Discussione:Fiammifero

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Grave discrepanza con la versione di en.wikipedia.org sulla storia di István Rómer.

In teoria gli accendibili ovunque sono proprio gli svedesi, nei quali la parte della scatola dove vanno sfregati è bianca e ruvida e non ha componenti chimiche. I fiammifedi di sicurezza invece sono i minerva, che qui non vengono proprio mensionati, e che possono essere accesi solo strofinandoli nella apposita scatolina (quella parte rossiccia per intenderci)

la prima fabbrica non era dellachà ma Francesco Lavaggi nel 1845[modifica wikitesto]

La fabbrica venne fondata nel 1845 da Francesco Lavaggi, originariamente era collocata in località Cima Villa a Trofarello, successivamente si trasferì nella sede di Viale della Resistenza sempre a Trofarello. Gran parte della produzione veniva esportata in Sud America, ciò spinse verso l'apertura di una succursale in Argentina. I fiammiferi della Lavaggi riscuotevano un ottimo successo anche grazie al buono confezionamento, questo fece vincere diversi premi come miglior prodotto nel 1876 a Filadelfia, nel 1880 a Melbourne, nel 1881 a Milano e nel 1884 a Torino. Con il passare del tempo la fabbrica cominciò la produzione dei cerini, nel frattempo la produzione si automatizzava grazie a macchine astucciatrici. Nel 1988 la produzione si trasferisce a Pisa lasciando a Trofarello solo gli uffici amministrativi.

impregnati[modifica wikitesto]

Per mantenere la fiamma lo stelo o bastoncino di legno deve essere impregnato https://www.ebay.it/itm/FIAMMIFERI-AMORFI-IMPREGNATI-PUTIGNANO-PISANO-PISA-VINTAGE-GIO-3-/302234097522 Purtroppo non so di cosa.

paternità dell'invenzione[modifica wikitesto]

Questi link riportano l'invenzione italiana [1] [2] . Blablato