Discussione:Cannocchiale

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Parte eliminata, che spiega anche se in modo errato il cannocchiale galileiano. LoreWX75 (msg) 17:39, 1 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Fra le parti fondamentali del cannocchiale, le lenti, si possono distinguere due differenti tipi: l'obiettivo e l'oculare. Spesso per l'obiettivo o l'oculare vi sono più di una lente, a formare un gruppo di lenti.

L'obiettivo forma sul suo piano focale l'immagine dell'oggetto osservato, mentre l'oculare serve sia come lente di ingrandimento sia ad osservare l'immagine.

Il cannocchiale utilizza una lente divergente come oculare; inoltre questo è disposto tra l'obiettivo e il suo piano focale (detta posizione 'intrafocale'). Ciò permette al cannocchiale di essere sensibilmente più corto di un telescopio, nonostante ne condivida i principi di funzionamento.

alla fine del primo paragrafo c'è una frase scurrile. Sarebbe da levare.[modifica wikitesto]

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contributi teorici di Girolamo Fracastoro[modifica wikitesto]

vorrei far notare come alla voce manchino i cenni ai contributi teorici che si ritrovano già nell'opera del 1538 "Homocentricorum sive de stellis liber unus" di Girolamo Fracastoro

La "leggenda" riportata all'inizio non ha fonti,[modifica wikitesto]

non è scritta impersonalmente e, nel caso avesse delle fonti attendibili, non credo sia corretto metterla nel paragrafo iniziale, dove invece andrebbe riportata una descrizione sintetica e scientifica dell'oggetto documentato.

Voce "Cannocchiale"[modifica wikitesto]

La voce presenta degli errori assolutamente pazzeschi, a cominciare dalla definizione stessa di "cannocchiale". Ne cito solo alcuni:

    1) Il cannocchiale (pop. canocchiale) NON è definito come "uno strumento ottico per l'osservazione ravvicinata di oggetti terrestri", che si differenzierebbe da "un telescopio astronomico" per il fatto di fornire immagini dritte anziché capovolte. Se così fosse qualunque strumento ottico, destinato all'osservazione di oggetti lontani, che, per combinazione ottica fornisce immagini (in vario modo) rovesciate (ad esempio, il grande rifrattore di Mount Palomar), se munito di opportuno raddrizzatore, verrebbe a far parte di tale categoria di strumenti. La definizione comunemente accettata di cannocchiale è invece quella — cito dalla voce della "Garzantina-Scienza" — di "strumento ottico rifrattore, destinato alla visione di oggetti lontani". Il discrimine è dunque il fatto di essere uno strumento a rifrazione, come, del resto, ci informa, alla voce "Cannocchiale" anche l'Enciclopedia Italiana", secondo la quale continuano ancora oggi a chiamarsi "cannocchiali i telescopî rifrattori, il cui obiettivo è costituito da una lente (o da un complesso di lenti). C. astronomico, quello in cui le immagini risultano capovolte rispetto agli oggetti. C. terrestre, per la visione di oggetti non celesti, in cui le immagini risultano invece diritte, grazie all’impiego di lenti divergenti o prismi". Come si vede nella categoria "cannocchiale" l'Enciclopedia Italiana include anche i cosiddetti canocchiali astronomici, i quali forniscono immagini rovesciate.
    2) L'immagine tratta dagli "Acta Eruditorum" del 1742 raffigura un telescopio riflettore (di tipo gregoriano) e quindi, in base alla definizione di cui al punto precedente, non rientra nella categoria dei cannocchiali (sebbene, in base alla definizione di cannocchiale data nella presente voce di Wikipedia, vi appartenga, producendo tale combinazione ottica immagini diritte)
    3) Chi l'ha inserito l'immagine tratta dagli Acta Eruditorum del 1713, qualunque sostanza abbia ingerito, cerchi di riversi: è un microscopio!!

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