Chiesa di Santo Stefano (Venezia, Murano)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di Santo Stefano
Oratorio di Santo Stefano
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàMurano
Coordinate45°27′19.93″N 12°21′12.21″E / 45.455536°N 12.353391°E45.455536; 12.353391
Religionecattolica
TitolareStefano protomartire
Patriarcato Venezia
Stile architettonicoRinascimento
Inizio costruzioneXI secolo

L'oratorio di Santo Stefano è quello che resta di un antico luogo di culto cattolico dell'isola di Murano, nella laguna di Venezia, in città metropolitana e patriarcato di Venezia; fa parte del vicariato di San Marco.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'isola di Murano aveva anticamente solo la chiesa di Santa Maria,[1] essendo il territorio occupato da mulini e da saline, ma diventando un centro urbano di maggiore intensità durante il primo millennio, si sentì la necessità di edificare un nuovo edificio di culto. Un oratorio intitolato a Santo Stefano, risulta quindi presente sull'isola già dall'XI secolo. La collegiata doveva sottostare a quella più antica di Santa Maria. L'edificio fu poi ricostruito e ampliato nel 1374 e consacrato il 1º maggio al santo protomartire.

La ricostruzione portò a un'importante scoperta, furono infatti ritrovati sepolti molti martiri, e vi fu posta un'epigrafe a ricordo[2]:

«XCCCLXXIV Addi XIV aprile furono trovati nella presente chiesa de protomartire santo Stefano duecento e più corpi dei santi dal venerato prete Matteo Fradello Piovano della Chiesa e essa chiesa fu consacrata dal vescovo Princivalle di licenza del vescovo Niccolò de Luca canonico e vicario di Torcello vacante la sede episcopale»

Questi resti avevano però caratteristiche infantili, e furono classificati come i bambini che ebbero il crudele martirio da parte di re Erode. Vi furono richieste di ricevere queste reliquie da parte di personaggi importanti e di alcune chiese, ma con un decreto del Senato del 24 agosto 1423, fu fatto divieto di dividere questi resti perché rimanessero conservati nel medesimo luogo. Nel secolo successivo furono aggiunti il portale in stile gotico, e il soffitto interno a carena, come se fosse lo scafo di una barca rovesciato. In questa chiesa avevano sede molte confraternite tra le quali quella di San Nicolò applicata all'arte di verieri.

Osella muranese, 1676

Nel 1810 la chiesa fu chiusa in conseguenza delle soppressioni napoleoniche e parte della chiesa fu demolita nel 1835; rimase solo la facciata, che fu poi completamente abbattuta nel 1860, e la cappella del Santissimo Sacramento, diventata un piccolo oratorio[3] che venne aperto al culto pubblico il 26 dicembre 1848 dal parroco mons. Giovanni Nichetti.x

In questa chiesa il giorno di Santo Stefano venivano consegnate dalle autorità delle oselle (medaglie) d'oro o d'argento ai migliori maestri vetrai; tale cerimonia perdurò fino al 1796, cioè fino alla caduta della Repubblica veneta.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio è posto in prossimità del Canal Grande di Murano, e vicino al campo di Santo Stefano. La struttura è composta interamente a mattoni a vista e si sviluppa su tre corpi.

La facciata a capanna si presenta come atrio ed è completa dell'ingresso principale. L'aula, di piccole dimensioni, corrisponde a quella che era l'antica cappella dedicata al Santissimo Sacramento. Questa è completa di abside poligonale illuminata da un lucernario aggettante. Un ulteriore vano a pianta quadrata è completo di soffitto a cassonetti e termina con la zona absidale completa di lucernario atta a illuminare il vano.

Galleria di immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La chiesa di Santa Maria pare che fosse presente già dall'VII secolo sulla laguna di Murano.
  2. ^ Oratorio di Santo Stefano di Murano, su conoscerevenezia.it, Conoscere Venezia. URL consultato il 18 novembre 2020.
  3. ^ Oratorio di Santo Stefano, su beweb.chiesacattolica.it, Beweb. URL consultato il 18 novembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Flaminio Corner, Notizie storiche delle chiese e dei monasteri di Venezia e di Torcellane, Nella stamperia del seminario appresso Giovanni Maffrè, 1758.
  • Vincenzo Zanetti, Guida di Murano e delle celebri sue fornaci, Venezia, Stabiimento Tipografico Antonelli, 1866, pp. 67-68, ristampa anastatica, Arnaldo Forni Editore, 1996.
  • Cesare Zangirolami, Storia delle chiese, dei monasteri, delle scuola di Venezia rapinate e distrutte da Napoleone Bonaparte, Mestre, Arti Grafiche E. Zanelli, 1962, pp. 180-183.
  • Marcello Brusegan, Le chiese di Venezia, Roma, Newton Compton Editori, 2007, ISBN 978-88-541-0819-6, p. 329.
  • Silvia Ramelli, Murano medievale, Padova, Il poligrafo, 2000, ISBN 88-7115-095-3.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

https://www.conoscerevenezia.it/?p=91357