Corazziere ferito che abbandona il campo di battaglia

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Corazziere ferito che abbandona il campo di battaglia
AutoreThéodore Géricault
Data1814
TecnicaOlio su tela
Dimensioni358×294 cm
UbicazioneLouvre, Parigi

Il Corazziere ferito che abbandona il campo di battaglia è un dipinto a olio su tela realizzato da Jean-Louis-Théodore Géricault, esposto Museo del Louvre di Parigi.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto rappresenta un soldato napoleonico che abbandona il luogo in cui è disputata una battaglia in quanto ferito.[2] Esposto al Salon del 1814, Il quadro è diventato un simbolo della fine del periodo napoleonico.

Tuttavia la lontananza dal campo di battaglia, la mancanza di ogni espressione di sofferenza nel volto del soldato ferito e l'attenzione tutta rivolta alla perfezione formale denunciano la dipendenza del dipinto dal sistema compositivo neoclassico.

Un corazziere ferito, posto sotto un cielo ostile di dense nuvole nere e tra i bagliori lontani del fuoco della battaglia, guardingo, con la testa volta all'indietro mentre cerca con gli occhi qualcosa di cui ha timore, scende per un pendio appoggiandosi al fodero della spada. Con la destra tiene il cavallo impaurito di cui frena il movimento.

Il soggetto, non ritratto quale vincitore, ma come vinto, non come eroe, ma come semplice uomo che cerca di aver salva la vita, è la rappresentazione della caduta delle certezze e delle grandi aspirazioni napoleoniche, il presagio della fine di un'epoca.[3]

Imperfezione e vitalità[modifica | modifica wikitesto]

È stato scritto, in una monografia su Gericault, che l'armonia delle varie parti risulta imperfetta. Il cavaliere è sproporzionato rispetto alla corporatura epica del cavallo del quale si vede soltanto la testa e sembra non avere il corpo. L'artista fu ancora più severo verso sé stesso asserendo che il cavallo ha una testa di vitello con un grande occhio stupido. In ogni caso, malgrado questi verificabili difetti, nell'insieme l'opera risulta interessante per la sincerità d'esecuzione e per la vitalità che lascia intravedere.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Théodore Géricault, su cartelfr.louvre.fr. URL consultato il 17 dicembre 2020.
  2. ^ (FR) Théodore Géricault, Cuirassier blessé quittant le feu, 1814, su manuelnumeriquemax.belin.education. URL consultato il 17 dicembre 2020.
  3. ^ Il Cricco Di Teodoro, Itinerario nell'arte 4: dal Barocco al Postimpressionismo.
  4. ^ (FR) M. Henry Roujòn de l'Académie Française (direzione collana), Géricault. Huit reproduction fac-simile en couleurs, in Les peintres illustrées, Paris, Pierre Lafitte et C.ie éditeurs, 1913, pp. 42-44 e Planche II.

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