Visualizza wikitesto di Cinque Grani

[[File:Zao_Jun_-_The_Kitchen_God_-_-_Project_Gutenberg_eText_15250.jpg|miniatura|Zao Jun, il [[dio della cucina]] a cui in alcune tradizioni vengono fatte le offerte dei ''Wǔ Gǔ.'']]
I '''Cinque Grani/Chicchi/Cereali''' ([[Lingua cinese|zh]]. {{cinese|五谷|Wǔ Gǔ|五穀|}}) sono un gruppo di [[Raccolto|colture]] di particolare rilevanza nella [[storia della Cina]], sia per la loro funzione storica di [[Alimento di base|alimento base]] sia per complessi motivi mitologico-culturali. Le messi stesse dei ''Wǔ Gǔ'' potevano essere considerate sacre e/o un dono del Cielo, riconducibile ad un'origine [[mito]]logica o [[soprannaturale]]. In senso più ampio, i ''Wǔ Gǔ'' erano, nella [[cultura cinese]], una [[sineddoche]] riferita a tutti i "[[prodotti agricoli]]", a prescindere dal fatto che questi avessero o no una forma granulare.

La lista dei ''Wǔ Gǔ'' è variata nel tempo e diversi autori hanno identificano diversi [[cereali]], categorie di cereali e alimenti vegetali non appartenenti ai cereali (es. la [[Glycine max|soia]], presente fin da principio nella lista) come facenti parte del novero dei ''Wǔ Gǔ''.<ref name=":1">{{cita|Yang et al. 2005|pp. 70 e 191–192}}.</ref><ref name=":6">{{cita pubblicazione|lingua=zh|cognome=Min|nome= W. |anno=1982|titolo= Face up to the “five cereals” in ancient China|rivista=Agric. Archaeol.|volume=2|pp=44–49.|}}</ref>

== Dati mitologico-culturali ==
=== L'agricoltura nel folclore e nella mitologia cinese ===
[[File:Shennong2.jpg|miniatura|Il dio agricoltore [[Shennong]] - [[murale]] della [[dinastia Han]], ill. in {{cita libro|lingua=en|autore=Anne M. Birrell|titolo=Chinese Mythology : An Introduction|url=https://archive.org/details/chinesemythology0000birr_p2d3|anno=1999|editore=Johns Hopkins Univ Press|ISBN=0-8018-6183-7|p=[https://archive.org/details/chinesemythology0000birr_p2d3/page/48 48]}}]]
[[File:Yellowemperor.jpg|miniatura|Il dio [[Huangdi]] - murale della dinastia Han, ill. in ''idem''.]]
Al tempo delle testimonianze scritte, lo sviluppo dell’agricoltura in Cina era ormai fortemente mitizzato e c'erano varie correnti interpretative riguardo a quale degli dèi/ancestrali progenitori introdusse i {{cinese|五谷|Wǔ Gǔ|五穀|Cinque Grani|}} nel Celeste Impero. [[Folclore cinese|Folclore]] e [[Mitologia cinese|mitologia cinesi]] associano pertanto oggi diverse entità all'agricoltura e ai grani/cereali:<ref>{{cita|Yang et al. 2005|p. 70 e s}}.</ref>

