Discussione:Diocesi di Pitinum

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Nota storica[modifica wikitesto]

La voce, e le fonti citate, danno per scontato che i vescovi che nel 475 ricevettero la lettera di papa Simplicio, ossia Fiorenzo, Equizio e Severo, siano vescovi rispettivamente di Aveia, Amiternum e Pitinum.

  • In realtà la lettera del papa menziona i tre vescovi, ma non le rispettive sedi episcopali, come si può vedere nella lettera edita da: Andreas Thiel, Epistolae Romanorum Pontificum genuinae et quae ad eos scriptae sunt, vol. I, Brunsbergae, 1868, pp. 175-177.
  • Sarebbe perciò più giusto, e corretto, scrivere che si tratta di un'ipotesi l'attribuzione della sede episcopale ai tre vescovi, non una certezza.
  • Per es., Petri, nella sua Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604) (2 voll. Roma, 1999-2000), 1) identifica Equizio con l'omonimo vescovo di Matelica, documentato nel 487 (Equitius 2, vol. I, pp. 656); 2) per Severo non riporta la sede vescovile, ma indica che "probablement est un éveque du Picenum" (Severus 13, vol. II, pp. 2057-58); 3) anche per Fiorenzo non ci sono indicazioni che possano dire con certeza quale sia la sua sede episcopale (Florentius 8, vol. I, p. 840).

--Croberto68 (msg) 16:26, 5 mar 2023 (CET)[rispondi]

Buonasera
La ringrazio infinitamente per i suggerimenti e le osservazioni chiare e precise.
Come può vedere nelle note ho riportato la pubblicazione di p. Marinangeli (l'unico studioso degno di nota della diocesi di Pettino) che parla della lettera di papa Simplicio inviata ai tre vescovi. L’attribuzione (basata su fatti storici quali l'arrivo di Severo a Aufinum) alle rispettive diocesi è stata avanzata e studiata sempre da p. Marinangeli e giustificata nell'articolo sopracitato e su un altro breve pubblicato sulla Civiltà Cattolica nel 1963. Non sono riuscito a citare un'altra fonte di mons Palumbo in cui si parla chiaramente dell'affaire aufinate e dell'arrivo di Severo a ristabilire l'ordine ad Aufinum. Comunque la voce è modificabile senza alcun problema e ogni osservazione serve al miglioramento della ricerca.
Grazie infinite --Luca Capannolo (msg) 18:29, 5 mar 2023 (CET)[rispondi]
Sarebbe interessante (per me) avere maggiori informazioni: 1) perché Marinangeli è così sicuro che Severo sia vescovo di Pitinum (e non di altre sedi), su quali prove fonda la sua tesi? 2) il termine dispensator non si trova nella lettera di papa Simplicio; da dove Marinangeli lo deduce/ricava?--Croberto68 (msg) 13:08, 6 mar 2023 (CET)[rispondi]

Nota storica 2[modifica wikitesto]

Nell'italia antica esistevano tre città che si chiamavano Pitinum: Pitinum presso l'Aquila, Pitinum Mergens e Pitinum Pisaurense nelle Marche. L'unica attestazione certa di un vescovo di Pitinum è quella di Romano del 499, ma gli atti del concilio, nell'edizione critica di Schwartz (p. 408, nº 40), non specificano a quale di queste tre città assegnare il vescovo Romano.
Assegnarlo alla Pitinum dell'Aquila mi sembra, anche questa, solo un'ipotesi, non essendoci comunque certezza. Per esempio: 1) l'autore di questa voce del Dizionario delle diocesi italiane (a cura di Luigi Mezzadri, ‎Maurizio Tagliaferri, ‎Elio Guerriero), assegna Romano a Pitinum Mergens, sede vescovile poi trasferita a Cagli; 2) anche Lanzoni (pp. 494-495), identifica la sede del vescovo Romano con quella di Pitinum Mergens.
Sono tanti i dubbi e poche le certezze su questa diocesi, e forse per questi motivi finora non è diventata ancora sede titolare. Ritengo che, in forza di queste note che ho scritto e documentato, i dubbi e le poche certezze andrebbero segnalate nella voce. --Croberto68 (msg) 16:56, 5 mar 2023 (CET)[rispondi]

Sì, ci sono tanti altri vescovi Romanus, però per il Romano in questione firma il vescovo di Amiternum. Mi sembra molto improbabile che il vescovo di Amiternum possa sottoscrivere il documento sinodale per un vescovo tanto lontano e, molto probabilmente, anche sconosciuto. La contiguità spaziale e una molto probabile conoscenza personale può, secondo me, una delega così importante a Roma. Questo è quello che emerge anche dagli scritti del Marinangeli.
Credo che l’attribuzione alla diocesi marchigiana nasca da un errore filologico, già segnalato in alcune opere storiche (un po’ datate), in quanto alcune versioni riportano al posto di ‘pitinate’ la versione ‘pitinatense’ (prefisso molto frequente nella zona del piceno, es. pitinas, pinnas, pinas etc.).
Anche in questo caso la voce può essere modificabile senza alcun problema
La ringrazio ancora per le sue osservazioni --Luca Capannolo (msg) 18:42, 5 mar 2023 (CET)[rispondi]
Per capire meglio la questione mi permetto di suggerirle M. Morelli, Le sedi episcopali preaquilane, ISSRA, L’Aquila 1998, pp. 23-24. Tutto è spiegato lì.
comunque l’attribuzione di Pitinum Sabino è anche di Lukas Holst, Appiani, Camilli, Signorini ed altri --Luca Capannolo (msg) 18:51, 5 mar 2023 (CET)[rispondi]