Desemantizzazione

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La desemantizzazione è un fenomeno linguistico studiato dalla semiotica per il quale un termine perde o altera il proprio significato originario ("semantico")[1] o il collegamento simbolico con il proprio referente originario. In questo modo vengono tolti alcuni significati parziali di una parola per mettere in evidenza un significato più ampio (per esempio: "ammazzare il tempo").[2]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Collegata ai processi di desemantizzazione è la cultura massmediologica che con la mole e la ripetizione informativa depista (per slogan, propaganda, linguaggio pubblicitario, uso comune) la rigorosità dei significati.[3]

Quella cioè che è stata chiamata la «sovrasaturazione semantica» di un termine può portare «a un uso così esteso e banalizzato da svuotarlo da ogni significato preciso»[4]

Così può accadere che a seguito di svariati mutamenti di significato, il termine desemantizzato finisce per perdere ogni valore applicabile, e scendere al livello di parola-senza-referente, ovvero non-parola come accade in certe filastrocche come la conta italiana Ponte ponente ponte pì. il cui testo, reso nonsense e completamente desemantizzato dalla trasmissione orale, riecheggia solo nel suono la comptine originaria[5].

Un esempio sociologico-politico di desemantizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Un esempio di desemantizzazione di massa fu quello praticato nel regime fascista con le "frasi del duce"[6] e persino con i distintivi, che evidenziavano un'appartenenza senza la necessità di spiegarla: così la famosa cimice[7] «parlava chiaro col non esserci più all'indomani del delitto Matteotti o del 25 luglio»[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Termine derivato dal francese "sémantique", introdotto nel 1897 dal linguista M.-J.-A. Bréal, derivato del greco σημαντικός (semanticòs): «significativo», derivato di σημαίνω (semaino) «segnalare, significare» (In Vocabolario Treccani alla voce corrispondente
  2. ^ Algirdas Julien Greimas, Joseph Courtés, Semiotica: dizionario ragionato della teoria del linguaggio, Pearson Italia S.p.a., 2007 p.79
  3. ^ Antonio Da Re, Etica e forme di vita, Vita e Pensiero, 2007 p.121 e sgg.
  4. ^ Pierre-André Taguieff, L'illusione populista, Pearson Italia S.p.a., 2003 p.36
  5. ^ Paolo Canettieri, La fonte francese della conta «Ponte ponente ponte pì» Archiviato il 30 aprile 2012 in Internet Archive. da Knol
  6. ^ Erasmo Leso, La lingua italiana e il fascismo, Bologna, Consorzio provinciale pubblica lettura, 1977 e P. Agosto, Mussolini: strumentalizzazione e desemantizzazione di lessemi marxisti in Movimento operaio socialista(VII) gennaio-aprile 1984
  7. ^ Nello Ajello, La cimice dei fascisti in Repubblica, 9 marzo 2007
  8. ^ Mario Isnenghi, L'Italia del fascio, Giunti Editore, 1996 p.300

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Algirdas Julien Greimas, Joseph Courtés, Semiotica: dizionario ragionato della teoria del linguaggio, Pearson Italia S.p.a., 2007
  • Carmine Di Martino, Il medium e le pratiche, Editoriale Jaca Book, 1998 p-107 e sgg.
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