* [[Suiren]] (zh. {{cinese|燧人|''Suì Rén''|燧人|Uomo selce|}} o "Uomo del fuoco", composto con {{cinese|燧|''suì''|燧|[[Selce]]; trapano ad arco; [[specchio ustorio]]|}}), sorta di [[Prometeo]] cinese, uno dei [[Tre Augusti e Cinque Imperatori#I tre augusti|Tre Augusti]] nell'antica Cina primitiva, un saggio con tre occhi che scoprì come accendere il fuoco e inventò la cucina.
* [[Shennong]] (zh. {{cinese|神农|''Shén Nóng''|神農|Contadino Divino; Dio dell'Agricoltura}}), chiamato anche {{cinese|赤帝|''Chìdì''||Dio/Tearca/Imperatore Rosso}} (da cui l'associazione astrologica con il pianeta [[Marte (astronomia)|Marte]]), {{cinese|炎帝|''Yándì''||Dio della Fiamma}} o {{cinese|五谷先帝|''Wǔgǔxiāndì''|五穀先帝|Dio dei Cinque Cereali}}, un mitico dio-antenato vissuto secondo la leggenda intorno a 5.000 anni fa, forse dal [[2738 a.C.]] al [[2698 a.C.]] stando alla ricostruzione cronologia dello storico [[Sima Qian]];<ref name="Shiji">{{cita|Shiji|}}.</ref> fu lui, secondo la tradizione, a introdurre in Cina le tecniche dell'[[agricoltura]] e la [[fitoterapia]] ed è specificamente accreditato quale tedoforo della coltura e del consumo dei Cinque Cereali. Lo ''{{cita|Huainanzi|}}'' descrive Shennong che trasforma la società umana da [[cacciatori-raccoglitori]] ad agricoltori:
{{citazione|Nell'antichità, i popoli si cibavano di piante erbacee e bevevano [solo] acqua, raccoglievano frutti da arbusti e alberi e mangiavano la carne d'ostriche e vongole. Soffrivano spesso tribolazioni dovute a malattie febbrili e veleni dannosi. Pertanto, il Divino Agricoltore insegnò innanzitutto alla gente a piantare e coltivare i Cinque Cereali. Valutava l'idoneità del terreno, [annotando] se era asciutto o umido, fertile o brullo, alto o basso. Assaggiò il gusto e il sapore delle cento piante e la dolcezza o l'amarezza dei ruscelli e delle sorgenti, impartendo direttive affinché la gente sapesse cosa evitare e cosa accettare. In quel momento [stava facendo questo], soffriva di avvelenamento [fino a] settanta volte al giorno|{{cita|Huainanzi|cap. XIX}}<ref>Trad. in {{cita|Major et al. 2010|pp. 766–767}}.</ref>}}
:Nel [[distretto forestale di Shennongjia]] (lett. "Scala di Shennong"), nel [[Hubei]], secondo il [[poema epico]] orale {{cinese|黑暗传|''Hēi Àn Zhuàn''|黑暗傳|[[Epica delle tenebre]]}} datato alla [[dinastia Tang]] (618–907), Shennong trovò i semi dei Cinque Grani:
{{citazione|Shennong salì sul monte Yangtou, guardò attentamente, esaminò attentamente, poi trovò il seme del [[miglio]]. Lo lasciò con il dattero cinese, e andò ad aprire [vangare] una terra desolata. Otto volte piantò il seme e poi produsse frutto. E da allora in poi gli esseri umani furono in grado di mangiare miglio. Cercò il seme di [[riso (alimento)|riso]] sul monte Daliang, il seme era nascosto nell'erba. Lo lasciò al salice, e andò ad aprire una risaia. Sette volte piantò il seme e poi esso produsse frutto. E da allora in poi gli esseri umani poterono mangiare riso. Cercò il seme del fagiolo [[azuki]] e lo lasciò presso il susino. L'ha piantato una volta. Il fagiolo azuki era così facile da piantare ed è stato in grado di crescere in campi sterili. La [[soia (alimento)|soia]] veniva prodotta sul monte Weishi, quindi era difficile per Shennong procurarsene i semi. Ne lasciò un seme con un albero di pesco, lo piantò cinque volte, poi produsse frutto, e più tardi si poté produrre il ''[[tofu]]'' a sud del fiume Huai. L'[[orzo (alimento)|orzo]] e il [[triticum|grano]] venivano prodotti sul monte Zhushi, Shennong fu contento di averne ottenuti due semi. Li lasciò con un albero di pesco e li piantò dodici volte, poi la gente poté mangiarne i frutti. Cercò il seme di [[Sesamum indicum|sesamo]] sul monte Wuzhi, lasciò il seme tra i rovi. L'ha piantato una volta. Successivamente le persone furono in grado di friggere i piatti nell'olio di sesamo. Shennong piantò i '''Cinque Grani/Chicchi''' e sopravvissero tutti, perché furono aiutati dalle sei specie di alberi.|''Hei'anzhuan''<ref>{{cita|Yang et al. 2005|p. 197}}.</ref>}}
* [[Huangdi]] (zh. {{cinese|黄帝|''Huángdì''|黃帝|Dio Giallo; Imperatore Giallo; o Tearca Giallo}}), il cui nome nella sua incarnazione mortale sarebbe stato Gongsun Xuanyuan (zh. {{cinese|公孙轩辕|''Gōngsūn Xuānyuán''|公孫軒轅}}, di cui ''Xuanyuan'' significa "Asse del Carro" o "Carro Assiale", in riferimento al [[Grande Carro]] del polo nord celeste, collocato al 2699-2588 a.C. da Sima Qian)<ref name="Shiji"/> è un dio-antenato accreditato quale fondatore della civiltà cinese e quindi primo maestro di coltivazione dei suoi sudditi.
* [[Houji]] (zh. {{cinese|后稷|''Hòujì''||Signore miglio}}), dio dell'agricoltura e antenato della proto-storica [[dinastia Zhou]] ([[XII secolo a.C.|XII]]-[[III secolo a.C.]]). Le "Odi della dinastia Zhou" nello ''[[Shijing]]'' (zh. {{cinese|诗经|Shījīng|詩經|Libro delle Odi|''Shih1-ching1''}}), la più antica raccolta di [[Poesia cinese|testi poetici cinesi]] di cui si sia a conoscenza nonché uno dei [[Cinque Classici]] del canone [[Confucio|confuciano]], elogia appunto Houji per aver inventato sia l'agricoltura sia i correlati sacrifici.<ref>{{cita|Campany 2005|pp. 10–13}}.</ref><ref name="chinaculture1">{{cita web|lingua=en|sito=China Culture|titolo=Hou Ji|url=http://www.chinaculture.org/library/2008-02/01/content_26309.htm|data=27 agosto 2011|accesso=7 novembre 2023|dataarchivio=27 agosto 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110827005520/http://www.chinaculture.org/library/2008-02/01/content_26309.htm|urlmorto=sì}}</ref> "Signore miglio" è un titolo conferito a questa figura da [[Shang Tang]], fondatore della proto-storica [[dinastia Shang]] ([[XVII secolo a.C.|XVII]]-[[XI secolo a.C.]]), poi soppiantata dagli Zhou, e potrebbe essere stata una delle prime cariche ufficiali in un governo cinese.<ref name="chinaculture1" /> Successivamente fu venerato come uno degli dei protettori dei raccolti abbondanti, come [[Lai Cho]],<ref>{{cita|Yang et al. 2005|pp. 98-100}}.</ref> tanto che il {{cinese|山海经|''[[Shan Hai Jing|Shānhǎi Jīng]]''|山海經|Libro dei monti e dei mari}} descrive la sua tomba come un luogo ove «crescevano fagioli [di soia], riso, miglio appiccicoso [glutinoso] e miglio non appiccicoso dal buon sapore. C'erano centinaia di cereali che si auto-seminavano qui e crescevano naturalmente sia in inverno sia in estate.»<ref>{{cita libro|lingua=zh|autore=|titolo={{cinese|山海经|''[[Shan Hai Jing|Shānhǎi Jīng]]''|山海經|Libro dei monti e dei mari}}|anno=[dinastia Han]|capitolo=cap. 18}}</ref>
* [[Houtu]] (zh. {{cinese|后土|''Hòutǔ''||Regina della terra}}), dèa del suolo e presumibile progenitrice del gigante [[Kua Fu]], adorato presso gli altari ''[[Shejitan]]'' (zh. {{Cinese|社稷坛|''Shèjìtán''||Altare della Terra e del Grano|}}).<ref>{{cita|Yang et al. 2005|p. 135}}.</ref>

=== La cerealicoltura nella storia della Cina Antica ===
Il senso di sacralità che circonda i Cinque Grani deriva dalla loro tradizionale attribuzione ai Santi Sovrani a cui viene attribuita la creazione della civiltà cinese. Erano visti non semplicemente come cinque colture scelte tra molte opzioni ma come l'elemento originante della [[Agricoltura|società agricola]] e quindi della [[civiltà]] stessa. «Sperperare i ''Wǔ Gǔ''» era visto come un [[peccato]] degno di tormento nel ''[[Diyu]]'', l'inferno cinese.

Il simbolo tradizionale cinese della civiltà e dello stato era appunto {{cinese|谷|''Gu''|穀|Cereale; grano; (穀子) miglio}}, qui inteso come [[sineddoche]] per "[[prodotti agricoli]]", da cui l'importanza dei ''Wǔ Gǔ''.

Il ''[[Libro dei riti]]'' ({{cinese|礼记|''Lǐjì''|禮記}}), un altro dei Cinque Classici confuciani datato alla dinastia Zhou, nel capitolo {{cinese||''Wangzhi''||Regolamenti reali}}, utilizza la cottura del cibo e il consumo dei grani come termine di paragone per marcare la divergenza culturale tra il "Regno di Mezzo", cioè la Cina, e i c.d. "Quattro [Regni] Barbari": [[Dongyi|Yi]] a oriente, [[Nanman|Man]] a meridione, [[Xirgon|Rong]] a occidente e [[Beidi|Di]] a settentrione:

{{Citazione|Così le persone delle cinque regioni [...] ciascuna aveva la propria natura che non poteva essere costretta a modificare. Quelli dell'est erano chiamati Yi: portavano i capelli sciolti e si tatuavano il corpo e alcuni di loro mangiavano il cibo senza cucinarlo. La gente del sud era chiamata Man: si tatuavano la fronte e avevano i piedi rivolti l'uno verso l'altro e alcuni di loro mangiavano il cibo senza cucinarlo. La gente dell'ovest era chiamata Rong: portavano i capelli sciolti e indossavano pelli e alcuni di loro non mangiavano grano. La gente del nord era chiamata Di: indossavano piume e pellicce e vivevano nelle caverne e alcuni di loro non mangiavano grano.|''Libro dei riti'', "Regolamenti reali"<ref>Trad. in {{cita|Campany 2005|pp. 7–8}}.</ref>}}

