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File:Nave transatlantico - Museo scienza tecnologia Milano 07081 2012.jpg

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nave transatlantico - Conte Biancamano / Hermitage.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Autore
Cantieri William Beardmore & Company (costruttore)
Titolo
nave transatlantico - Conte Biancamano / Hermitage.
Descrizione
Italiano: Costruzione metallica formata da 5 livelli, partendo dall'alto:Tetto della tuga di pilotaggio, presenta diverse attrezzature tra cui un grande faro di segnalazione, alcune casse con bandere di segnalazione, diverse antenne per radio, radiogoniometro e RADAR Ponte del sole, oltre alle due ali laterali scoperte, sono conservate la sala di pilotaggio, la sala nautica, sale RT e RTF e giro bussola Ponte delle lance, sono visibili sui due fianchi le due lance di salvataggio, vengono conservate alcune cabine con arredi destinati a passeggeri di I classe Ponte della passeggiata, sala da ballo di prima classe con decorazione del Mascherini Ponte dei saloni, sono presenti le strutture perimetrali.


Notizie storico-critiche
Il Conte Biancamano, considerato la prima vera città galleggiante nazionale, si rivelò l'ultimo transatlantico italiano costruito all'estero. Ammiraglia della flotta, è dotata di ogni comfort e lussuosamente allestita, ed effettua il suo viaggio inaugurale sulla prestigiosa linea Genova-Napoli-New York il 20 novembre 1925. Dopo 10 anni di servizio sulle tratte atlantiche, il Biancamano viene destinato dal governo italiano al trasporto di truppe e civili in Africa Orientale, ma già l'anno successivo torna a far viaggiare passeggeri prima verso il Sud America e poi verso l'estremo Oriente, sulla rotta Genova-Shanghai via Suez Torna a calcare le rotte atlantiche tra Genova e Valparaiso via Panama, quando nel 1940 è chiamato a sostituire la motonave Orazio, distrutta da un incendio. Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale è requisito dall'esercito statunitense nelle acque del porto di Cristobal, nei pressi di Panama: ribattezzato "Hermitage", viene adibito al trasporto delle truppe americane su tutti i fronti del Pacifico e dell'Atlantico. Recupera i suoi fasti alla fine del conflitto mondiale, quando lo Stato Italiano ne ritorna in possesso e lo fa riallestire presso i cantieri navali di Monfalcone (Gorizia). Il Biancamano riprende il mare lungo la rotta Genova-New York nel marzo 1950, stavolta con una moderna prua inclinata in avanti, fumaioli aerodinamici e livrea bianca Proprio su questa stessa rotta, 10 anni dopo effettuerà il suo ultimo viaggio Tra il 1960 e il 1961 la nave viene demolita, ma il Museo riesce ad acquisire il ponte di comando con le attrezzature, le strumentazioni e gli arredi che vengono trasportati in più blocchi da La Spezia a Milano. Il Padiglione Aeronavale del Museo è stato appositamente progettato e costruito per accogliere il Transatlantico Conte Biancamano e la Nave Scuola Ebe. Oggi, grazie alla musealizzazione, è l'unico transatlantico italiano sopravvissuto Il Biancamano nasce per ospitare passeggeri abituati a tutti gli agi, dunque lo studio e la progettazione degli interni furono affidati ad uno dei più celebri e apprezzati architetti italiani dell'epoca, Adolfo Coppedè. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, con la trasformazione in nave per trasporto truppe, questi preziosi arredi furono completamente smantellati e distrutti presso i cantieri di Philadelphia Quando nel 1947 il Biancamano viene riallestito come nave passeggeri nei cantieri di Monfalcone, vengono chiamati a collaborare alcuni dei più noti ed importanti artisti, architetti e decoratori dell'epoca. Le sale principali sono assegnate a dieci progettisti diversi, tra cui i pittori Massimo Campigli e Mario Sironi e lo scultore Marcello Mascherini. Lo stesso Giò Ponti, incaricato degli arredi, scriverà " il Conte Biancamano, attraverso la sfilata delle sue sale è l'espressione di diversi temperamenti: ciò da varietà alla nave " . L'eccezionalità di queste collaborazioni e il loro straordinario risultato contribuisce a rendere il Biancamano unico nel suo genere.
Data tra il 1947 e il 1961
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1947-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1961-00-00T00:00:00Z/9
Tecnica/materiale acciaio
Dimensioni altezza: 14 m; larghezza: 20 m; profondità: 18 m
dimensions QS:P2048,14U11573
dimensions QS:P2049,20U11573
dimensions QS:P5524,18U11573
Peso: 1 000 t
institution QS:P195,Q947082
Numero d'inventario
7081
Provenienza Terrestre marittima
Riferimenti
  • Curti O. (1964) Due Navi in Museo, Milano
Fonte/Fotografo Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Licenza
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attuale16:12, 21 mag 2016Miniatura della versione delle 16:12, 21 mag 20161 280 × 853 (685 KB)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Iezzi, Marco | CTP = Industria, Manifattura, Artigianato | AUT1R = costruttore | CMPD = 2013 | INV1N = 7081 | CTC = Trasporto passeggeri | AUT1A = 1887...

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