Sconfinamento della guerra civile siriana in Turchia: differenze tra le versioni

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Il prolungarsi dello status quo siriano, non particolarmente gradito agli Stati Uniti, ha chiamato in causa la vicina Turchia che è stata oggetto di una intensa attività diplomatica già a partire dal 27 agosto quando il direttore della CIA David Petraeus è giunto ad Ankara allo scopo di discutere di problemi legati alla lotta al terrorismo e problemi legati alla situazione turco-siriana,[1] il cui confine era, da alcune settimane stato interessato da fenomeni di ammassamento di truppe turche[2].

Cacciabombardiere McDonnell Douglas F-4 Phantom dell'aviazione turca

Il 21 giugno 2012, il presidente turco Abdullah Gul, ha avvertito che l’abbattimento del caccia-bombardiere Phantom F-4 turco in acque internazionali non potrà essere ignorato e per questo prese le misure opportune. Tale episodio, secondo una notizia data dall'emittente araba Al Arabiya sarebbe stato provocato sulla base di un ordine proveniente da Mosca e in coordinamento con le forze navali russe. I piloti turchi, il capitano Gorkhan Ertan e il luogotenente Hasan Husyin Aksoy, sarebbero stati recuperati vivi, trasportati a terra ed uccisi subito dopo.[3] Il 3 ottobre 2012 il governo di Ankara riferisce colpi di mortaio provenienti da parte siriana i quali provocano fra la popolazione civile 5 morti e 13 feriti, facendo seguire azioni su obiettivi militari siriani che hanno causato 5 vittime e 15 feriti tra le forze militari siriane fedeli a Bashar al-Assad. Su iniziativa turca è stato inoltre convocato un consiglio atlantico in merito all'aggressione di cui la Turchia si dice vittima e verso la quale gli Stati Uniti manifestavano appoggio incondizionato in caso di escalation di tipo militare,[4] la Russia al contrario esprimeva il proprio appoggio al governo di Damasco.

Il 10 ottobre due F-16 turchi costringevano un Airbus A320 siriano, partito da Mosca e diretto a Damasco, ad atterrare nell'aeroporto Esenboga di Ankara, sulla base del sospetto che quest'ultimo trasportasse armi destinate all'esercito regolare siriano. Secondo indiscrezioni provenienti da fonti interne all'azienda Rosoboronexport, unica azienda russa nel mercato delle armi export russe, sull'aereo ci sarebbero state tecnologie antimissile destinate ai lealisti siriani. Nell'ambito di questa vicenda i servizi segreti Fsb hanno aperto un'inchiesta su come possa essere avvenuta tale fuga di notizie.[5]

Note