Il sinologo [[Kwang-chih Chang]] (1931–2001) interpretò questo passaggio del ''Libro dei riti'' come: «Si poteva mangiare grano ma anche carne cruda o si poteva mangiare la carne cotta ma non mangiare grano. Nessuno delle due pratiche era completamente cinese. Un cinese, per definizione, mangiava grano e cucinava la carne»<ref>{{cita|Chang 1977|p. 42}}.</ref>, ciò anche in ragione del legame semantico, prim'ancora che culturale, tra la cerealicoltura e l'uso del fuoco per cucinare nuovamente rappresentato da Shennong-Yandi, ad un tempo dio dell'agricoltura e dio della fiamma.<ref>{{cita|Levi 1983|p. 13}}.</ref>

Al tempo delle prime dinastie della Cina Imperiale, la [[dinastia Qin]] (221–206 a.C.) e la [[dinastia Han]] (206 a.C.–220 d.C.), le tecniche agricole cinesi furono rivoluzionate. Applicando le conoscenze idrauliche efficacemente impiegate dai Qin prima nella realizzazione del [[Canale di Zhengguo]] (circa 268 a.C.) e poi nel mirabile [[Sistema di irrigazione del Dujiangyan]] che, intorno al 250 a.C. aveva fatto del [[Sichuan]], prima una [[Province della Cina|provincia]] flagellata periodicamente dalle esondazioni del [[Min (fiume Sichuan)|Min]] (principale tributario del [[Fiume Azzurro]]), la regione più produttiva della Cina,<ref>{{cita libro|nome=Richard||cognome=von Glahn|titolo=The Country of Streams and Grottoes. Expansion, Settlement and the Civilizing of the Sichuan Frontier in Song Times|anno=1987|editore=Harvard University Press|lingua=en|pp=13–14}}</ref><ref group="N">L'annessione del [[Sichuan]], crocevia economico (agricolo) e commerciale della Cina, fu appunto uno dei tasselli fondamentali nella strategia di conquista dello [[Qin (stato)|Stato di Qin]], originario del [[Gansu]] e dello [[Shaanxi]], per emergere quale potenza dominante tra i c.d. [[Periodo degli Stati Combattenti|"Stati Combattenti" dell'Antica Cina]] - v.si {{Cita libro|nome=Derk|cognome=Bodde|titolo=The Cambridge History of China|anno=1987|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|lingua=en|pp=20–103|volume=I: the Ch'in and Han Empires, 221 BC – AD 220|ISBN=0-521-24327-0|contributo=The State and Empire of Qin|curatore-nome1=Denis|curatore-cognome1=Twitchett|curatore-nome2=Michael|curatore-cognome2=Loewe|cid=Bobbe 1987}}</ref> i terreni coltivabili del neonato impero furono convertiti in [[risaie]] capaci di garantire due o più raccolti all'anno, aumentando significativamente la [[Cerealicoltura|produzione cerealicola]] per un paese perennemente "affamato" dalla necessità di foraggiare diversi milioni di abitanti e, in conseguenza, favorendo la [[deforestazione]]. In un simile contesto, i ''Wǔ Gǔ'' divennero imprescindibili [[Alimento di base|alimenti di base]] nella cucina cinese.<ref name=":3">{{cita|Newman 2004|p. 11}}.</ref><ref name="junru9">{{cita|Liu 2011|p. 9}}.</ref><ref name=":4">{{cita|Simoons 2014|p. 15}}.</ref>

L'accresciuta importanza dell'agricoltura nella Cina "pacificata" dagli Imperatori è ben dimostrata dal fatto che il {{cinese||''Nong''|農|Contadino; Agricoltore}} figura quale seconda, per importanza, tra le [[Quattro occupazioni]] (zh. {{cinese|士农工商|''Shì nóng gōng shāng''|士農工商|}}) nel tradizionale sistema feudale cinese, il ''[[Fengjian]]''. Ciò non fece però della Cina rurale un paradiso in terra poiché, come osservato dal sinologo [[Kristofer Schipper]] (1934–2021):

{{citazione|I contadini dipendevano interamente dall'agricoltura ed erano per sempre legati alla loro terra attraverso ogni tipo di misura fiscale e amministrativa. Di conseguenza, le comunità rurali divennero una facile preda di tutti i mali della civiltà sedentaria: tasse sempre più alte, asservimento al governo attraverso il lavoro di ''[[corvée]]'' e la [[leva militare]], epidemie, carestie e ristrettezze periodiche, guerre ed incursioni da parte delle tribù non-cinesi provenienti da oltre confine.|{{cita|Schipper 1993|p. 168}}.}}{{Immagine multipla
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|sotto = Veduta del tempio e planimetria (ill. in {{cita libro|lingua=fr|autore=[[Jean-Baptiste Du Halde]]|titolo= Description de l'empire de la Chine|url=https://archive.org/details/descriptiongog03duha|volume=Vol. 3|editore=H. Scheurleer|città=[[L'Aia]]|edizione=2. ed. in 4 v.|anno=1736|p=6}})
}}I sopracitati altari ''Shejitan'' (zh. {{Cinese|社稷坛|''Shèjìtán''||Altare della Terra e del Grano|}}) erano il centro rituale dello stato cinese. In origine, {{cinese||''Lei''|社}} era il "Dio della terra" e {{cinese||''Ji''|稷}} il "Dio del raccolto" (v.si Houji sopra), e il composto ''sheji'' "dèi del suolo e del grano" assunse significato metaforico di "Stato; Nazione". Così il sopracitato ''Shijing'' riporta che per stabilire una nuova dinastia era atto fondante eliminare gli ''sheji'' della dinastia precedente ed erigerne di nuovi, onde appropriarsi del suolo-nazione e dei suoi prodotti.<ref>{{cita|Campany 2005|p. 21}}.</ref> Parimenti, una eclatante protesta politica nei confronti di una nuova dinastia "usurpatrice" poteva essere la pubblica astensione dai Cinque Grani: es. come protesta contro il rovesciamento della dinastia Shang da parte degli Zhou, Boyi e Shuqi si rifiutarono ostinatamente di mangiare i ''Wǔ Gǔ''. Il rifiuto dei cereali per ragioni politiche subì uno sviluppo complesso nel concetto di ''[[Bigu (taoismo)|bigu]]'' (zh. {{cinese|辟谷|''Bì Gǔ''|辟穀|Astenersi dai cereali|Pi-Ku}}'')'' la pratica esoterica [[Taoismo|taoista]] di raggiungere lo stato di ''[[xian]]'' (zh. {{cinese||Xiān|仙人|Immortalità/Trascendenza|'Hsien}}) evitando determinati cibi.

