Circolo della libertà

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L'Associazione nazionale Circolo della libertà (o Circoli della libertà) è[senza fonte] un'associazione politica italiana fondata il 20 novembre 2006, vicina a Forza Italia e, conseguentemente, federatosi poi al movimento Il Popolo della Libertà. Tra i suoi scopi dichiarati, alla nascita, il "rinnovamento della coalizione della Casa delle Libertà e della politica italiana in generale". Presidente e animatrice del movimento è Michela Vittoria Brambilla, già presidente dei Giovani imprenditori di Confcommercio.

Storia e funzione[modifica | modifica wikitesto]

L'idea dei Circoli della libertà fu proposta da Silvio Berlusconi al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione dell'agosto 2006 e da lui rilanciata in occasione della manifestazione nazionale della CdL di piazza San Giovanni a Roma del 2 dicembre successivo. formalmente, l'associazione si era costituita già il 20 novembre per opera di un gruppo di giovani esponenti del mondo dell'imprenditoria e delle professioni dell'area politica di Forza Italia.

L'idea dei circoli era quella di costituire un'aggregazione politico-culturale (anche a livello universitario, con i circoli Universitas) di cittadini che vogliano partecipare alla vita politica nazionale con dibattiti nei quali avanzare proposte da presentare alle amministrazioni cittadine.

Presenza sul territorio[modifica | modifica wikitesto]

Stando ad un articolo del quotidiano la Repubblica, l'effettiva radicazione territoriale dei circoli risulta dubbia, ed ampiamente ridimensionata rispetto ai dati forniti da esponenti vicini ai circoli stessi.[1]

Al primo raduno dei Circoli, tenutosi a Roma il 6 ottobre 2007, avrebbero partecipato circa 12.000 persone in rappresentanza degli oltre 5.000 circoli esistenti, a quella data, in tutta Italia[senza fonte].

A seguito dell'istituzionalizzazione dell'associazione, con la nomina da parte di Vittoria Brambilla dei coordinatori regionali e provinciali, i Circoli della libertà hanno aderito al partito "il Popolo della Libertà".

La scelta delle candidature e della gestione territoriale ha provocato malumori tra alcuni dirigenti, sfociati in un'assemblea di circoli "dissidenti" tenutasi a Firenze sabato 16 febbraio 2008. L'assemblea ha deliberato la costituzione del Movimento per la libertà e una raccolta di firme da inviare a Silvio Berlusconi per chiedere "cittadinanza" nel PdL al pari dei circoli brambilliani.

Organi di comunicazione[modifica | modifica wikitesto]

L'associazione gestisce la rete televisiva TV della Libertà e dal 2007 al maggio 2008 il giornale Giornale delle Libertà, pubblicato con cadenza settimanale e distribuito in allegato a Il Giornale e via web sul sito ufficiale dell'associazione.

All'uscita del primo numero, i giornalisti de Il Giornale protestarono contro l'iniziativa dell'abbinamento con uno sciopero, ma il quotidiano venne comunque distribuito.[2] Tuttavia, in seguito ad altre e reiterate proteste si è giunti a un compromesso nel quale si concordava la cessazione della protesta dei giornalisti in cambio di una riduzione di formato da parte del Giornale della Libertà.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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