Utente:Archrita/sandobox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

otto di sé un altare realizzato in pietra. Il presbiterio è separato dal resto della chiesa da una balaustra in stile gotico. realizzato della stessa pietra dell'altar Nella facciata della Chiesa venne conservato l'antico architrave che è di sommo pregio archeologico, e sopra di esso, fiancheggiato da due finestrelle, fu messo un arco semicircolare, chiuso da una lamiera di ferro con dipintovi a mezzo busto l'immagine di S. Ambrogio, ormai però scomparsa.

GIUSTO DI RAVENSBURG

L' opera raffigura l'immagine di Cristo che indossa un manto rosso della regalità e con la mano sinistra regge la Croce e con la destra indica il costato. Alla sua destra è rappresentato sant’Ambrogio e alla sinistra sant’Agostino. Il frontale della mensa viene impreziosito da un bassorilievo, a fondo d'oro, raffigurante l'effigie di s. Ambrogio, del fratello Satiro e del martire romano Satiro mentre i lati vengono adornati dall'effige dei martiri Marco e Marcellino.

e affreschi del secolo XIV. Il primo (sulla parete di sinistra) raffigura san Fabiano Papa e san Sebastiano martire, mentre il secondo (sulla parete di destra) i tre fratelli santi Ambrogio, Marcellina e Satiro. Gli affreschi, al momento dell'inizio dei lavori, si presentavano danneggiati dall'umidità e coperti da strati di calce. Quest'ultimo atto era compiuto come gesto di prevenzione igienica in occasione di epidemie, col risultato di danneggiare gravemente l'opera. Oltre a ciò, nel corso del tempo grossi squarci e profonde fenditure intaccarono alcune parti dell'intonaco, danneggiando ulteriormente gli affreschi. A seguito del ritrovamento, i restauratori ritennero necessario un accurato rinsaldamento delle crepe ed un consolidamento degli intonaci.

In seguito al restauro, gli storici dell'arte hanno messo in rilievo alcune analogie e/o caratteristiche particolari. In primo luogo, appare molto interessante il modello iconografico usato per raffigurare il vescovo Ambrogio: non più vecchio, ma imberbe e giovanile come il san Sebastiano raffigurato al suo fianco. Non è possibile far nomi, nemmeno istituire raffronti approssimativi, resi in realtà ancor più difficili dalla scomparsa degli altri dipinti che arredavano l'oratorio. E possibile ipottizzare che essi siano opera di uno dei buoni artisti ignoti che operarono in Lombardia verso la fine del secolo XIV. In queste pitture infatti, tanto l'influenza bizantina quanto quella gotica hanno già perduto la loro immediatezza stilistica, così viva ed espressiva un tempo; qui tutto è ridotto ad un manierismo privo di significazione e alquanto grossolano.

Gli affreschi malgrado abbiano ancora sofferto dopo il restauro del secolo scorso per causa dell'umidità, si presentano in discreto stato di conservazione, con le loro gamme chiare, timido accenno di un effetto decorativo che preannuncia la soave cromia lombarda quattrocentesca.