Discussione:Casa Fogaccia o dell'Arciprete

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errore nel testo[modifica wikitesto]

se gli affreschi sono assegnabili al tempo della proprietà Fogaccia, dovrebbero essere del tardo Settecento e non del XVII secolo gmp Faccio presente che ho eliminato alcuni passaggi totalmente errati perchè qualcuno sveva letto fantasie di molti decenni or sono o letto male altre cose Gmp --79.40.76.58 (msg) 10:24, 14 apr 2023 (CEST)[rispondi]

precisazione[modifica wikitesto]

Egregio signore che ha ritenuto di cancellare le mie modifiche e che mi ha anche velatamente minacciato. Studio la casa dell'arciprete dal 1978. Quel poco di corretto che si trova nella scheda, dal nome del committente a alcune poche date sono esclusivamente frutto delle mie ricerche. Nessun altro ha fatto ricerche d'archivio su questo edificio. Lei non ha toccato i vari passaggi di proprietà tutti sbagliati. Ho pubblicato i primi lavori sulla casa nel 1984, ho documentato i vari passaggi con i riferimenti agli atti notarili dell'archivio di Stato sulla rivista di Bergamo nel dicembre 1993; in occasione della mostra su Lorenzo Lotto alla Carrara nel 1998; soprattutto con riferimenti al Codussi sul n. 26 della rivista dci Bergamo nel 2001; in questi giorni esce il volume a cura dell'Ateneo di lettere scienze e arti dedicato all'anniversario della fondazione di Venezia, con mie anticipazioni sul regesto del Codussi che sto preparando.

Mi era già capitato di essere censurato e bloccato su alcun e schede (Pietro Isabello, la cui scheda sul dizionario biografico è al limite del ridicolo; i Baschenis e qualcosina su G. Battista Castello bergamasco, Palma il Vecchio, Simone Peterzano o su altri edifici cittadini come la chiesa di S. Agostino e la chiesa di Santo Spirito. Avrei potuto intervenire di più ma le imprecisioni più o meno gravi sono troppe e ho rinunciato.

Ma in genere i miei "ritocchi" erano stati graditi, perchè alla fine era chiaro che i miei interventi sistemavano alcune lacune e imprecisioni

gmp

--87.2.89.10 (msg) 10:58, 7 mag 2023 (CEST)[rispondi]

Nella scheda di questa palazzina si ignora del tutto che i Fogaccia avevano acquistato nel tempo alcuni edifici che sorgevano tra la via allora detta di S. Cassiano e la strada che conduce ora al Palazzo Terzi. Le demolivano e facevano costruire quello che è l'attuale palazzo Fogaccia-Scotti. Tra le case demolite c'era quella fatta costruire o ristrutturare nel primo Cinquecento dal noto medico G. Agostino Della Torre (ritratto da Lorenzo otto col figlio), casa quest'ultima che confinava con la casa Ghislandi. I Della Torre cedevano questa proprietà al canonico Ludovico Terzi: questa casa, non la casa Ghislandi che il canonico mai possedette e mai abitò. Restando alla casa dell'arciprete, solo nel 1770 il conte Antonio fu Gerolamo Fogaccia, parente dei confinanti conti Fogaccia, aquistò questa palazzina dai Benaglio che ne erano proprietari da qualche tempo. Quindi citare l'acquisto da parte del canonico Ludovico Terzi è semplicemente un errore, come è un errore la data dell'acquisto da parte (di altri) Fogaccia gmp --95.233.112.183 (msg) 16:46, 22 feb 2024 (CET)[rispondi]
Ho ritenuto di dover eliminare e riscrivere una parte inserendo peraltro due passaggi fondamentali per la storia di questo edificio. Come è noto e documentato anche dalle vecchie fotografie, la facciata sul retro della casa era stata modificata dall'avvocato Pietro Salvagni, come è chiaramente detto nel suo testamento. Evitate di cancellare quanto ho scritto perchè tutto è documentato negli studi pubblicati in passato in passato. In particolare non ripristinate quanto ho cancellato che era del tutto sbagliato, come avevo già segnalato qui sopra. gmp --79.24.80.3 (msg) 11:40, 9 mar 2024 (CET)[rispondi]
buongiorno sig. Petrò, però mi serve cercare le fonti, nessuno cancella. --Nazasca (msg) 09:35, 10 mar 2024 (CET)[rispondi]
Lo studio fondamentale, che riporta tutte le fonti archivistiche, è già nelle note, vale a dire il mio articolo sulla Rivista di Bergamo del 1993. Gli altri sono approfondimenti, che possono riguardare aspetti particolari o vicende della famiglia Ghislandi, come la parentela con il cronista Marco Beretta che spiega tutte le informazioni riportate da questo cronista riguardo i matrimoni di Giulia Ghislandi figlia del giudice Benedetto. Riporto qualcosa nel numero unico della Rivista di Bergamo del 1998, quello per l'importante mostra su Lorenzo Lotto alla Carrara. Gli studi successivi sono soprattutto un progressivo avvicinamento alla paternità del progetto (per la casa) di Mauro Codussi, con indizi che pianissimo emergono dagli archivi, e che spero di pubblicare nel regesto che sto predisponendo, a dire il vero con sempre maggior fatica, come ad esempio la presenza nella casa di un maestro (artigiano) nipote (da parte della nonna materna) di una zia del Codussi e figlio di un cognato del Codussi.
Credevo di aver individuato chi è Lei, ma qualcuno lo ha escluso. Magari un giorno... gmp --79.24.80.3 (msg) 15:10, 10 mar 2024 (CET)[rispondi]