Discussione:Algoritmi di ricostruzione tomografica

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Il contenuto tradotto della pagina en:Tomographic reconstruction si trova nelle sezioni metodi basati sull'apprendimento profondo e software di ricostruzione tomografica.

L'argomento trattato è ostico per chi non ha dimestichezza con questo tipo di argomento, tuttavia la voce mi sembra ben strutturata e con un numero di riferimenti (note) sufficiente --Cmari1976 (msg) 14:51, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]

Concordo sul fatto che l'argomento è piuttosto complicato per chi non se ne intende. Comunque mi sembra trattato in modo molto completo e ricco di riferimenti.
Spesso le frasi sono molto lunghe e articolate e rendono un po' difficile seguire il discorso, soprattutto nei passaggi di comprensione un po' più difficile.
Avrei preferito una prima sezione un po' più lunga ed esplicativa, magari con una breve spiegazione (giusto un paio di righe) di cosa sia la tomografia, così che non sia necessario andare a leggerlo nella pagina wikipedia dedicata. --Paolo Gajoni (msg) 15:44, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]
Concordo sugli altri sulla benfattezza dell'articolo su un argomento difficile. Ho apportato una modifica puramente tipografica alla sruttura della sezione "classificazione". Non mi permetto invece di fare una modifica contenutistica: non sarebbe meglio citare i metodi di deep learning anche nella sezione classificazione, visto che poi nell'articolo non sono una sottbranca di nessuno dei due ma sono messi in parallelo, come se fossero un terzo punto della classificazione? --Magiwanders (msg) 16:23, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]
Hai usato manim per l'animazione? Molto ben fatta --Magiwanders (msg) 16:58, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]
No, in realtà l'ho trovata su Commons. Grazie comunque! --DotEagle (msg) 16:59, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]
Ciao! Non ho inserito i metodi deep learning nella classificazione perchè al momento non ci sono ancora algoritmi che si sono affermati come "standard" per effettuare ricostruzioni, nella letteratura al momento ci sono "solo" tantissime diverse proposte e varianti. Inoltre non c'è quasi nulla (o poca roba) già pronta all'uso, mentre gli altri algoritmi sono implementati in qualsiasi software per tomografie. Ho voluto comunque inserire una sezione dedicata a questa classe di metodi per completezza, dato che ci sono anche loro. --DotEagle (msg) 16:58, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]

Mi chiedo se non sia stato meglio utilizzare il testo in formulazione matematica <math> invece che le immagini. --Cmari1976 (msg) 16:23, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]

In che senso scusa? Non mi sembra che ci sia alcuna formula in formato immagine, nel wikitesto sono tutte scritte in codice LaTeX tra i tag <math>. Se non ho capito a cosa ti riferissi potresti essere più preciso? --DotEagle (msg) 16:49, 7 lug 2023 (CEST)[rispondi]

Commenti e suggerimenti

[modifica wikitesto]

Le osservazioni e i suggerimenti seguenti sono stati raccolti a fronte di pareri esperti all'interno del corso Science, Technology, Society and Wikipedia al Politecnico di Milano, nel Luglio 2023.

"In generale, la pagina è ben strutturata, gli argomenti sono esposti in maniera comprensibile, le figure sono chiare e significative.

A mio avviso, considerato il titolo della pagina, manca però un accenno preciso alla Tomografia Discreta, e, in particolare, ai relativi algoritmi di ricostruzione.

La Tomografia Discreta riguarda la ricostruzione di oggetti per i quali è noto a priori che sono costituiti da un basso numero di densità diverse. Un caso particolare, ma molto studiato, è la Tomografia Binaria, dove si lavora con oggetti omogenei.

Come riferimenti generali suggerirei i volumi

“Discrete tomography”, Appl. Numer. Harmon. Anal. Birkhäuser Boston, Inc., Boston, MA, 1999, xxii+479 pp. ISBN: 0-8176-4101-7

“Advances in discrete tomography and its applications”, Appl. Numer. Harmon. Anal. Birkhäuser Boston, Inc., Boston, MA, 2007, xx+392 pp. ISBN: 978-0-8176-3614-2; 0-8176-3614-5

oltre alla pagina Wikipedia

https://en.wikipedia.org/wiki/Discrete_tomography

Esiste poi una vasta bibliografia riguardante specifici algoritmi di ricostruzione, varianti più o meno sofisticate dei citati ART, SART, Gradiente Coniugato. Questi algoritmi sono basati sull’approccio algebrico, e sono caratterizzati dall’introduzione in input di particolari informazioni aggiuntive, quali la conoscenza del numero di livelli di grigio dell’immagine da ricostruire, oppure informazioni di tipo geometrico, o la conoscenza a priori di una regione di confinamento.

Come riferimento generale suggerirei la pagina

https://visielab.uantwerpen.be/publications/type/journal_article?s=type&o=asc

relativa alle pubblicazioni del Vision Lab di Anversa (già riportato tra i collegamenti esterni), oltre alla eventuale citazione di singoli articoli su specifici algoritmi, facilmente reperibili in rete.

Sarebbe anche utile osservare che diverse questioni riguardanti la Tomografia Discreta furono inizialmente studiate da un punto di vista puramente teorico, sia come problemi di natura combinatoria, sia come questioni legate a proiezioni e sezioni di oggetti geometrici, e ponendo le basi per il successivo sviluppo di importanti aree di ricerca. Un riferimento importante in questo senso è il seguente

Gardner, Richard J. “Geometric tomography”, Encyclopedia Math. Appl., 58 Cambridge University Press, New York, 2006, xxii+492 pp. ISBN: 0-521; 0-521-68493-5

Ulteriori osservazioni

  • Aggiungere parentesi graffe in relazione alla definizione di L(θ,t)
  • La formula per la trasformata di Radon è poco chiara (usare integrale doppio)
  • La frase “numero infinito di angoli” matematicamente non ha senso, scrivere “con ogni angolo possibile”.
  • Nei “Metodi algebrici”, la frase che prelude alla seconda formula in display dovrebbe concludersi con “fosse”, anziché con “sia”.
  • Alcune parole o frasi sono state tradotte in italiano, ma sono comunemente note in inglese. Consiglierei in particolare la sostituzione di “Teorema della fetta di Fourier” con “Fourier slice theorem”, ed “Apprendimento profondo” con “Deep learning”. Inoltre, l’uso della parola “fantasma” è una traduzione impropria del termine inglese “phantom”, che invece sta ad indicare un’immagine sintetica su cui testare un algoritmo. In effetti, esiste in tomografia il concetto di “fantasma”, inteso però come traduzione di “ghost”, per indicare immagini non vuote, ma invisibili sotto un set limitato di proiezioni.
  • In Figura 2, la parola “dimensinal” va corretta

--Aandurro (talk) 12:30, 10 July 2023 (UTC)