Le offerte di grano, liquore a base di cereali (es. ''[[Baijiu]]'') e carne erano infine necessarie non solo per i sacrifici ''sheji'' ma anche per i sacrifici richiesti dal [[culto degli antenati]] (zh. 拜祖 ''bàizǔ'', o 敬祖 ''jìngzǔ''), la cui alimentazione era un obbligo morale fortissimo nella società cinese.<ref>Es. v.si {{cita pubblicazione|nome=Qimin|cognome=He|anno=2012|titolo=Religious Traditions in Local Communities of China|rivista=Pastoral Psychology|volume=61|numero=5|pp=823–839|lingua=en|doi=10.1007/s11089-012-0438-z|issn=0031-2789}} {{cita pubblicazione|nome=Randall|cognome=Nadeau|anno=2010|titolo=The Wiley-Blackwell Companion to Chinese Religions|lingua=en|url=https://books.google.com/books?id=FmnKSfAS4PcC&q=china+ancestor+worship+veneration&pg=PA369|curatore-cognome=Nadeau|curatore-nome=Randall L.|capitolo=Divinity|isbn=978-1444361971}} Ecc.</ref>

Campany così riassume l'importanza culturale del «sacrificio dei grani» per nutrire sia gli spiriti naturali sia quelli ancestrali:

{{citazione|Il grano era, insomma, simbolo e ''summa'' della cultura stessa, o meglio della natura acculturata, nonché dell'intero consesso umano. Luogo naturale di "essenza" nutritiva (''jing''), il grano richiedeva tuttavia fasi di produzione cooperative, comunitarie e differenziate - semina, cura, raccolta, conservazione, battitura, macinazione, miscelazione e cottura - per essere trasformato in cibo. Così trasformato, era forse il cibo culturalmente più celebrato dagli esseri umani (vivi e morti) e dagli dèi.|{{cita|Campany 2005|p. 24}}.}}

Il [[Caratteri cinesi|carattere cinese]] per {{cinese||''[[jing]]''|精|Spirito; essenza della vita; energia}} si scrive, non a caso, con il radicale di uno dei Grani/Cereali più noti, il riso, {{cinese|||米}}.

== Dati storico-archeologici ==
{{Vedi anche|Storia dell'agricoltura}}
{{Vedi anche|Culture neolitiche cinesi}}
Le evidenze archeologiche collocano i primordi della cerealicoltura cinese intorno al [[IX millennio a.C.|IX]]-[[VIII millennio a.C.]] Nella Cina [[Neolitico|neolitica]], si distinguono due diverse aree di culture e colture: la [[Cina del Nord]], lungo il corso del [[Fiume Giallo]], culla della coltura del miglio (zh. 黍), sia nella sua variante non glutinosa, il [[Setaria italica|panico]] (zh. 稷), sia in quella glutinosa, e la Cina del Sud, lungo il corso del Fiume Azzurro, culla della coltura del riso (zh. {{cinese|||米}}).<ref name=":0" />

La Cina settentrionale fu, insieme alla Mesopotamia ed alla Mesoamerica, uno dei siti in cui l'agricoltura ebbe spontaneamente ed indipendentemente origine. Nella Cina del Nord, le popolazioni [[Lingue sinotibetane|sinotibetane]] domesticarono il miglio (a partire dal miglio verde) tra l'8000 ed il 6000 a.C.<ref name=":0">{{cita pubblicazione|lingua=en|autore= Keyang He [et al.] |titolo=Prehistoric evolution of the dualistic structure mixed rice and millet farming in China |rivista=The Holocene |data=7 giugno 2017 |volume=27 |numero=12 |pp=1885–1898 |doi=10.1177/0959683617708455 |bibcode=2017Holoc..27.1885H |url=https://www.researchgate.net/publication/317400332}}</ref><ref name=":2">{{cita pubblicazione|lingua=en |pmid=19383791 |anno=2009 |autore=H. Lu [et al.] |titolo=Earliest domestication of common millet (Panicum miliaceum) in East Asia extended to 10,000 years ago |volume=106 |numero=18 |pp=7367–7372 |doi=10.1073/pnas.0900158106 |pmc=2678631 |rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America |bibcode=2009PNAS..106.7367L }}</ref> Nel dettaglio, la [[Cultura di Nanzhuangtou]] (ca. 8500–7700 a.C.) sul medio corso del Fiume Giallo, nella provincia del [[Hebei]], disponeva di [[Mulino|strumenti di macinazione]] e pertanto, presumibilmente, consumava granaglie, specificatamente il miglio.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Xiaoyan Yang [et al.]||url=http://www.pnas.org/content/early/2012/02/16/1115430109|titolo= Early millet use in northern China|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|anno=2012|volume= 109|numero=10|pp=3726–3730}}</ref> La successiva [[Cultura di Xinglongwa]] (ca. 6200–5400 a.C.), nella [[Mongolia Interna]] orientale, consumava miglio ma non è certo che lo coltivasse: le uniche tracce di agricoltura si trovano infatti nel sito di Xinglonggou.<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Liu |nome=Xinyu|cognome2=Fuller |nome2=Dorian Q.|cognome3=Jones |nome3=Martin |capitolo=Chapter 13: Xinglonggou, China|pp= 335–352| curatore-cognome=Barker|curatore-nome=Graeme|curatore2-cognome=Goucher | curatore2-nome=Candice | titolo=The Cambridge World History|volume=2: A World with Agriculture, 12,000 BCE–500 CE| editore=[[Cambridge University Press]] | anno=2015 | isbn=978-0-521-19218-7 }}</ref> La [[Cultura di Dadiwan]] (ca. 5800–5400 a.C.) lungo il corso superiore del Fiume Giallo consumava invece certamente miglio da agricoltura.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Robert L. Bettinger [et al.]|titolo=The Transition to Agriculture at Dadiwan, People's Republic of China|rivista=Current Anthropology|data=ottobre 2010|volume=51|numero=5|pp=703–714|doi=10.1086/655982}}</ref> Dalla [[Cultura di Yangshao]] (ca. 5000–3000 a.C.) in poi, i popoli del Fiume Giallo coltivavano ormai ampiamente il miglio<ref name=":2" /><ref>{{cita|Zhou 2006|pp. 4-5}}.</ref> (insieme ad orzo e grano, introdotti dall'Asia occidentale,<ref>{{cita|Liu 2011|p. 10}}.</ref> riso ed alcune verdure), [[Suinicoltura|allevavano maiali]] e tessevano [[Cannabis|canapa]] (zh. {{cinese||''Má''|麻}}) e [[seta]],<ref>{{cita|Chang 1986|p. 113}}.</ref><ref name=":5" /> praticando quindi una qualche forma di [[Bachicoltura|sericoltura]] che potrebbe però esser stata limitata al [[Debbio|taglio migratorio e ai metodi di agricoltura bruciata]].<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Pollard|nome= Elizabeth|anno=2015|titolo=Worlds Together Worlds Apart|url=https://archive.org/details/worldstogetherwo0002poll_y7p1|editore=W.W. Norton & Company|pp=69–70|ISBN=978-0-393-91847-2.}}</ref> Con la [[Cultura di Longshan]] (ca. 3000–2000 a.C.), sul medio e basso corso del Fiume Giallo, l'agricoltura e la sericoltura sono ormai avanzate e si verifica la costruzione delle prime città,<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Zhao|nome= Chunqing|anno=2013|capitolo=The Longshan culture in central Henan province, c.2600–1900 BC|curatore-cognome=Underhill|curatore-nome= Anne P.|titolo= A Companion to Chinese Archaeology|editore= John Wiley & Sons|pp=236–254|ISBN=978-1-4443-3529-3}}</ref> mentre si marca il passaggio dal Neolito all'[[Età del bronzo]]. In questa coltura, taluni studiosi collocano oggi il momento d'origine della tradizione dei ''Wǔ Gǔ''.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=zh|cognome=Zhao|nome= Z.|anno=2020|titolo=Origin of agriculture and archaeobotanical works in China|rivista=Agric. Hist. China|numero= 39|pp=3–9}}</ref>

