Discussione:Alfredo Niceforo

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Alfredo Niceforo fu il maggiore responsabile della violentissima opera di diffamazione delle genti che abitano l'Italia meridionale svolta dagli antropologisti( cfr. Massimo L. Salvadori, Il mito del buongoverno. La questione meridionale da Cavour a Gramsci, Einaudi, Torino 1960). Le sue opere principali sulla questione meridionale sono tre: La delinquenza in Sardegna (Palermo 1897); L'Italia barbara contemporanea (Milano-Palermo 1898), Italiani del Nord e Italiani del Sud (Torino 1901). Così scrisse in Italia barbara contemporanea: " Gli ari - vale a dire l'Italia del nord - hanno un sentimento di organizzazione sociale più sviluppato di quel che non sia presso i mediterranei - vale a dire nell'Italia del sud - i quali hanno invece più sviluppato il sentimento individualistico" (p. 293)..."nella stirpe mediterranea... i fatti e gli avvenimenti grandiosi delle età passate si possono attribuire alle iniziative di uomini di genio" p.294. Per Niceforo, infatti, i meridionali buoni sono individui in una massa di disgregati, si spiega così il suo razzismo pur essendo nato in Sicilia. Così definisce i sardi: "vittima di una vera e propria degenerazione fisica (p.173; ma egli condanna soprattutto i napoletani "popolo-donna, mentre gli altri sono popoli uomini...il popolo napoletano è il popolo-femmina accanto agli altri popoli, per esempio il settentrionale d'Italia, il tedesco, l'inglese, che sono popoli-maschi" (p.247-248). Non deve stupire quindi quale sia il suo giudizio sulla società meridionale in conclusione della sua opera, nata "dal seno della viltà e della paura...è società non temprata nella lotta per l'esistenza, né chiamata a grandi destini... è il popolo servile che non potrà mai funzionare come cervello del mondo sociale ma sibbene come semplice materiale greggio e floscio che si lascia impastare e maneggiare da questa o quella mano robusta che sappia impadronirsene (p.262)

Mi incuriosisce la dicotomia tra il Niceforo razzista antimeridionale ed il Niceforo siciliano purosangue e , al contempo, mi riesce di assai ardua comprensione. So che, nonostante le sue teorie ,in Sicilia è ( o almeno era ) annoverato tra le Glorie locali : d'altro canto il suo curriculum è indubbiamente di tutto rilievo e prestigio. Forse anche in lui c'è quel "non so che" , forse un po di " cupio dissolvi ", forse un cinico pessimismo autodenigratoriio che caratterizza molti intellettuali meridionali e la cui genesi mi è francamente ignota ed incomprensibile. Inoltre Niceforo sembra completamente escludere dalle sue teorie l'imprescindibile apporto della Civiltà Greca ( attiva infatti nel solo Meridione )e di quella Romana ( che si propagò inizialmente proprio verso Sud ).

Qualcuno saprebbe dirmi qualcosa di più a riguardo ? Grazie. Antonio Zerrillo

Solo un razzista[modifica wikitesto]

Fu solo uno dei tanti razzisti, altri che studioso ed è vergognoso questo articolo che lo descrive con rappresentante di una cultura positivista in realtà prettamente ed esclusivamente razzista. Fu siciliano solo per nascita e per caso. 151.43.49.140 (msg) 14:31, 28 apr 2022 (CEST)[rispondi]

La verità dei fatti (?)[modifica wikitesto]

Come si può lasciar passare una frase come questa? "In "L’Italia barbara contemporanea" (1898), Alfredo Niceforo pubblicò l'abbozzo di una fisiologia dell’Italia meridionale, sostenendo con la verità dei fatti, quindi in contrasto con qualsiasi spiritualismo o misticismo, l’esistenza in Sardegna, Sicilia e nel Mezzogiorno di tre popoli primitivi, portatori di una civiltà barbara diversa da quella settentrionale." Quindi è un fatto che ci siano tre popoli primitivi eccetera? --2601:19B:C700:F5E0:53:CE5C:F0F4:5C19 (msg) 14:58, 25 apr 2023 (CEST)[rispondi]