Discussione:Climene (torpediniera)

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AFFONDAMENTO DEL SOMMERGIBILE BRITANNICO SAHIB

Uscì da Algeri il 16 aprile 1943 per operare a nord dello Stretto di Messina. Il giorno 22 il "Sahib" (tenente di vascello John Henry Bromage) attaccò col cannone il rimorchiatore italiano "Valente" (ex francese "Michel Venture") che, con una bettolina a rimorchio, si trovava a 5 miglia a sud di Capo Vaticano. Due giorni più tardi, alle 06.00 del 24 aprile, il sommergibile lanciò i siluri contro un convoglio italiano al largo di Punta Milazzo affondando l’unico piroscafo, il "Galiola", che era scortato dalle torpediniere "Climene" e "Angelo Bassini" e dalle corvette "Gabbiano" e "Euterpe". Il "Bassini" andò subito in soccorso del piroscafo, che colpito da un siluro a dritta affondò in cinque minuti, e ne recuperò i naufraghi. Al momento dell’attacco del "Sahib", la corvetta "Gabbian"o, avendo visto un siluro passargli vicino, risalì la scia dell’arma seguita dall’"Euterpe". Alle 06.27 il "Gabbiano" (tenente di vascello Nilo Foresi) prese un chiaro contatto con l’ecogoniometro e sei minuti più tardi cominciò a lanciare bombe di profondità. In totale ne sganciò ventuno, che procurarono danni al sommergibile. Anche due aerei di scorta tedeschi Ju 88, appartenenti al 2° Gruppo del 1° Stormo Sperimentale (II./L.G.1), attaccarono il "Sahib" sganciando due bombe che scoppiarono alla superficie del mare. Subito dopo, alle 06.37, l’"Euterpe" (capitano di corvetta Antonio March) prendeva contatto e lanciava in cinque salve trenta bombe di profondità. Esse risultarono fatali al sommergibile che, gravemente danneggiato, emergeva fortemente appoppato. Le due corvette, imitate dai due aerei, aprirono il fuoco con i cannoni e le mitragliere, e il "Sahib", dopo un tentativo di difesa subito dissuaso dal tiro intimidatorio delle unità italiane, fu abbandonato. Alle 06.59 affondava rapidamente di poppa in lat. 38°20’N, long. 15°11’E. Le unità italiane recuperarono quarantasei uomini del sommergibile sui quarantasette che componevano l’equipaggio. Si salvarono anche il comandante Bromate e cinque suoi ufficiali. Tuttavia, uno dei superstiti, che era ferito, decedette il 3 maggio.

Francesco MATTESINI

Roma, 5 ottobre 2013

Fonte; "Cronologia delle perdite subite in Mediterraneo dalle Marine delle nazioni Alleate durante la Seconda Guerra Mondiale", Parte prima (prosecuzione): "Unità operanti sotto il controllo britannico", SOMMERGIBILI, Bollettino d'Archiviodell'Ufficio Storico della Marina Militarem Roma, dicembre 2001. Revisionato dall'Autore. — Preceding unsigned comment added by 93.45.224.138 (talk) 05:27, 5 October 2012

Questo stesso intervento è stato inserito in WIKIPEDIA HMS Sahib (P212)

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