Zara (gioco)
La zara è un gioco d'azzardo in uso nel Medioevo.
Si gioca con tre dadi: a turno ogni giocatore chiama un numero da 3 a 18, quindi getta i dadi. Vince chi per primo ottiene il punteggio pari al numero chiamato.
Strategia
Diversi numeri hanno diverse probabilità di uscire: infatti ad esempio per ottenere 3 con tre dadi c'è una sola combinazione possibile (1+1+1=3), mentre per ottenere 10 ce ne sono diverse (1+3+6=10, 1+4+5=10, 2+2+6=10, 2+3+5=10, 2+4+4=10, 3+3+4=10). Le probabilità per ciascun numero sono le seguenti:
N | prob. | % | N | prob. | % |
3 | 1/216 | 0.46% | 11 | 27/216 | 12.50% |
4 | 3/216 | 1.39% | 12 | 25/216 | 11.57% |
5 | 6/216 | 2.78% | 13 | 21/216 | 9.72% |
6 | 10/216 | 4.63% | 14 | 15/216 | 6.94% |
7 | 15/216 | 6.94% | 15 | 10/216 | 4.63% |
8 | 21/216 | 9.72% | 16 | 6/216 | 2.78% |
9 | 25/216 | 11.57% | 17 | 3/216 | 1.39% |
10 | 27/216 | 12.50% | 18 | 1/216 | 0.46% |
La strategia di gioco che dà le maggiori probabilità di vincere è quindi quella di chiamare sempre 10 o 11.
In letteratura
La zara è citata da Dante nella Divina Commedia:
«Quando si parte il gioco de la zara,
colui che perde si riman dolente,
repetendo le volte, e tristo impara;
con l'altro se ne va tutta la gente;
qual va dinanzi, e qual di dietro il prende,
e qual dallato li si reca a mente;
el non s'arresta, e questo e quello intende;
a cui porge la man, più non fa pressa;
e così da la calca si difende.»
Il romanzo Capitan Tempesta di Emilio Salgari inizia con una partita a zara.
La zara è citata nel I atto dell'opera di Amilcare Ponchielli La Gioconda.
Collegamenti esterni
- zara – Enciclopedia Dantesca