Calcografia: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
unire
Trikke (discussione | contributi)
unione
Riga 1: Riga 1:
{{W|editoria|gennaio 2007|[[Utente:Gatto Nero|Gatto Nero - <small>Una storia triste</small>]] - <sup>([[Discussioni utente:Gatto Nero|Scrivi al tafano]])</sup> 17:19, 16 gen 2007 (CET)}}
{{u|Stampa calcografica}}
{{W|tecnologia|giugno 2007|firma=[[Utente:Cochrane|<span style="font-weight:bold; color:red;">cochrane</span>]]<sup>{[[Discussioni utente:Cochrane|comunicatore]]}</sup>&nbsp; 19:37, 17 giu 2007 (CEST)}}


La '''calcografia''' o '''stampa calcografica''' è un sistema di [[stampa]] ad incavo.
Le prime notizie che si hanno sulla tecnica di stampa chiamata '''Calcografia''' risalgono al 1450 quando a Firenze, l'orafo Maso Finiguerra fu il primo ad utilizzare un procedimento inverso rispetto alla tecnica xilografica.


Le prime notizie che si hanno sulla tecnica di stampa risalgono al 1450 quando a Firenze, l'orafo [[Maso Finiguerra]] fu il primo ad utilizzare un procedimento inverso rispetto alla tecnica [[Xilografia|xilografica]].
Dopo aver inciso dei segni iconici su di una lastra di metallo, questa viene cosparsa di inchiostro per stampa, facendo uso di una spatola denominata racla; successivamente con lo stesso strumento ma con maggiore pressione viene ripulita la superfice lasciando nei solchi l'inchiostro.


== Tecniche di stampa calcografica ==
Detta lastra, sottoposta alla pressione di un torchio da stampa riproduce all'inverso su un foglio di carta, gli stessi segni prima incisi sulla lastra di metallo. Il foglio ospitante la stampata viene ovviamente preventivamente anch'esso sottoposto al torchio a contatto con la lastra matrice.
===Metodo diretto===
Consiste nell'incidere la propria opera su una lastra di rame o zinco con uno strumento chiamato "puntasecca" (un'ago di acciaio molto appuntito con manico di legno usato come una matita).


[[Immagine:Puntasecca.jpg|thumb|right]]
[[Categoria:Tecnologia]]

una volta incisa la lastra viene inchiostrata e poi ripulita affinché l'inchiostro rimanga solo nelle parti precedentemente incise dopodiché la lastra viene collocata sul [[torchio calcografico]] che permette la stampa.

===Metodo indiretto===
La lastra di rame o zinco viene ricoperta da un sottile stato di cera d'api o bitume successivamente con un qualsiasi stumento a punta si realizza la propria opera affinche restino scoperte le parti che poi verranno stampate dpodichè si isola il retro della lastra (affinché non venga corroso)con comune nastro adesivo e la si immerge in [[acquaforte]] (come veniva anticamente chiamata la miscela di acqua e acido nitrico: tre parti d'acqua e una di acido).
L'acquaforte tramite un'azione chiamata "morsura" corrode le parti della lastra rimaste senza protezione (cera d'api o bitume e nastro adesivo). La lastra deve rimanere per un tempo limitato nell'acquaforte (le lastre di zinco frà i 15 e 20 minuti quelle di rame saranno immerse per un tempo maggiore).

A meno che non sia fatto di proposito, cioè per dare un effetto particolarmente artistico all'opera, se la lastra rimane troppo tempo nell'acquaforte la morsura potrebbe arrivare a bucare la lastra, viceversa, se il tempo di morsura è eccessivamente breve il segno potrebbe non essere sufficientemente profondo e quindi la stampa non sarà possibile.
Tolta la lastra dall'acquaforte bisogna asciugarla ed eliminare il nastro adesivo e la cera, dopodiché come sopra la lastra viene inchiostrata ripulita e messa al torchio.

