Berliner Morgenpost

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Berliner Morgenpost
Logo
Logo
StatoBandiera della Germania Germania
Linguatedesco
Periodicitàquotidiano
Generestampa regionale
Formatobroadsheet
Fondazione1898
SedeBerlino
EditoreFunke Mediengruppe
Diffusione cartacea115.943 (2013[1])
DirettoreChristine Richter e Carsten Erdmann
ISSN0949-5126 (WC · ACNP)
Sito webwww.morgenpost.de/
 
Pubblicità del quotidiano (1901)

Il Berliner Morgenpost è un quotidiano di Berlino a diffusione regionale fondato nel 1898[2][3].

È di proprietà del gruppo Funke di Essen[4] ed ha una tiratura media di 116.000 copie[1] (di cui circa 3.000 in formato digitale[1]) al giorno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il quotidiano fu fondato dall'editore Leopold Ullstein (1826-1899)[2][3] ed uscì per la prima volta il 20 settembre 1898[2][3] con il sottotitolo "Neues Berliner Lokalblatt"[3], ovvero "nuovo quotidiano locale berlinese".

All'epoca, una copia del quotidiano costava appena 10 Pfennig.[3] Il basso costo favoriva anche la tiratura, che fino all'autunno del 1899 toccava le 160.000 copie al giorno.[3]

Dopo la morte di Leopold Ullstein, avvenuta nel dicembre del 1899[2], la proprietà del quotidiano passò ai cinque figli di quest'ultimo, Hans, Louis, Franz, Rudolf, Hermann.[2]

Il 10 giugno 1934, la famiglia Ullstein fu costretta a vendere la testata ai nazisti.[2] Il quotidiano acquisì quindi un taglio propagandistico.[2]

A cavallo della seconda guerra mondiale, la tiratura toccava le 600.000 - 700.000 copie al giorno.[2][3] Il quotidiano era diffuso non solo nella capitale tedesca, ma anche nelle località della costa del Mar Baltico.[2]

Il 1º gennaio 2014 la testata è stata rilevata dal gruppo Funke di Essen.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Berliner Morgenpost GmbH (Berlin) su Daten.ivw.eu
  2. ^ a b c d e f g h i Stoltenberg, Jochim, Seit 115 Jahren eine Berliner Morgenpost für alle Berliner, in: Berliner Morgenpost, 12-12-13
  3. ^ a b c d e f g Fischer, Gerhard, 100 Jahre Berliner Morgenpost
  4. ^ a b Axel Springer stößt Regionalzeitungen, Programm- und Frauenzeitschriften ab, in: Heise.de, 25-07-2013

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN181856264 · LCCN (ENn83194541 · GND (DE4439183-3 · J9U (ENHE987007396441405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2018046457