Sartoria

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Una sartoria è il laboratorio artigianale dove si realizzano abiti; vi lavora il sarto, coadiuvato da lavoranti. Vi si preparano abiti su misura o si fanno modifiche personalizzate su capi preconfezionati.

Prima del prêt-à-porter le sartorie erano diffusissime, ma, per l'aumento del prezzo della manodopera e la concorrenza dei capi confezionati, a partire dagli anni sessanta e settanta sono andate via via diminuendo. Oggi il termine sartoria è collegato all'alta moda.

Si intende con il termine, oltre che il luogo fisico in cui vengono realizzati gli abiti, anche l'arte stessa del creare abbigliamento su misura con perizia artigianale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

The Tailor and Cutter illustrations of British Costume, 1883

La nascita della sartoria si può collocare nel Medioevo, tra il XIII e XIV secolo,[1] quando nasce la moda, fenomeno capace di produrre effetti in ambito economico e sociale. In questo periodo si delinea la figura professionale del sarto capace di rispondere alle nuove esigenze della clientela, che desiderava capi alla moda in grado di distinguere socialmente le persone. A questo scopo ci si recava in sartoria, laddove il sarto prendeva le misure sui clienti, tagliava e cuciva capi d'abbigliamento. Con il passare dei secoli la sartoria divenne un luogo sempre più accogliente e confortevole. Nel Settecento i laboratori più raffinati erano ambienti grandi e ariosi, dotato di grandi finestre aperte sulla strada come una sorta di esposizione messa in vista dei passanti, come è documentata dalle tavole dell'Encyclopédie.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elisa Tosi Brandi, Sartorie storiche in Emilia-Romagna, su ibc.regione.emilia-romagna.it, Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 13 settembre 2012. URL consultato il 9 luglio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elisa Tosi Brandi, Artisti del quotidiano. Sarti e sartorie in Emilia-Romagna, Bologna, Clueb, 2009.
  • Giampiero Castellotti, Sebastiano Di Rienzo, maestro del fashion internazionale, Roma, De Luca, 2021, p. 224, ISBN 978-88-6557-506-2.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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