Questo lavoro viene eseguito manualmente e deve essere ripetuto per ogni esemplare

Si ottiene un’ottima resa con un sistema misto calcografia-[[stampa offset|offset]].

== Rotocalcografia ==
Conosciuta più comunemente come ''rotocalco''.
Procedimento di stampa dove l' inchiostro è trasferito da un cilindro inciso ad un supporto; è un’evoluzione tecnica della calcografia, in quanto utilizza una macchina rotativa con cilindri incisi (ottenuti fotomeccanicamente con la tecnica del retino).
Utilizzata per diverse tipologie di imballo flessibile.

== Fotocalcografia ==
Procedimento simile a quello rotocalcografico ma eseguito con piccole macchine a fogli singoli (invece che a bobine).

==Voci correlate==
* [[Galvanoplastica]]

== Collegamenti esterni ==
*http://utenti.lycos.it/cabantiqua/calcografia.htm
*http://www.giovannitalleri.it/la_calcografia.htm
*http://gasperini.it/pagineitaliano/calcografiadabobinaabobina.htm

[[Categoria:Tecniche incisorie]]

Versione delle 14:43, 11 set 2007

La calcografia o stampa calcografica è un sistema di stampa ad incavo.

Le prime notizie che si hanno sulla tecnica di stampa risalgono al 1450 quando a Firenze, l'orafo Maso Finiguerra fu il primo ad utilizzare un procedimento inverso rispetto alla tecnica xilografica.

Tecniche di stampa calcografica

Metodo diretto

Consiste nell'incidere la propria opera su una lastra di rame o zinco con uno strumento chiamato "puntasecca" (un'ago di acciaio molto appuntito con manico di legno usato come una matita).

una volta incisa la lastra viene inchiostrata e poi ripulita affinché l'inchiostro rimanga solo nelle parti precedentemente incise dopodiché la lastra viene collocata sul torchio calcografico che permette la stampa.

Metodo indiretto

La lastra di rame o zinco viene ricoperta da un sottile stato di cera d'api o bitume successivamente con un qualsiasi stumento a punta si realizza la propria opera affinche restino scoperte le parti che poi verranno stampate dpodichè si isola il retro della lastra (affinché non venga corroso)con comune nastro adesivo e la si immerge in acquaforte (come veniva anticamente chiamata la miscela di acqua e acido nitrico: tre parti d'acqua e una di acido). L'acquaforte tramite un'azione chiamata "morsura" corrode le parti della lastra rimaste senza protezione (cera d'api o bitume e nastro adesivo). La lastra deve rimanere per un tempo limitato nell'acquaforte (le lastre di zinco frà i 15 e 20 minuti quelle di rame saranno immerse per un tempo maggiore).

A meno che non sia fatto di proposito, cioè per dare un effetto particolarmente artistico all'opera, se la lastra rimane troppo tempo nell'acquaforte la morsura potrebbe arrivare a bucare la lastra, viceversa, se il tempo di morsura è eccessivamente breve il segno potrebbe non essere sufficientemente profondo e quindi la stampa non sarà possibile. Tolta la lastra dall'acquaforte bisogna asciugarla ed eliminare il nastro adesivo e la cera, dopodiché come sopra la lastra viene inchiostrata ripulita e messa al torchio.

Questo lavoro viene eseguito manualmente e deve essere ripetuto per ogni esemplare

Si ottiene un’ottima resa con un sistema misto calcografia-offset.

Rotocalcografia

Conosciuta più comunemente come rotocalco. Procedimento di stampa dove l' inchiostro è trasferito da un cilindro inciso ad un supporto; è un’evoluzione tecnica della calcografia, in quanto utilizza una macchina rotativa con cilindri incisi (ottenuti fotomeccanicamente con la tecnica del retino). Utilizzata per diverse tipologie di imballo flessibile.

Fotocalcografia

Procedimento simile a quello rotocalcografico ma eseguito con piccole macchine a fogli singoli (invece che a bobine).

Voci correlate

Collegamenti esterni