Cartella (editoria)

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La cartella è un'unità di misura usata in campo editoriale per indicare la pagina di testo dattiloscritta di dimensioni standard[1].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Internamente le cartelle si misurano in righe di testo e battute. Ogni riga di testo può contenere generalmente dalle 60 alle 70 battute; per battuta si intende ogni tipo di carattere digitato (compresi i caratteri speciali e lo spazio tra una parola e l'altra)[1]. La battuta non è, come a volte erroneamente ritenuto, il testo relativo ad una parola ma è un singolo carattere digitato (ivi compreso il carattere "spazio")[2].

Nelle applicazioni software di video scrittura le battute sono spesso identificate come "caratteri (spazi inclusi)".

Tipologia[modifica | modifica wikitesto]

I tipi di cartelle più utilizzati sono[3]:

  • cartella editoriale: pagina composta di 1800 battute (30 righe per 60 battute)[1];
  • cartella commerciale: pagina composta di 1500 battute (25 righe per 60 battute).

Per ricondursi ad altre unità di misura della lunghezza di un testo scritto, è necessario adoperare dei fattori di conversione. Ad esempio, se si stima che nella scrittura della lingua italiana la lunghezza media delle parole è di 6 caratteri, aggiungendo spazi e punteggiatura risulta che una cartella commerciale equivale all'incirca a 250 parole italiane (la lunghezza media delle parole varia molto da una lingua all'altra).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Glossario di Giornalismo ed Editoria, su piccoligiornalisti.it. URL consultato il 9 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2014).
  2. ^ Ad esempio, il testo "Ciao, come stai?" contiene 16 battute.
  3. ^ Giuliano Vigini, Glossario di biblioteconomia e scienza dell'informazione, Milano 1985.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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