Criterio di Rankine

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Il criterio di Rankine o criterio di Galileo-Rankine è un criterio di resistenza relativo a materiali fragili (è quindi un criterio di rottura), isotropi, con resistenza a trazione marcatamente inferiore di quella a compressione. È il criterio più semplice e antico, implicitamente adottato da Galilei. È associato ai nomi di William Rankine e Claude-Louis Navier.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo tale criterio, la condizione di rottura del materiale viene raggiunta quando la tensione normale massima o minima raggiunge i valori limite a trazione e compressione rispettivamente:

Con riferimento alle tensioni principali non ordinate , osservando che

la condizione limite si traduce nelle seguenti relazioni

I valori limiti sono ricavabili da semplici prove monoassiali.

Nello spazio tridimensionale delle tensioni principali non ordinate , la superficie limite di rottura corrisponde ad un cubo orientato secondo gli assi. La proiezione di tale superficie nel piano descrive un quadrato non centrato sull'origine, essendo tipicamente la tensione di rottura a compressione superiore alla tensione di rottura a trazione.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Laura Vergani, Meccanica dei Materiali, McGraw-Hill, Milano, 2006, ISBN 88-386-6345-9
  • Leone Corradi Dell'Acqua, Meccanica delle Strutture, vol. I, McGraw-Hill, Milano, 1992, ISBN 88-386-0665-X

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]