Discussione:Il ladro d'acqua

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Questo libro, pur valido come impostazione narrativa e tecnica compositiva, a dispetto di quanto asserisce la scrittrice, che pure si definisce archeologa, presenta numerosi errori storici e valutazioni alquanto inverosimili. Eccone alcuni:Sparziano è considerato dagli storici una sorta di pseudonimo del vero scrittore della Historia Augusta, scritta non sotto Diocleziano ma pare sotto Costantino; si citano per ben due volte le popolazioni dei saraceni, credo per indicare le popolazioni arabe, ma questo nome non appare mai nel mondo latino, ma cristiano, alquanto tardi e non certo nel IV sec.d.C.; la ricostruzione del Palazzo di Spalato è alquanto inverosimile: si parla di un imperatore che fa coltivare cavoli nel suo giardino, quando questi appariva a tutti come un dio sulla terra e tutto il palazzo residenziale era inaccessibile ai più e solo alla corte imperiale, le cui guardie del corpo erano persino eunuchi, senza sesso, perchè potevano essere a contatto dell'imperatore, che mai avrebbe parlato nel modo usato dalla scrittrice a un suo suddito e lo avrebbe ricevuto così familiarmente; ad Antinopoli non vi era un anfiteatro, essendo città greca, come Alessandria d'Egitto, che pure non aveva alcun anfiteatro; l'obelisco pinciano si dice nel romaqnzo essere stato a Villa Adriana ed essere stato poi trasportato via da Eliogabalo ( questo potrebbe anche essere avvenuto, ma allora non si spiegherebbe il suo ritrovamento al Circo Variano presso Porta Maggiore, se la tomba e quindi l'obelisco stesso fossero stati, come afferma la scrittrice ( e qui l'ipotesi non ha alcun fondamento) presso i giardini vaticani; si dimentica che una presumibile tomba-tempio di Antinoo è stata proprio ritrovata a Villa Adriana, di cui si cita uno strano mausoleo circolare non presente nel sito attuale; per convalidare l'ubicazione dell'obelisco se ne falsifica l'iscrizione che afferma espressamente di "essere, assieme alla tomba di Antinoo, nei giardini del principe di Roma", arrivando ad affermare ( non so con quale fondamento) che la parola "principe" può essere anche letta al femminile ( dunque: " i giardini di Roma principessa??). Si può ancora continuare, ma è meglio lasciar perdere, considerando che un romanzo è sempre opera di fantasia, come giustamente afferma non la scrittrice, ma l'editore.

Raffaele Mambella

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Ben_Pastor"


Il criterio usato per elencare le edizioni del romanzo è il seguente: prima le edizioni italiane (perché i dati si rivolgono innanzitutto ad un eventuale lettore italiano), poi le altre edizioni in ordine alfabetico secondo il Paese. Infatti anche se Ben Pastor scrive in inglese americano, non sempre quella statunitense è identificabile come l'edizione originale dei romanzi. L'ordine alfabetico intende mantenere una certa omogeneità tra le varie pagine dedicate ai singoli romanzi.--LadyJack (msg) 10:55, 2 lug 2011 (CEST)[rispondi]