzione--il nome proprio resta tale e non viene convertito in aggettivo, ma ne assume solo la funzione. "commento da IP 77.94.84.4 11:59, 14 lug 2010"