Lex loci protectionis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La lex loci protectionis (latino: il diritto del paese di protezione) è una norma giuridica applicata ai casi in materia di violazione della proprietà intellettuale (PI), come ad esempio i diritti d'autore o brevetti.

Essa stabilisce che la legge applicata a tali casi sia del locus protectionis, cioè la legge del paese in cui è richiesta la protezione legale della proprietà intellettuale.[1] Di conseguenza non viene applicata la legge del paese in cui è stata creata o registrata la proprietà intellettuale. In altri termini la lex loci protectionis è la legge del paese nel quale si rivendicano l'esistenza e gli effetti di un diritto soggettivo di proprietà intellettuale.[2]

La lex protectionis loci è generalmente preferita come norma per i casi di diritto di proprietà intellettuale, almeno per quanto riguarda l'esistenza, la validità, la portata e la durata dei diritti.[1] L'articolo 8 (comma 1) del Regolamento Roma 2 dell'Unione europea recita come segue:

"La legge applicabile all'obbligazione extracontrattuale che deriva da una violazione di un diritto di proprietà intellettuale è quella del paese per il quale la protezione è chiesta."

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Jan Rosen, Individualism and Collectiveness in Intellectual Property Law, Edward Elgar Publishing, 2012, p. 57, ISBN 9780857938978.
  2. ^ Angelo Falzea, Paolo Grossi, Enzo Cheli, Renzo Costi, Enciclopedia del diritto, Giuffrè Editore, 1958, p. 123, ISBN 9788814148200.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàGND (DE7697611-7
  Portale Diritto: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di diritto