Discussione:Cesto dei tesori

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Proporre il cestino dei tesori significa proporre ad un bambino possibilità di incuriosirsi, scoprire e manipolare la realtà e niente più della realtà: infatti si propongono oggetti comuni, che hanno funzioni diverse da quella ludica durante la vita di ogni giorno e che qui divengono giocattoli perché il bambino gioca con essi. La curiosità è stimolata dalla varietà di colore (lontana dai soliti blu-giallo-rosso dei giocattoli convenzionali) e, dalla varietà di materiali (non solo plastica da angoli smussati, ma anche ferro, setole, peli, legno, specchio, corda, gomma...) e dalla moltitudine di forme e di pesi. Proporre un "cestino dei tesori" significa proporre uno spazio di esperienza che parte dalla realtà e aperto a divenire tutto ciò che il bambino vuole: questo è gioco puro!

La palla da tennis si intende in pelle.

cestino dei tesori[modifica wikitesto]

Maria Montessori aveva inventato un cesto per i suoi bambini per aiutarli nello sviluppo del linguaggio! E stata tuttavia Elinor Goldschmied a rielaborare questo gioco per i bambini di al di sotto dell'anno ed a farlo seguire dal gioco Euristico. Questa attività e indicata alle fasi successive di scoperta del bambino! Con il cestino dei tesori il bambino sembra si chieda:"Che cosa è questo?" Con il gioco Euristico il bambino sembra si chieda:"Cosa posso fare con questo?" I materiali utilizzati sono uguali a quelli del cestino dei tesori, ma in maggior quantità e suddivisi per qualità in sacchi di tela capienti. Gli educatori organizzano lo spazio di gioco ordinando il contenuto dei sacchetti (rotoli di cartone, anelli per tende, mollette da bucato ecc.) in piccole "isole", lasciando poi ai bambini la possibilità di utilizzare e assemblare i materiali in un gioco di scoperta.