Bozza:Wencheng Kongjo

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Wencheng Kongjo (文成公主) nacque nel 623 mentre secondo altre fonti nel 631 e morì nel 680, molto probabilmente di vaiolo. Ella era figlia di Li Daozong, da cui deriva il nome di battesimo della principessa, che era un ufficiale cugino dell'imperatore Taizong.

Negli anni della sua adolescenza vi era una guerra tra Tibetani e Cinesi; questa guerra finirà solamente con un matrimonio tra la principessa e il re Songtsen Gampo, che è stato ideato dal ministro tibetano Gar Tongsten.

Wencheng Kongjo è importante in quanto, secondo la tradizione, è stata una dei fondatori del buddismo in Tibet ed ha portato la statua di Jowo Śākyamuni nel tempio di Ramoche, la cui costruzione è stata ordinata dalla principessa stessa proprio per la conservazione della statua che oggi possiamo trovare nel Lhasa Jokhang.

Sul conto di questa principessa girano molte leggende; una di queste dice che durante il suo viaggio in Tibet ,dopo una divinazione, scoprì che il paesaggio tibetano, nel suo complesso di palazzi e foreste, formava un demone che avrebbe impedito alla principessa di diffondere il messaggio di Buddha nel posto. Si dice che incisioni e iscrizioni a Denma Drak (ldan ma brag), nel Kham, onorino la sua sosta lì. Un'altra leggenda narra che anche l'antica statua del Buddha a Lhagang (lha sgang), Kham, sia stata portata con sé da Chang'an ma, una volta raggiunta quella bellissima valle, chiese di rimanere indietro.

la principessa Wencheng Kongjo

Wencheng nel 2000 è stata trasformata in un agente chiave dell’acculturazione cinese del Tibet dalla repubblica popolare cinese, ed è presente in numerosi video e materiali stampati che promuovono una visione approvata dal governo dell’unità sino-tibetana.