Accademia dei filomati: differenze tra le versioni

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Il termine filomati indica genericamente "amanti della cultura". Anticamente possono essere identificate come filomatiche le accademie platoniche e neoplatoniche. Da Platone a Ipazia Alessandrina la ricerca filosofica si è sviluppata sotto la potestà "scientifica" del tempo. Successivamente posizioni di natura scettica discostarono di molto dallo scopo filosofico. La chiusura di tutte le accademie platoniche dagli imperatori cristiani, che sotto la guida del cattolicesimo identificavano ellenismo con paganesimo diede fine alla filosofia antica, che si ripresenterà solo successivamente grazie alle traduzioni delle opere di Aristotele e di Platone per mano dei maggiori esponenti del monachesimo. Non si è ancora riusciti a trovare tutte le informazioni, per la più parte perdute, riguardo all’accademia. E’ certo che le prime riunione specificatamente dette “filomatiche”, risalgono a periodo antecedente. Ne parla Jack London nel romanzo ''Il tallone di ferro''.I filomati d’apprima si riunivano in locali privati, case nobili ed ecclesiali, a seconda della disponibilità del mecenate. A quel punto i filomati, generalmente insegnanti, letterati, medici, scienziati,filosofi ed in genere uomini di cultura, parlavano di argomenti di svariato interesse culturale: dalla filosofia alle scienze fisiche, naturali,l’arte,la poetica, la metafisica. Nei manoscritti “Costituzioni e verbali della Reale Accademia dei Filomati” compaiono i verbali delle riunioni iniziate il 9 gennaio 1826, anno in cui fu approvato il regolamento,in realtà l’Accademia dovrebbe essere nata precedentemente. Agli Accademici venivano dati nomi di origine greca e nelle adunanze pubbliche venivano letti i loro componimenti. I verbali delle adunanze arrivano alla fine dell’aprile 1857, con vuoti per il periodo 1824-1826. Improvvisamente, assieme alla chiusura delle attività dell’accademia, i gruppi filomatici cominciarono a dissolversi. Oggi l'ideale della filomachia risiede probabilmente soltanto in alcune associazioni di carattere scientifico-filosofico che si raccolgono sotto la potestà di uno statuto comune di carattere tecnocratico. Esse lavorano nel rispetto degli Antichi Doveri, che constano nel salvaguardare e promuovere la scienza difendendola da posizioni scettiche che in passato decretarono il dissolvimento della filomachia, oggi ribattezzata appunto ''filomachia tecnocratica''.
Il termine filomati indica genericamente "amanti della cultura". Anticamente possono essere identificate come filomatiche le accademie platoniche e neoplatoniche. Da Platone a Ipazia Alessandrina la ricerca filosofica si è sviluppata sotto la potestà "scientifica" del tempo. Successivamente posizioni di natura scettica discostarono di molto dallo scopo filosofico. La chiusura di tutte le accademie platoniche dagli imperatori cristiani, che sotto la guida del cattolicesimo identificavano ellenismo con paganesimo diede fine alla filosofia antica, che si ripresenterà solo successivamente grazie alle traduzioni delle opere di Aristotele e di Platone per mano dei maggiori esponenti del monachesimo. Non si è ancora riusciti a trovare tutte le informazioni, per la più parte perdute, riguardo all’accademia. E’ certo che le prime riunione specificatamente dette “filomatiche”, risalgono a periodo antecedente. Ne parla Jack London nel romanzo ''Il tallone di ferro''.I filomati d’apprima si riunivano in locali privati, case nobili ed ecclesiali, a seconda della disponibilità del mecenate. A quel punto i filomati, generalmente insegnanti, letterati, medici, scienziati,filosofi ed in genere uomini di cultura, parlavano di argomenti di svariato interesse culturale: dalla filosofia alle scienze fisiche, naturali,l’arte,la poetica, la metafisica. Nei manoscritti “Costituzioni e verbali della Reale Accademia dei Filomati” compaiono i verbali delle riunioni iniziate il 9 gennaio 1826, anno in cui fu approvato il regolamento,in realtà l’Accademia dovrebbe essere nata precedentemente. Agli Accademici venivano dati nomi di origine greca e nelle adunanze pubbliche venivano letti i loro componimenti. I verbali delle adunanze arrivano alla fine dell’aprile 1857, con vuoti per il periodo 1824-1826. Improvvisamente, assieme alla chiusura delle attività dell’accademia, i gruppi filomatici cominciarono a dissolversi. Oggi l'ideale della filomachia risiede probabilmente soltanto in alcune associazioni di carattere scientifico-filosofico che si raccolgono sotto la potestà di uno statuto comune di carattere tecnocratico. Esse lavorano nel rispetto degli Antichi Doveri, che constano nel salvaguardare e promuovere la scienza difendendola da posizioni scettiche che in passato decretarono il dissolvimento della filomachia, oggi ribattezzata appunto ''filomachia tecnocratica''.

==Collegamenti esterni==
* [http://notes9.senato.it/accademie.nsf/Enti/D53F1EA19F6BBD2CC12569E7003DCA6C?OpenDocument Informazioni su senato.it]

Versione delle 21:33, 25 ott 2007

Il termine filomati indica genericamente "amanti della cultura". Anticamente possono essere identificate come filomatiche le accademie platoniche e neoplatoniche. Da Platone a Ipazia Alessandrina la ricerca filosofica si è sviluppata sotto la potestà "scientifica" del tempo. Successivamente posizioni di natura scettica discostarono di molto dallo scopo filosofico. La chiusura di tutte le accademie platoniche dagli imperatori cristiani, che sotto la guida del cattolicesimo identificavano ellenismo con paganesimo diede fine alla filosofia antica, che si ripresenterà solo successivamente grazie alle traduzioni delle opere di Aristotele e di Platone per mano dei maggiori esponenti del monachesimo. Non si è ancora riusciti a trovare tutte le informazioni, per la più parte perdute, riguardo all’accademia. E’ certo che le prime riunione specificatamente dette “filomatiche”, risalgono a periodo antecedente. Ne parla Jack London nel romanzo Il tallone di ferro.I filomati d’apprima si riunivano in locali privati, case nobili ed ecclesiali, a seconda della disponibilità del mecenate. A quel punto i filomati, generalmente insegnanti, letterati, medici, scienziati,filosofi ed in genere uomini di cultura, parlavano di argomenti di svariato interesse culturale: dalla filosofia alle scienze fisiche, naturali,l’arte,la poetica, la metafisica. Nei manoscritti “Costituzioni e verbali della Reale Accademia dei Filomati” compaiono i verbali delle riunioni iniziate il 9 gennaio 1826, anno in cui fu approvato il regolamento,in realtà l’Accademia dovrebbe essere nata precedentemente. Agli Accademici venivano dati nomi di origine greca e nelle adunanze pubbliche venivano letti i loro componimenti. I verbali delle adunanze arrivano alla fine dell’aprile 1857, con vuoti per il periodo 1824-1826. Improvvisamente, assieme alla chiusura delle attività dell’accademia, i gruppi filomatici cominciarono a dissolversi. Oggi l'ideale della filomachia risiede probabilmente soltanto in alcune associazioni di carattere scientifico-filosofico che si raccolgono sotto la potestà di uno statuto comune di carattere tecnocratico. Esse lavorano nel rispetto degli Antichi Doveri, che constano nel salvaguardare e promuovere la scienza difendendola da posizioni scettiche che in passato decretarono il dissolvimento della filomachia, oggi ribattezzata appunto filomachia tecnocratica.

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