Discussione:Circolo delle quinte

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ciao scusandomi per l'ignoranza ecco il dubbio: perche' nel circolo non si trova il la diesis? anche il la diesis e' una tonica su cui si puo' costruire una scala maggiore, con 2 note alterate la # e re #. si trova il si b, parente decrescente, ma non il la#. analogamente non capisco l'esclusione (almeno non andrebbero citate?) delle toniche re#=mib,sol#=lab, mi#=fa, (si#=do) e fab=mi. grazie manu.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Manupaidos (discussioni · contributi).

Le tonalità sparite[modifica wikitesto]

Per rispondere alla domanda della discussione "Perche' non sono citate le tonalità di la# re# sol# mi# si# fab? Perche' queste non sono presenti nel Circolo delle V ?" bisogna precisare alcune nozioni di armonia.

In effetti, come giustamente si fa notare gia' nella discussione precedente, queste sono tonalità enarmoniche di altre equivalenti (hanno gli stessi suoni fisici ma sono scritte in modo diverso ed equivalente sul pentagramma), equivalenti che hanno armatura di chiave piu' semplice, soprattutto da leggere.
A ben guardare contando tutte le 7 note senza alterazioni, le 7 con i diesis, le 7 con i bemolle dovrebbero esserci ben 21 tonalità maggiori diverse. In effetti ci sono, ma non sono poi cosi' tutte diverse. Gia' considerando 7bemolle e 7diesis in chiave piu' la tonalità centrale del Do, che e' senza alterazioni, e che sono quelle classicamente citate nel circolo delle V, si va in sovrapposizione enarmonica e quindi delle 15 (molto ben e molto chiaramente spiegato dalla qui presente voce di cui siamo la discussione) quelle effettivamente diverse sono poi solo 12. Ed infatti al DO# con 7# in chiave spesso, ma non sempre, si preferisce il REb che ha solo 5b in chiave e suona allo stesso modo. Idem per il DOb >> SI e per il meno utilizzato SOLb a cui si preferisce il FA#. Guardacaso 12 come 12 sono i semitoni della scala cromatica.

C'e' poi un errore di fondo, in quanto troppo semplice sarebbe pensare che la tonalità di LA# abbia solo due note alterate. Non e' cosi' !!

Pensare alla tonalità di LA# come la successione di LA# DO RE RE# FA SOL LA ahimè è assai scorretto perche' e' vietatissimo avere gradi diversi con lo stesso nome e qui si avrebbero due LA (Tonica e Sensibile) e due RE (III e IV grado) oltre a mancare del tutto il MI ed il SI ... d'altronde DIATONICA vuol dire proprio questo con il suo prefisso DIA che indica separazione/diversità.

Infatti bisogna prima pensare alla scala diatonica LA SI DO RE MI FA SOL e poi assegnare le alterazioni corrette (oppure ricavarle direttamente dal circolo delle quinte esteso) per arrivare alla vera scala diatonica maggiore di LA# che e' la seguente

LA# SI# DO## RE# MI# FA## SOL##

e che come si vede avrebbe in chiave la sequenza di ## e # seguente FA## DO## SOL## RE# LA# MI# SI#.

Ed ovviamente analogo il discorso che si fa per le "scomparse" sol#=lab,re#=mib,mi#=fa,si#=do,fab=mi tutti con ## o bb in chiave.

Il circolo delle quinte esteso infatti può proseguire nella sua logica costruttiva di intervalli di quinta a salire, aggiungendo poi un # sul settimo grado, e di quarta a scendere, aggiungendo poi un b sul quarto grado, per arrivare alle 21 tonalità teoriche prima citate oppure proseguire anche oltre fino ad arrivare alle veramente poco utili 35 se comprendiamo anche tutte le tonalità con doppio bemolle e doppio diesis ...

Per concludere, e per rispondere alla iniziale domanda "dove sono sparite quelle tonalità" ecco dunque il circolo delle quinte esteso a 21 tonalità con la sequenza delle alterazioni da includere in armatura di chiave:

  1. SIbb MIb LAb REb SOLb DOb FAb >> FAb
  2. SIb MIb LAb REb SOLb DOb FAb >> DOb
  3. SIb MIb LAb REb SOLb DOb >> SOLb
  4. SIb MIb LAb REb SOLb >> REb
  5. SIb MIb LAb REb >> LAb
  6. SIb MIb LAb >> MIb
  7. SIb MIb >> SIb
  8. SIb >> FA
  9. >> DO
  10. FA# >> SOL
  11. FA# DO# >> RE
  12. FA# DO# SOL# >> LA
  13. FA# DO# SOL# RE# >> MI
  14. FA# DO# SOL# RE# LA# >> SI
  15. FA# DO# SOL# RE# LA# MI# >> FA#
  16. FA# DO# SOL# RE# LA# MI# SI# >> DO#
  17. FA## DO# SOL# RE# LA# MI# SI# >> SOL#
  18. FA## DO## SOL# RE# LA# MI# SI# >> RE#
  19. FA## DO## SOL## RE# LA# MI# SI# >> LA#
  20. FA## DO## SOL## RE## LA# MI# SI# >> MI#
  21. FA## DO## SOL## RE## LA## MI# SI# >> SI#

Se puo' aiutare nella comprensione, anche JS.Bach, nella celeberrima sua opera Das Wohltemperierte Klavier, dovendo mettere alla prova "tutte" le tonalita del temperamento che stava sperimentando, uso' si' le 12 tonalità non enarmoniche maggiori e minori, ma in realtà per una fuga tenne il RE# minore al posto del MIb minore, cosi' pure fece nel secondo libro dove anche il SOL# minore prese il posto del LAb minore.

--SkGnam (msg) 02:15, 6 mag 2020 (CEST)[rispondi]