Giuseppe Biasi: differenze tra le versioni

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Figura portante dell'illustrazione e della pittura sarda, è stato uno dei più grandi autori europei e mondiali del secolo scorso. Nasce a [[Sassari]] il 23 Ottobre [[1885]]. Già giovanissimo, intorno ai 16 anni inizia a pubblicare sui fogli umoristici sassaresi, fino al 1904, quando parte per [[Roma]]. In Italia inzia già nel '05 a collaborare col quotidiano redatto in francese L'Italie e con L'Avanti della Domenica, settimanale socialista. Nella Primavera dello stesso anno è nuovamente in Sardegna, nella sua città natale, per proseguire i suoi studi in legge. Nel ottobre dello stesso anno, al teatro [[Politeama Verdi]] di [[Sassari]], ha luogo una sua personale di caricature.
Figura portante dell'illustrazione e della pittura sarda, è stato uno dei più grandi autori europei e mondiali del secolo scorso. Nasce a [[Sassari]] il 23 Ottobre [[1885]]. Già giovanissimo, intorno ai 16 anni inizia a pubblicare sui fogli umoristici sassaresi, fino al 1904, quando parte per [[Roma]]. In Italia inzia già nel '05 a collaborare col quotidiano redatto in francese L'Italie e con L'Avanti della Domenica, settimanale socialista. Nella Primavera dello stesso anno è nuovamente in Sardegna, nella sua città natale, per proseguire i suoi studi in legge. Nel ottobre dello stesso anno, al teatro [[Politeama Verdi]] di [[Sassari]], ha luogo una sua personale di caricature.
Nel 1906 vince un concorso per la copertina del Giornalino della Domenica, uno dei più importanti magazine illustrati europei, è così ha inizio la collaborazione con la rivista che si protrarrà per quattro anni. Questi anni sono fondamentali per capire Giuseppe Biasi, il pittore, a seguito della scolarizzazione italiana avuta nella città natale, parte alla ricerca della propria identità iniziando un vero e proprio viaggio nei paesi della Sardegna, sempre avventurandosi di più verso le regioni interne. Qui Biasi trova nell'estetica degli usi e degli abiti tradizionali, della musica e del canto, ciò che in se stesso ricercava, quell'originalità virginale e autentica, non ammantata ne di folklorismi o nostalgie, ma neanche del fin troppo facile fascino "selvaggio". Possiamo infatti raffrontarlo ad alcune opere dell'ultimo periodo (specie pittoriche) dove vi è traccia di una certa componente nostalgica. Nell'08 consegue la laurea in Giurisprudenza mentre nel '09 inizia una proficua collaborazione con la scrittrice Nuorese [Grazia (Grassia) Deledda] premio Nobel per la letteratura nel 1926. Pubblica (oltre che sul Giornalino della Domenica) ne L'Illustrazione Italiana e La Lettura. Importante ricordare che nello stesso anno il suo favoloso acquerello Processione nella Barbagia di Fonni viene selezionato per partecipare alla Biennale di Venezia. Muore ad Andorno Micca il 20 Maggio 1945. CONTINUA
Nel 1906 vince un concorso per la copertina del Giornalino della Domenica, uno dei più importanti magazine illustrati europei, è così ha inizio la collaborazione con la rivista che si protrarrà per quattro anni. Questi anni sono fondamentali per capire Giuseppe Biasi, il pittore, a seguito della scolarizzazione italiana avuta nella città natale, parte alla ricerca della propria identità iniziando un vero e proprio viaggio nei paesi della Sardegna, sempre avventurandosi di più verso le regioni interne. Qui Biasi trova nell'estetica degli usi e degli abiti tradizionali, della musica e del canto, ciò che in se stesso ricercava, quell'originalità virginale e autentica, non ammantata ne di folklorismi o nostalgie, ma neanche del fin troppo facile fascino "selvaggio". Possiamo infatti raffrontarlo ad alcune opere dell'ultimo periodo (specie pittoriche) dove vi è traccia di una certa componente nostalgica. Nell'08 consegue la laurea in Giurisprudenza mentre nel '09 inizia una proficua collaborazione con la scrittrice Nuorese [Grazia (Grassia) Deledda] premio Nobel per la letteratura nel 1926. Pubblica (oltre che sul Giornalino della Domenica) ne L'Illustrazione Italiana e La Lettura. Importante ricordare che nello stesso anno il suo favoloso acquerello Processione nella Barbagia di Fonni viene selezionato per partecipare alla Biennale di Venezia. Muore ad Andorno Micca il 20 Maggio 1945. CONTINUA
== Collegamenti esterni ==
* [http://utenti.lycos.it/assbiasisassari/ Sito ricco di informazioni su Biasi]

Versione delle 11:46, 1 ott 2008

Giuseppe Biasi (1885-1945) Illustratore e Pittore Sardo

Figura portante dell'illustrazione e della pittura sarda, è stato uno dei più grandi autori europei e mondiali del secolo scorso. Nasce a Sassari il 23 Ottobre 1885. Già giovanissimo, intorno ai 16 anni inizia a pubblicare sui fogli umoristici sassaresi, fino al 1904, quando parte per Roma. In Italia inzia già nel '05 a collaborare col quotidiano redatto in francese L'Italie e con L'Avanti della Domenica, settimanale socialista. Nella Primavera dello stesso anno è nuovamente in Sardegna, nella sua città natale, per proseguire i suoi studi in legge. Nel ottobre dello stesso anno, al teatro Politeama Verdi di Sassari, ha luogo una sua personale di caricature. Nel 1906 vince un concorso per la copertina del Giornalino della Domenica, uno dei più importanti magazine illustrati europei, è così ha inizio la collaborazione con la rivista che si protrarrà per quattro anni. Questi anni sono fondamentali per capire Giuseppe Biasi, il pittore, a seguito della scolarizzazione italiana avuta nella città natale, parte alla ricerca della propria identità iniziando un vero e proprio viaggio nei paesi della Sardegna, sempre avventurandosi di più verso le regioni interne. Qui Biasi trova nell'estetica degli usi e degli abiti tradizionali, della musica e del canto, ciò che in se stesso ricercava, quell'originalità virginale e autentica, non ammantata ne di folklorismi o nostalgie, ma neanche del fin troppo facile fascino "selvaggio". Possiamo infatti raffrontarlo ad alcune opere dell'ultimo periodo (specie pittoriche) dove vi è traccia di una certa componente nostalgica. Nell'08 consegue la laurea in Giurisprudenza mentre nel '09 inizia una proficua collaborazione con la scrittrice Nuorese [Grazia (Grassia) Deledda] premio Nobel per la letteratura nel 1926. Pubblica (oltre che sul Giornalino della Domenica) ne L'Illustrazione Italiana e La Lettura. Importante ricordare che nello stesso anno il suo favoloso acquerello Processione nella Barbagia di Fonni viene selezionato per partecipare alla Biennale di Venezia. Muore ad Andorno Micca il 20 Maggio 1945. CONTINUA

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