Arsinoe (figlia di Nicocreonte)
Arsinoe | |
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Nome orig. | Ἀρσινόη |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Arsinoe (in greco antico: Ἀρσινόη?, Arsinóē) è un personaggio della mitologia greca, figlia di Nicocreonte di Salamina a Cipro e discendente di Teucro e di Telamone[1].
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Arsinoe fu amata da Archefonte, ma sempre respinse i suoi corteggiamenti ed uomo a cui anche lo stesso padre si rifiutò di dare in sposa in quanto discendente fenicio[1].
Archefonte continuò i suoi corteggiamenti cercando di conquistarla ma invano, poi cercò di corrompere una serva per ottenere un incontro con l'amata, ma quando questa riferì l'accaduto gli fu tagliata la lingua, naso e dita prima di essere cacciata di casa[1]. E così, persa ogni speranza, Archefonte si lasciò morire di fame.
I concittadini si rammaricarono della sua morte e lo seppellirono con onore e quando Arsinoe guardò fuori dalla finestra per vedere il funerale Afrodite la trasformò in una pietra[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Antonino Liberale, Metamorfosi, 39.