Discussione:Arte del Gandhāra

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La superficialità...[modifica wikitesto]

Il gesto del Buddha del Gandhara nella foto va denominato come bodhyagrimudrā e non come vajramudrā. Perché? Perchè è arte del Gandhara quindi indo-tibetana e non giapponese!!! --Xinstalker (msg) 10:22, 9 dic 2008 (CET)[rispondi]

Se posso dire la mia non si tratta né di vajramudrā né di bodhyagrimudrā, bensì di dharmacakrapravartanamudrā in una forma diffusa all'epoca e quindi piuttosto arcaica (ma abbastanza nota). Comunque la somiglianza non è casuale perchè in effetti sarebbe all'origine degli altri due (o uno se riconosciuti identici) almeno secondo alcuni studi moderni sul processo di formazione del tattvasangraha e del vajradhātumahāmaṇḍala (mandala in cui figura per la prima volta questo sigillo).82.54.206.128 (msg) 19:05, 14 dic 2008 (CET)[rispondi]
Vero, hai ragione [1]. Il Bodhyagrimudra è successivo ma appartiene alla stessa area e sarebbe riferito a Vairocana. Invece il vajramudra è estremo orientale. grazie zorrino! superficiale sono stato anch'io! :-( --Xinstalker (msg) 20:05, 14 dic 2008 (CET)[rispondi]
Non chiamatela arte indo-tibetana, ve ne prego! :) Detto questo, ho corretto la didascalia. --Antonio Amato (msg) 11:05, 22 gen 2016 (CET)[rispondi]

Corrente Indiana.[modifica wikitesto]

Attenzione ai manualetti Giunti. Non credo proprio che l'arte di Gandhara possa definirsi indiana, almeno non solamente. Un giretto al museo Guimet credo sia d'obbligo. Le influenze ellenistiche, nella prima fase sono molto potenti ed evidenti, a queste si aggiungono nelle fasi successive influenze centro-asiatiche: in particolare dei sciti (comunque sempre ellenizzati) e dei kushani . La fase indiana è molto più tarda e arriva con la progressiva diminuzione dell'influenza e dei contatti col mondo mediterraneo, a seguito dello sviluppo dell'Impero Sassanide e delll'Impero Gupta. L'arte di Gandhara si potrebbe definire un'arte sincretistica. Altro problema: ".... Questa corrente è caratterizzata dalla rappresentazione di figure religiose di derivazione indiana...". Il problema è che prima dell'influsso greco non sappiamo che tipo di statuaria (se esisteva) c'era in India. Le prime forme dell'arte indo-greca erano indistingubili da quelle mediterranee, poi poco alla volta, hanno assunto caratteristiche più proprie. Di derivazione dal sub-continente è senz'altro il tema "Buddismo". (però i Buddisti potrebbero essere al tempo già stati già cacciati dall'India, quindi il tema potrebbe essere nato là proprio nel Gandhara) Infatti la figura del Buddha ha via via sostituito le figure mitologiche greche. Procedo con leggere modifiche.

Concordo sul fatto che l'arte del Gandhāra (la terminologia corretta comprende "del" e non "di") non possa essere definita come esclusivamente indiana. Dissento totalmente sulla frase "Il problema è che prima dell'influsso greco non sappiamo che tipo di statuaria (se esisteva) c'era in India". Conosciamo benissimo la statuaria indiana prima dell'influsso greco, altroché. L'arte del Gandhāra è caratterizzata dalla rappresentazione di figure religiose di derivazione indiana perché è un'arte quasi esclusivamente di soggetto buddhistico (e quindi indiano, in senso stretto). Va da sé che, al tempo dei regni indo-greci, i buddhisti non erano stati affatto "cacciati dall'India". E non è neanche corretto dire che il Buddha abbia "via via sostituito le figure mitologiche greche". Alla luce di queste osservazioni, sarebbe forse il caso di integrare la voce e procedere con alcune modifiche. --Antonio Amato (msg) 10:54, 22 gen 2016 (CET)[rispondi]