Nella Cina del Sud, la domesticazione del riso (a partire dal [[Oryza rufipogon|riso selvatico]] originario della valle del [[Fiume delle Perle]])<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=J. Molina [et al.]|doi=10.1073/pnas.1104686108 |titolo=Molecular evidence for a single evolutionary origin of domesticated rice |rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences |volume=108 |numero=20 |pp=8351–8356|anno=2011 |pmid=21536870 |pmc=3101000|bibcode=2011PNAS..108.8351M }}</ref> venne realizzata con un processo più lungo (11500–6200 a.C.) che arrivò comunque a maturazione entro la fine del [[VII millennio a.C.]] dalle popolazioni [[Austronesiani|austronesiane]] e [[Lingue hmong-mien|Hmong-Mien]] che svilupparono contestualmente il sistema di coltura della risaia.<ref name=":0" /> Nello specifico, la [[Cultura di Pengtoushan]] (ca. 7500–6100 a.C.), lungo il corso del Fiume Azzurro, ha lasciato attrezzi per la coltivazione del riso in alcune località, anche se non nel [[sito tipo]].<ref>{{cita libro|lingua=en |cognome=Chang |nome=Kwang-chih |capitolo=Epilogue, Part II |pp=[https://archive.org/details/formationofchine0000chan/page/289 289]–294 |titolo=The Formation of Chinese Civilization |url=https://archive.org/details/formationofchine0000chan |curatore=Kwang-chih Chang [et al.]|editore=[[Yale University Press]] |anno=2005 |isbn=0-300-09382-9}}</ref> La successiva [[Cultura di Hemudu]] (ca. 5000–4500 a.C.), nella baia di [[Hangzhou]] a sud dello Yangtze, coltivava invece sicuramente il riso.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore= Dorian Q Fuller [et al.]|anno=2009|titolo=The Domestication Process and Domestication Rate in Rice: Spikelet bases from the Lower Yangtze|rivista=Science|volume=323|pp=1607–1610|doi=10.1126/science.1166605}}</ref><ref>{{cita|Zhou 2006|p. 7}}.</ref> La particolare orografia del paesaggio cinese meridionale (soprattutto estremo meridionale) rendevano però, a quel tempo, complesso il massiccio ricorso ad agricoltura su vasta scala, anche nel caso delle risaie, tanto che la successiva [[Cultura di Liangzhu]] (ca. 3400–2250 a.C.), l'ultima della cosiddetta "Cultura neolitica della [[giada]]" del Fiume Azzurro, ancora affiancava alla risicoltura l'[[acquacoltura]]<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Ying Zhou|titolo=The Dawn of the Oriental Civilization: Liangzhu site and Liangzhu culture|ISBN=978-7-5085-1058-3|editore=China Intercontinental Press|città=Pechino|anno=2007}}</ref> e fu con buona probabilità spazzata via da un disastro naturale di natura idrico-idraulica: [[inondazione]]<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Wu|nome=Li|titolo=Holocene environmental change and its impacts on human settlement in the Shanghai Area, East China |rivista=Catena |volume=114 |anno=2014 |pp=78–89 |doi=10.1016/j.catena.2013.10.012}}</ref> o [[monsone]].<ref>{{Cita web|url=https://www.spektrum.de/news/china-steinzeit-venedig-ging-im-starkregen-unter/1952878 |titolo=Steinzeit-Venedig ging im Starkregen unter |autore=Karin Schlott |rivista=Spektrum |lingua=de |data=25 novembre 2011 |accesso=29 novembre 2021}}</ref>
[[File:Fang yi vessel, Shang (cropped).jpg|miniatura|Vaso ''[[fangyi (vaso)|fangyi]]'' in [[bronzo]] della [[dinastia Shang]] ([[XII secolo a.C.]]) per le libagioni ancestrali.]]
{{Vedi anche|Siti dell'età del bronzo in Cina}}
Nella Cina del Nord, con la [[Cultura di Erlitou]] (ca. 2000–1500 a.C.), nello [[Yanshi]], dedita alla coltivazione del miglio, all'allevamento dei suini ed alla manifattura su larga scala del bronzo, si assiste alla nascita della prima semi-mitica dinastia nella storia della Cina, gli [[dinastia Xia|Xia]] (ca. 2195 a.C. - 1675 a.C.),<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Allan|nome=Sarah|titolo=Erlitou and the Formation of Chinese Civilization: Toward a New Paradigm|rivista=The Journal of Asian Studies|volume=66|numero=2|pp=461-496|editore=Cambridge University Press|data=maggio 2007|doi=10.1017/S002191180700054X|cid=Allan (2007)}}</ref> menzionata nello ''Shiji'' e negli [[Annali di bambù]], cui subentrarono, nell'ordine, prima gli Shang e poi gli Zhou creando l'amalgama etno-culturale dalla quale traggono origine gli [[Han]], i "cinesi" propriamente detti, discendenti di Huangdi. Al volgere del periodo Erlitou, sviluppò in un sito limitrofo, forse correlato, la [[Cultura di Erligang]] (ca. 1600–1450 a.C.), primo centro di produzione dei vasi ''[[fangyi (vaso)|fangyi]]'' ampiamente utilizzati dagli Shang per le libagioni ancestrali di cibo (cioè dei ''Wǔ Gǔ'') e/o [[vino]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Understanding Ancient Chinese Bronzes, Their Importance in Chinese Culture, Their Shapes, Functions and Motifs| cognome=Dedier| nome=Christian| p=37|isbn=9782955416006|anno=2015}}</ref> Gli Zhou, l'ultima delle dinastie proto-storiche cinesi, pur principiate come una confederazione di tribù nomadi,<ref>{{cita|Zhou 2006|p. 19 e s}}.</ref> subentrò agli Xia-Shang con uno stato multietnico ormai basato sull'agricoltura.<ref>{{cita|Zhou 2006|p. 10}}.</ref>

