Discussione:Ivan Lendl

Solo una piccola precisazione tecnica. Lendl non ha mai usato impugnature western, né col dritto, per il quale usava comunque una eastern molto accentuata (rimando alla descrizione che ne fa Gianni Clerici nel suo "500 anni di tennis"), né tantomeno col rovescio. Come possiamo vedere da un video che circola su UTube, "short biography of Ivan Lendl", Lendl inizialmente alternava rovesci tagliati a rovesci praticamente piatti giocati con la stessa impugnatura "continental", quella che Lendl nel documentario definisce addirittura "forehand grip" (impugnatura del dritto). Intorno ai diciotto anni ha cominciato a lavorare su un rovescio più potente e coperto cambiando impugnatura, come aveva già fatto col dritto, ma in favore di una semplice eastern. Le traiettorie dei suoi colpi, inoltre, non erano particolarmente effettate, nenche quella del suo famoso dritto passante in allungo. Lendl usava il top spin, ma al principale scopo di controllare colpi che si distinguevano soprattutto per velocità e precisione. Ne è fulgido esempio un'altra delle sue specialità: il dritto vincente lungo linea, col quale sovente lasciava di sasso i suoi avversari, era un autentico tracciante. Possiamo ammirarlo ancora su Utube in un documentario sulla sua epica rivalità con McEnroe: "John McEnroe vs Ivan Lendl (part 1 of 5)".

Sono daccordo, anche perchè la grandezza dell'ovale della racchetta di Ivan (simile, se non uguale, all'ovale delle racchette in legno) non poteva certamente favorire impugnature western che hanno tra l'altro visto il loro fiorire alla fine degli anni 80. si

fonti che attestano l'oggettività dell'analisi tecnica da me pubblicata

"Lendl hits the forehand harder than anyone i've ever seen... he deforms the ball when he hits it" -Arthur Ashe, Jr., Capitano della squadra di coppa Devis statunitense. "Lendl colpisce il dritto più forte di chiunque abbia visto... deforma la palla quando la colpisce".

In una telecronaca sportiva, Tony Trabert ex tennista professionista e stimato tecnico, afferma letteralmente che il dritto di Lendl non è solo il più vigoroso ("the hardest") mai visto, ma uno dei migliori. Con particolare riferimento all'insideout, lo giudica il colpo preferito da Lendl e capace di viaggiare a grandissima velocità ("tremendous pace"). http://www.youtube.com/watch?v=x_1fVljDu9g

Quanto alle altre annotazioni tecniche, come impugnatura e struttura del colpo, riporto quanto scritto e documentato con materiale fotografico da Lendl stesso in una sua pubblicazione didattica a cura di Eugene Scott "Ivan Lendl's power tennis", edita da Simon and Shuster nel 1983 a New York. Le altre sono considerazioni comunemente accettate da esperti commentatori come Gianni Clerici.

si può sapere nello specifico cosa è ritenuto "incensatorio" e non documentato nella mia analisi tecnica? con chi posso discuterne? Grazie!!!

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