Cesoiatrice

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Esempio di cesoia a ghigliottina

La cesoiatrice (anche detta cesoia,[1] trancia[1] o tranciatrice[1]) è una macchina utensile che serve per tagliare a freddo lamiere, nastri e sbarre metalliche.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tipi e funzionamento[modifica | modifica wikitesto]

Le cesoiatrici sono mosse meccanicamente o idraulicamente. Le lame sono costituite da piastre o dischi in acciaio temprato e affilato,[2] con angolo di affilatura intorno a 75°.[2]

Nel caso di lame a disco si parla di "cesoiatrice circolare".[2] Le cesoiatrici circolari permettono di ottenere tagli di diverse lunghezze e forme: rettilinei, curvi o circolari.[2]

Le cesoie "a ghigliottina" si basano sullo stesso principio della cesoia da banco, e cioè una lama fissa ed una mobile, in questo caso scorrevole tra guide verticali. Sono dotate generalmente di un dispositivo premilamiera che provvede a mantenere ferma la lamiera durante il taglio. Gli spessori massimi tagliabili dalle macchine più grandi sono di 25–30 mm.

Il taglio con la cesoia è comunque una lavorazione a freddo, che non può perciò superare certi spessori di taglio a causa del notevole sforzo necessario. Per spessori elevati si passa infatti alla lavorazione a fiamma, utilizzando i cannelli da ossitaglio.

Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Sicurezza[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ceṡóia, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 6 marzo 2024.
  2. ^ a b c d Giovanni Emilio Castiglia, Cesoia, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 7 marzo 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]