Nella Cina del Sud, la transizione tra Neolitico e Bronzo fu invece caratterizzata dal comparire di nuovi gruppi etnici tra cui, nel I millennio a.C., s'affermò l'unione tribale degli [[Yue (popolo)|Yue]], noti per la pratica intensiva dell'acquacoltura invece che dell'agricoltura. A partire dal [[IX secolo a.C.]], due gruppi settentrionali di Yue, i Gouwu del [[Jiangsu]] e gli Yuyue dello [[Zhejiang]] entrarono nella sfera d'influenza Han, pare per la fuga ivi di un transfuga della dinastia Zhou, il principe [[Taibo]]. Entro il [[Periodo delle primavere e degli autunni]] (722–481 a.C.), questi popoli erano ormai entrati nella sfera culturale cinese, fondando lo [[Wu (stato)|stato di Wu]] e lo [[Yue (stato)|stato di Yue]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Milburn|nome= Olivia|anno=2010|titolo=The Glory of Yue: An Annotated Translation of the Yuejue shu|rivista=Sinica Leidensia|volume= 93|editore=Brill Publishers|pp=2-5}}</ref> Con la fondazione delle dinastie imperiali, dai Qin e soprattutto con gli Han (v.si [[Campagne meridionali della dinastia Han]]), queste aree ed etnie furono conquistate e culturalmente assimilate alla Cina,<ref>{{cita libro|lingua=en|nome=Jacques|cognome=Gernet|titolo=A History of Chinese Civilization|anno=1996|editore=Cambridge University Press|isbn=978-0-521-49781-7|url=https://archive.org/details/historyofchinese00gern_0|pp=126-127}}</ref> anzitutto con l'istituzione di colonie agricole imposte dal governo imperiale centrale<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en |cognome=Huang |nome=Pingwen |titolo=Sinification of the Zhuang People, Culture, And Their Language |url=http://sealang.net/sala/archives/pdf4/huang2002sinification.pdf |rivista= SEALS |volume= XII |}}</ref> che proprio con la riorganizzazione dell'agricoltura s'era garantito le risorse necessarie all'assoggettamento dell'intera Cina.<ref>{{cita|Bobbe 1987|}}.</ref>

== Elenco dei Cinque Grani ==
Come anticipato, la tradizione culturale cinese, sia scritta sia orale, ha, nei secoli, fornito elenchi disomogenei di quali colture o categorie di colture (cerealicole e non) siano da intendersi come ''Wǔ Gǔ''.<ref name=":1" /><ref name=":6" />

La definizione/concezione di ''Wǔ Gǔ'' è fatta tradizionalmente risalire allo {{cinese|神农本草经|''[[Shénnóng Běncǎo Jīng]]''|神農本草經|Materia medica di Shennong|''Shen-nung Pen-ts'ao Ching''}}, ritenuto essere la registrazione di epoca Han di un'antica tradizione orale idealmente trasmessa dallo stesso dio-antenato Shennong. Il già citato ''Libro dei riti'', riconducibile all'epoca Zhou, elenca come ''Wǔ Gǔ'': miglio, pànico, orzo/grano (zh. {{cinese|||麥|}}), soia (zh. {{cinese|||菽|}}) e riso. In una versione, il riso è sostituito dai grani di canapa, alimento "povero" che figurò tra i ''Wǔ Gǔ'' fino al [[X secolo]].<ref name=":5">{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Li|nome= Hui-Lin|anno=1974|titolo= An archeological and historical account of Cannabis in China|rivista= Economic Botany|volume=28|numero=4|pp= 437-448}}</ref>

Il classico della [[medicina tradizionale cinese]] {{cinese|黄帝内经|''[[Huangdi Neijing|Huángdì Nèijīng]]''|黃帝內經|Libro esoterico dell'Imperatore Giallo}}, la cui compilazione viene fatta risalire al [[Periodo degli Stati Combattenti]] (453–221 a.C.) ma la cui raccolta redazionale deve datarsi al periodo Han, riporta il medesimo elenco di ''Wǔ Gǔ'' dello ''Shénnóng Běncǎo Jīng'' (miglio, panico, orzo/grano, soia e riso)<ref>{{cita|Veith 2006|p. 76}}.</ref> ed introduce la massima «I cinque grani servono da nutrimento, i cinque frutti aumentano il nutrimento, i cinque animali domestici aggiungono benefici nutritivi, le cinque verdure completano il nutrimento» perdurante ancor oggi in Cina.<ref>{{cita|Veith 2006|p. 77}}.</ref>

Il celebre compendio agricolo {{cinese|齐民要术|''[[Qimin Yaoshu|Qímín Yàoshù]]''|齊民要術|Tecniche essenziali per il benessere del popolo}} di [[Jia Sixie]], datato all'anno 544 e prodotto con il beneplacito della [[dinastia Wei settentrionale]] (386–534), dedica molto spazio alla coltivazione del miglio, evidentemente valutato come il più importante dei ''Wǔ Gǔ''<ref>{{cita|Qimin Yaoshu|}}.</ref> nonché riprova, tutt'oggi ancora persistente, dell'attaccamento della Cina del Nord per questa coltura.<ref name="junru12" />

In epoca Tang, il sopracitato ''Hēi Àn Zhuàn'' elenca invece come ''Wǔ Gǔ'': miglio, riso, azuki, soia, orzo/grano e sesamo. Il coevo {{cinese||''Liangchu Qingzhong Yi''|量處輕重儀|Rituale di misurazione e manipolazione delle proprietà leggere e pesanti}} del maestro [[Buddhismo cinese|buddista]] [[Dàoxuān]] (596–667) elenca invece cinque categorie di "grani" come ''Wǔ Gǔ'': grano "domestico" ({{cinese|||房穀}}), grano "sciolto" ({{cinese|||散穀}}), grano "corno" ({{cinese|||角穀}}), grano "barbuto" ({{cinese|||芒穀}}) e il grano "carro" ({{cinese|||輿穀}}).<ref name="kyoto-u2005">{{cita pubblicazione|lingua=zh|autore=Chen Huaiyu|url=http://coe21.zinbun.kyoto-u.ac.jp/papers/is-tang-2005/is-tang-2005.pdf|titolo=Una classificazione buddista di animali e piante nella Cina del primo periodo Tang|anno=2005}}</ref> Altro testo Tang sempre di matrice buddhista, la {{cinese||''Yiqiejing Yinyi/Huilin''|一切經音義|Pronuncia e significato di tutte le Scritture}} di [[Huilin]], datato all'anno 649, citando lo {{cinese||''Zitong''|字統|Assemblaggio di caratteri}} di [[Yang Chengtian]], riporta simili categorie di ''Wǔ Gǔ'': ''suigu'', ''sangu'', ''jiaogu'', ''qigu'' e ''shugu''.<ref name="kyoto-u2005" />

La celebre [[enciclopedia]] scientifica d'[[dinastia Ming|Epoca Ming]] (1368–1644) {{cinese||''[[Tiangong Kaiwu]]''|天工開物|Lo sfruttamento delle opere della natura}} di [[Song Yingxing]], pubblicata nel [[1637]], elenca come ''Wǔ Gǔ'' sesamo, [[legumi]], grano, panico e miglio, specificando che detto elenco non comprende il riso poiché tale coltura, originaria della Cina meridionale, era sconosciuta ai cinesi settentrionali che svilupparono il concetto dei "Cinque Grani" insieme al culto di Shennong.<ref>{{cita|Tiangong Kaiwu|cap. 3-4}}.</ref>

Un moderno dizionario di lingua cinese ha invece elencato come ''Wǔ Gǔ'': sesamo, orzo, [[Avena sativa|avena]] e [[Lathyrus oleraceus|piselli]].

