Barzelletta del bar

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Vignetta di un prete, un rabbino, un pastore e una papera che entrano in un bar, di Ann-Sophie Qvarnström (2022)

La barzelletta del bar è una tipologia molto comune nell'ambito delle barzellette, che solitamente si fa iniziare con la frase "Un <nome> entra in un bar e <evento comico>". La percezione iniziale della battuta, ovvero che un uomo stia entrando in un bar per bere qualcosa, dopo pochi secondi viene ribaltata completamente con la battuta finale, pronunciata rapidamente. Una barzelletta del genere ha avuto un'incredibile quantità di varianti nel corso degli anni ed è divenuta una delle più usate, sia in contesti sociali che artistici (come cabaret o spettacoli comici).

La più antica testimonianza di una barzelletta del bar è incisa in una tavoletta sumera, risalente molto probabilmente al periodo della Prima dinastia babilonese (1894-1800 a.C. circa): "Un cane, entrato in una locanda, non vedeva nulla, [e così disse]: 'Devo aprire questa [porta]?."[1] Una possibile spiegazione della barzelletta è che la battuta finale presume che una locanda sarebbe anche un bordello e l'umorismo suggerisce che il cane spera di vedere cosa succede al suo interno.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Edmund I. Gordon, Sumerian Animal Proverbs and Fables: 'Collection Five' (conclusion), in The Journal of Cunieform Studies, n. 12, 2ª ed., 1958, p. 56.
  2. ^ (EN) Mark Forsyth, A short history of drunkenness, Londra, Penguin Books, 2017, p. 27, ISBN 978-0-241-98010-1.
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