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File:Riproduzione di termometro "a ranocchietta" ad acquarzente - Museo scienza tecnologia Milano 02014.jpg

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riproduzione di termometro "a ranocchietta" ad acquarzente   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Titolo
riproduzione di termometro "a ranocchietta" ad acquarzente
Descrizione
Italiano: Termometro molto particolare costituito da una piccola ampolla di vetro dalla forma di animale acquatico. Al suo interno è presente un liquido (acquarzente) in cui sono immersi alcuni piccoli frammenti di materiale colorato. Alle zampe dell'animale sono legati quattro nastrini in stoffa.
Funzione

Riproduzione a scopo divulgativo, fatta realizzare dal C.N.R. per l'Esposizione Universale di Chicago del 1933, di un termometro ad acquarzente della metà del XVII secolo L'originale veniva impiegato come termometro clinico per la misura della temperatura corporea: legato al polso del paziente, si osservva il movimento dei frammenti colorati ed era possibile avere un'indicazione di massima del valore della temperatura. Infatti l'aumeno della temperatura provoca l'aumento del volume dell'acquarzente e così i frammenti si spostavano partendo dalle meno dense alle più dense.

Notizie storico-critiche
In occasione dell'"Esposizione Universale di Chicago" del 1933, il Governo degli Stati Uniti aveva invitato i Governi del Mondo a collaborare. Il tema dell'Esposizione, dal titolo "A Century of Progress" (Un secolo di Progresso), riguardava lo sviluppo scientifico ed industriale dei cento anni precedenti e le sue ricadute sulle condizioni di vita delle persone e sullo sviluppo delle città moderne. Lo stesso Hoover, Presidente degli Stati Uniti, in un discorso del 6 Novembre 1929 aveva invitato i Governi del Mondo a partecipare Il Governo Italiano pareva deciso a non partecipare, soprattutto per motivi economici. Ma l'esplicita richiesta, nel Gennaio 1931, da parte del "Museum of Science and Industry" di Chicago di una collaborazione italiana alla raccolta di riproduzioni di modelli degli strumenti scientifici inventati da italiani o utilizzati da scienziati italiani per le loro invenzioni e scoperte, portò a un mutamento di rotta Il 5 Ottobre 1932, il Podestà di Milano, Duca Marcello Visconti di Modrone, informava Guido Ucelli, in quanto ideatore del Museo Industriale di Milano, della decisione del Governo Italiano di affidare al C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche) la partecipazione italiana all'Esposizione di Chicago. Con il finanziamento stanziato, il C.N.R. doveva far eseguire copie di cimeli e modelli di apparecchi che documentassero il contributo dell'Italia al progresso della Scienza e della Tecnica Gli oggetti dovevano essere realizzati in 4 copie: una per l'Esposizione di Chicago che poi sarebbe rimasta al Museum of Science and Industry, una per il Museo di Londra, una per il Museo di Monaco ed una per il "Museo Nazionale della Scienza e dell'Industria" (denominazione più volte modificata) che doveva nascere in Italia. Infatti, sotto la spinta di Guglielmo Marconi, allora Presidente del C.N.R., si era avviato il progetto per la realizzazione di tale Museo a Milano, sotto la guida dell'Ing. Guido Ucelli Nel 1947 Marconi fa consegnare ad Ucelli il materiale documentario sull'Esposizione di Chicago. Nello stesso anno la Fondazione che si occupava della creazione del Museo di Milano, viene denominata "Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica" e viene riconosciuta Ente Morale Il 15 Febbraio 1953 viene inaugurato il Museo, nella sede attuale Nello stesso anno il C.N.R. dona al Museo le prime riproduzioni di strumenti realizzate in occasione dell'Esposizione di Chicago. Nel 1949 aveva già consegnato il materiale documentario corrispondente Questa riproduzione fa parte di questi beni. Si tratta della riproduzione di un termometro "a ranocchietta" o "a botticino" di fattura fiorentina del XVII secolo conservato all'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. L'originale fa parte di materiali provenienti dall'Accademia del Cimento. Questa Accademia venne fondata nel 1657 dal Principe Leopoldo e dal Granduca Ferdinando II de' Medici. Il nome stesso evidenzia lo scopo di questa Accademia scientifica: mettere alla prova e verificare, in senso galileiano, alcuni fenomeni naturali. L'Accademia fu attiva per dieci anni Per le ricerche nel campo della termometria, gli accademici del Cimento utilizzarono diverse scale termometriche: trentigrade, cinquantigrade, sessantigrade, centigrade con limite inferiore quello del ghiaccio fondente e limite superiore quello dell'acquarzente con il termometro esposto al Sole estivo (circa 40 gradi del termometro cinquantigrado). Gradi quindi diversi da qualsiasi scala successivamente adottata (Celsius, Farenheit, Reamur). Come liquido termometrico venne spesso utilizzata l'acquarzente ovvero l'alcol puro Questo termometro è stato esposto nella Sezione degli "Apparecchi Storico-Didattici" della "Sezione di Fisica" del Museo della Scienza e Tecnica di Milano, realizzata nel 1956 ca. In particolare era esposto nella vetrina dedicata all'Accademia del Cimento di Firenze Questa sezione era stata realizzata per illustrare alcune tappe fondamentali nello studio della Fisica intesa come conoscenza dei fenomeni e delle leggi della Natura.
Data tra il 1933 e il 1933
date QS:P571,+1933-00-00T00:00:00Z/10,P1319,+1933-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1933-00-00T00:00:00Z/9
Tecnica/materiale tessuto
Dimensioni altezza: 25 cm; larghezza: 45 cm
dimensions QS:P2048,25U174728
dimensions QS:P2049,45U174728
Peso: 19 g
institution QS:P195,Q947082
Numero d'inventario
2014
Provenienza C.N.R. - Consiglio Nazionale delle Ricerche
Riferimenti
  • Saggi naturali (1667) Saggi di naturali esperienze, Firenze
  • Borchi E./ Macii R. (1997) Termometri & termoscopi, Firenze
Fonte/Fotografo Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Licenza
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