Nel novero dei ''Wǔ Gǔ'' non sono mai figurati taluni alimenti di base vegetali dei quali la Cina figura oggi tra i principali produttori al mondo: es. il [[Sorghum|sorgo]],<ref group="N">Nel [[2018]], la Cina è stata l'ottavo paese al mondo per tonnellate di [[sorghum|sorgo]] prodotte, passando al sesto posto nel [[2021]] - v.si {{cita web|lingua=en|titolo=FAOSTAT|url=http://www.fao.org/faostat/en/#data/QC/|autore=Food and Agriculture Organization of The United Nations|accesso=7 agosto 2020|cid=FAO}}</ref> presente in Cina con una sua propria varietà specifica (''Sorghum propinquum'') ma giunto nell'Impero Celeste passando per l'[[India]] solo nel [[XIII secolo]];<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Mann|nome= J.A.|cognome2=Kimber|nome2= C.T.|cognome3=Miller|nome3= F.R.|anno=1983|titolo= The origin and early cultivation of sorghums in Africa|rivista=Bulletin - Texas Agricult. Exp. Stat.|volume=21|doi=10.1007/s10437-018-9314-2}}</ref> il [[Mais (alimento)|mais]],<ref group="N">La Cina è oggi il secondo produttore mondiale di [[mais]] - v.si {{cita|FAO|}}.</ref> giunto in Cina in epoca pre-colombiana ma comunque non prima del [[XIV secolo]];<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Ping-Ti Ho|titolo=The Introduction of American Food Plants into China|rivista=American Anthropologist New Series| volume=57|numero=2.1|data=aprile 1955|pp=191-201|}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Masao Uchibayashi|titolo=Maize in Pre-Columbian China|rivista=Yakugaku Zasshi|anno=2005|volume=125|numero=7|editore=The Pharmaceutical Society of Japan|pp=583-586|}}</ref> ecc.

== Rituali moderni e usi culinari ==
{{Vedi anche|Religione popolare cinese}}

Come anticipato, lo sperpero dei ''Wǔ Gǔ'' (del cibo in generale) era un peccato da scontarsi nella sesta delle "Dieci corti" di {{cinese||''[[Yanluowang|Yánluó Wáng]]''|閻羅王|Re Yanluo|''Yen-lo-wang''}}, il dio cinese d'origine [[Buddismo|buddista]], associato al ''[[bodhisattva]]'' [[Dizangwang]], guardiano e giudice dell'[[inferno]] cinese, il ''[[Diyu]]''. Nello specifico, la persecuzione degli sperperatori di cibo era in carico al {{cinese||''Yan Wang''|阎王|Re infernale}} {{cinese||Biancheng|卞城|}}.

Un assortimento di ''Wǔ Gǔ'' continua ad essere utilizzato in contesti rituali nella Cina contemporanea, come nell'usanza [[Lingua min nan|Min Meridionale]] di creare un fornello [[Taoismo|taoista]] per cucinare il ''Chui Zhao Fan'', un pasto in onore del [[Dio della Cucina]], Zao Jun, nel quale i ''Wǔ Gǔ'' vengono posti in una fessura nel camino del stufa. Gli adoratori occasionali possono semplicemente usare cinque fagioli qualsiasi (es. di colori diversi) invece di un particolare insieme di grani.

{{Vedi anche|Cucina cinese}}
Come anticipato, i ''Wǔ Gǔ'' furono da subito classificati quali alimenti di base (zh. {{cinese|饭|''Fàn''|飯}}) nella cucina cinese e tali rimangono tutt'oggi.<ref name=":3" /><ref name="junru9" /><ref name=":4" /> Ciò detto, la cucina cinese non è nota per alcuna ricetta che utilizzi contemporaneamente i Cinque Grani, quindi non esiste un equivalente della {{cinese|五香粉|''Wǔ xiāng fěn''||[[Polvere cinque spezie]]}} o del {{cinese|八寶飯|''Babaofan''||Riso degli otto tesori}}. Molte, forse la maggior parte, delle ricette della cucina cinese, in compenso, utilizzano i ''Wǔ Gǔ'' in qualche modo: il riso come contorno, il ''[[congee]]'', la [[pasta lunga]], l'iconico [[involtino primavera]], il [[pane]] di varia origine, il ''tofu'', i ''[[wonton]]'' e altri [[gnocchi]]; la [[pasta di fagioli]] come ripieno; il [[riso glutinoso]] come involucro per la [[pasta ripiena]] (es. negli ''[[zongzi]]''); [[latte di riso]] e [[latte di soia]]; la [[salsa di soia]] e l'[[olio di semi di sesamo]]; oltre ovviamente agli [[Fermentazione|avviatori di fermentazione]] da utilizzare per [[birra]], [[vino di riso]] e liquori come il già citato ''baijiu''.

Ancora oggi, miglio e [[Setaria italica|panico]] persistono ad essere principalmente consumati nella Cina del Nord, sebbene si tratti ormai di un cibi considerati "poveri"<ref name="newman39">{{cita|Newman 2004|p. 39}}.</ref> cui è stato preferito il grano, parimenti più diffuso nel Settentrione rispetto alla Cina del Sud che resta saldamente ancorata al consumo (ed alla produzione) del riso.<ref name="junru12">{{cita|Liu 2011|p. 12}}.</ref>

== Galleria d'immagini ==
Alcune delle caratteristiche del concetto di ''Wǔ Gǔ'' sono la granularità e la diversità, come le immagini seguenti possono aiutare a mostrare:

<gallery widths="180" mode="packed" heights="180">
Image:Panicum miliaceum0.jpg|[[Panicum miliaceum|Miglio]]
Image:Foxtailmillet.jpg|[[Setaria italica|Panico]] o Miglio "coda di volpe"
Image:Wheatberries.jpg|Chicchi di [[Triticum|grano]]
Image:Soybeanvarieties.jpg|Fagioli (chicchi) di [[Glycine max|soia]]
Image:Rice diversity.jpg|Chicchi di [[Riso (alimento)|riso]]
Image:Hempseed.jpg|Chicchi di [[canapa]]
</gallery>

== Note ==
=== Esplicative ===
<references group="N"/>
=== Bibliografiche ===
{{note strette}}

