Discussione:Cavalieri e furfanti

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Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Cavalieri e furfanti. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 13:50, 21 feb 2019 (CET)[rispondi]

Per come è formulato, la risposta non è corretta: che Arturo sia un furfante è certo, ma non si può sapere cosa sia Bernardo.

La frase di Arturo, infatti, è introdotta da un "se", che implica un'ipotesi, non un'affermazione. E dunque può essere esaminata unicamente SE tale ipotesi si verifica, ovvero nel caso Bernardo sia un furfante, mentre nel caso sia un cavaliere non può essere neppure considerata.

Mi esprimo in termini informatici:

if (Bernardo=='furfante') then {Arturo='cavaliere'}

Se non si verifica la prima condizione, semplicemente non accade nulla.

Dunque:

- SE Bernardo è un furfante, i due indigeni sono dello stesso tipo: entrambi furfanti. E infatti l'affermazione di Arturo risulta falsa.

- SE Bernardo è un cavaliere, i due sono furfante e cavaliere, e Arturo non dice nulla che possa essere valutato perché non si verifica la condizione richiesta perché la sua frase sia valutabile.

Il che porta all'indeterminatezza di Bernardo.

Tra l'altro, si può notare che l'unica alternativa basata su un "se" che Arturo potrebbe fornire è: "...se invece Bernardo è un cavaliere, allora lo sono anch'io" perché si è già dimostrato che Arturo è un furfante, e questa frase sarebbe coerentemente falsa. Mentre l'alternativa "...se invece Bernardo è un cavaliere, allora io sono un furfante" produrrebbe un assurdo perché nessuno può dire di essere un furfante.

Ma anche così, l'identità di Bernardo resta un mistero: se Bernardo è un furfante lo sono entrambi (ed è falsa la prima alternativa offerta da Arturo), se Bernardo è un cavaliere, Arturo è un furfante (e l'unica alternativa che potrebbe offrire sarebbe ugualmente falsa)

Se vogliamo un risultato univoco, bisogna quindi correggere l'unica frase di Arturo; ad esempio così: "BERNARDO E' UN CAVALIERE, E LO SONO ANCH'IO". Questa frase, che contiene due affermazioni indipendenti tra loro, presa singolarmente potrebbe contenere due verità o due falsità (era l'ambiguità che si voleva produrre con la sua frase); ma sapendo che Arturo dice il falso, contiene per forza due falsità, e dunque Bernardo è anch'egli un furfante. Il che è il risultato cui si voleva giungere.

Se invece la correggiamo con "SIAMO DELLO STESSO TIPO", Bernardo è per forza un cavaliere; perché detta da Arturo dev'essere falsa.

Se invece lo correggessimo con "Siamo entrambi cavalieri", non potremmo di nuovo sapere nulla su Bernardo, perché la frase può risultare falsa sia perché sono entrambi furfanti, sia perché sono di tipo diverso (e dunque Bernardo un cavaliere).

Dunque, per avere un risultato univoco, le possibilità sono solo due:

- "Bernardo è un cavaliere, e lo sono anch'io" implica che Bernardo sia un furfante.

- "Siamo dello stesso tipo" implica che Bernardo sia un cavaliere.

--Otaku (msg) 00:53, 25 nov 2019 (CET)[rispondi]

E' interessante notare che la seconda domanda funziona in modo identico se si chiede "Siete entrambi furfanti?", perché la chiave è tutta in quel "entrambi"

--Otaku (msg) 00:53, 25 nov 2019 (CET)[rispondi]