== Bibliografia ==
{{div col}}
===Fonti===
* {{cita libro|lingua=zh|autore=|titolo={{cinese|黄帝内经|''[[Huangdi Neijing|Huángdì Nèijīng]]''|黃帝內經|Libro esoterico dell'Imperatore Giallo}}|anno=V-III secolo a.C. [Stati Combattenti]|cid=}} ed. {{cita libro|autore=Ti Huang |titolo=Testo classico di medicina interna dell'imperatore Giallo. Huang Ti Nei Ching Su Wen |url=https://books.google.com/books?id=oguJ8QHAWMYC |curatore= Ilza Veith |anno=2006 | città=Roma |editore=Edizioni Mediterranee |isbn=978-88-272-1855-6 |cid=Veith 2006}}
* {{cita libro|lingua=zh|autore=[[Liu An]]|titolo={{cinese|淮南子|''Huainanzi''||[Scritti dei] Maestri di Huainan}}|anno=pre-139 a.C.|cid=Huainanzi}} ed. {{cita libro|lingua=en |traduttore=John S. Major [et al.]|anno=2010 |titolo=The Huainanzi: A Guide to the Theory and Practice of Government in Early Han China |url=https://archive.org/details/huainanziguideto0000unse |editore=[[Columbia University Press]] |isbn=9780231142045 |cid=Major et al. 2010|}}
* {{cita libro|lingua=zh|autore=[[Sima Tan]]|autore2=[[Sima Qian]]|titolo={{cinese||Shǐjì|史記|[[Shiji|Memorie storiche/di uno storico]]|}}|anno=94 a.C. [dinastia Han]|cid=Shiji}} ed. {{cita libro|lingua=en|traduttore=Burton Watson| anno=1961|titolo=Records of the Grand Historian of China|edizione=2 v.|editore=Columbia University Press|cid= Watson 1961}}
* {{cita libro|lingua=zh|autore=Fan Shengzhi|titolo={{cinese|氾胜之书|''Fan Shengzhi shu''|氾勝之書|Libro/Manuale di Fan Shengzhi}}|anno=I secolo a.C. [dinastia Han]|cid=}} [SCOMPARSO] cit. in {{cita libro|lingua=en|titolo=On "Fan Shêng-chih Shu": An Agriculturist Book of China Written in the First Century B. C.|anno=1959|editore=Science Press|cognome=Shih|nome=Shêng-han}}
* {{cita libro|lingua=zh|autore=|titolo={{cinese|神农本草经|''[[Shénnóng Běncǎo Jīng]]''|神農本草經|Materia medica di Shennong|''Shen-nung Pen-ts'ao Ching''}}|anno=300 a.C.-200 d.C. [dinastia Han]|cid=}} ed. {{cita libro|lingua=en|curatore=Shou-zhong Yang|titolo=The Divine Farmer's Materia Medica: A Translation of the Shen Nong Ben Cao Jing|editore=Blue Poppy Press|anno=2007|}}
* {{cita libro|lingua=zh|autore=Yáng Fú|titolo={{cinese||''Yiwu Zhi''|	异物志|Registro delle questioni estere|}}|anno=I-II secolo [dinastia Han posteriore]|cid=}} ed. {{Cita libro|lingua=zh|titolo=异物志辑佚校注|titolotradotto=Compilazione e commento del Yiwu Zhi|autore= Yongzhang Wu |anno=2010|editore=Guandong Publishing Group|ISBN=9787218066226}}
* {{cita libro|lingua=zh|autore=Jia Sixie|titolo={{cinese|齐民要术|''[[Qimin Yaoshu|Qímín Yàoshù]]''|齊民要術|Tecniche essenziali per il benessere del popolo}}|anno=533-544 [dinastia Wei settentrionale]|cid=Qimin Yaoshu}}
* {{cita libro|lingua=zh|autore=|titolo={{cinese|黑暗传|''Hēi Àn Zhuàn''|黑暗傳|[[Epica delle tenebre]]}}|anno=VII-IX secolo [dinastia Tang]|cid=}}
* {{cita libro|lingua=zh|autore=[[Song Yingxing]]|titolo={{cinese||''[[Tiangong Kaiwu]]''|天工開物|Lo sfruttamento delle opere della natura}}|anno=1637|cid=Tiangong Kaiwu}}

===Studi===
* {{cita pubblicazione|lingua=en |cognome=Campany |nome=Robert Ford |anno=2005 |titolo=The Meanings of Cuisines of Transcendence in Late Classical and Early Medieval China |rivista=T'oung Pao |volume=91 |numero=1 |pp=1–57 |doi=10.1163/1568532054905124|cid=Campany 2005}}
* {{cita libro|lingua=en |cognome=Chang|nome=Kwang-chih|wkautore=Kwang-chih Chang|anno=1986|titolo= The Archaeology of Ancient China|url=https://archive.org/details/archaeologyofanc0000chan_k1i7 |edizione=4. ed.|editore= Yale University Press| ISBN=978-0-300-03782-1|cid=Chang 1986}}
* {{cita libro|lingua=en |cognome=Chang|nome=Kwang-chih|anno=1977|capitolo=Ancient China|curatore=Kwang-chih Chang|titolo=Food and Chinese Culture: Anthological and Historical Perspectives|url=https://archive.org/details/foodinchinesecul0000unse |editore=Yale University Press|pp=[https://archive.org/details/foodinchinesecul0000unse/page/25 25]–52|ISBN=978-0300019384|cid=Chang 1977}}
* {{cita libro|lingua=en |cognome=Lee|nome= Mabel Ping-hua|url=https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.227 |titolo=The economic history of china: with special reference to agriculture|editore=Columbia University|anno=1921| cid=Lee 1921}}
* {{cita pubblicazione|lingua=fr|cognome=Levi |nome=Jean |anno=1983|url=https://www.persee.fr/doc/etchi_0755-5857_1983_num_1_1_993 |titolo=L'abstinence des céréales chez les taoïstes] |rivista=Études Chinoises |volume=I |pp=3–47|cid=Levi 1983 }}
* {{cita libro|lingua=en|autore= Junru Liu |titolo=Chinese Food|anno=2011|editore=Cambridge University Press|città=New York|cid=Liu 2011}}
* {{cita libro|lingua=en|autore= Jacqueline M. Newman|titolo=Food culture in China| url= https://archive.org/details/foodcultureinchi0000newm| anno=2004|editore=Greenwood Publishing Group|città=Westport, Connecticut|cid=Newman 2004}}
* {{cita pubblicazione|lingua=en |cognome= Schipper |nome=Kristofer |anno=1978 |titolo=The Taoist Body |rivista=History of Religions |volume=17 |numero=3/4  |pp=355–386 |doi=10.1086/462798 |cid=Schipper 1978}}
* {{cita libro|lingua=en|autore= Frederick J. Simoons|titolo=Food in China: A Cultural and Historical Inquiry|anno=2014|editore=CRC Press|cid=Simoons 2014}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Lihui Yang [et al.]|anno=2005|titolo=Handbook of Chinese Mythology|editore=Oxford University Press|ISBN=9780195332636|cid=Yang et al. 2005}}
* {{cita libro|lingua=en|cognome=Yu|nome= Youtai|anno= 1987|capitolo= Agricultural history over seven thousand years in China|curatore=Sylvan Wittwer [et al.]|titolo=Feeding a Billion: Frontiers of Chinese Agriculture|pp=19-33|cid=Yu 1987}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Zhou Jixu |titolo=The Rise of Agricultural Civilization in China: The Disparity between Archeological Discovery and the Documentary Record and Its Explanation|anno=2006|volume=175|rivista=Sino-Platonic Papers |editore=University of Pennsylvania|pp=|url=https://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://sino-platonic.org/complete/spp175_chinese_civilization_agriculture.pdf|cid=Zhou 2006}}
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{{Portale|Cina|storia|cucina|agricoltura}}

[[Categoria:Agricoltura in Cina]]