Utente:Giovanni Seu

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Giovanni Seu nato ad Ozieri il 4/11/1937 Torralbese d'adozione, conoscitore profondo della Valle dei Nuraghi di Torralba di cui lo stesso ha coniato il nome nel 1971.

Nuraghe's Valley o Valle dei nuraghi, La Valle dei Nuraghi, è' un vasto territorio compreso nell'agro dei paesi di Torralba, Borutta, Bonnannaro, Mores, Ittireddu, Burgos, Rebeccu, Bonorva, Giave, Chelemure, Thiesi. Questi paesi fanno da corona alla valle dei Nuraghi.

Si noti bene che tale termine, Valle dei Nuraghi, fino all'anno 1971 NON ESISTEVA, è stato coniato dal pittore Giovanni Seu in occasione di una mostra personale che lo stesso fece a Stintino (SS) presso l'hotel Rocca Ruja, di proprietà del Cavalier Angelo Moratti, vecchio presidente della nota squadra di calcio Inter; lo stesso Moratti inaugurò la mostra. A tale inaugurazione, fra le varie personalità presenti vi era anche il giornalista della TV Tito Stagno, il quale intervistò il pittore e scrisse una recensione sui suoi quadri. Il giornalista chiese all'artista da dove aveva attinto i soggetti delle sue opere, il pittore rispose: Dalla VALLE DEI NURAGHI. Dopo l'intervista lo stesso giornalista consegnò tale nota critica alla redazione Rai la quale la mandò in onda nel Gazzettino Sardo del giorno dopo. A seguito di tale emissione fu reso pubblico il termine VALLE DEI NURAGHI.

Interno nuraghe Santu Antine

In questo territorio nel quale sono situati gran parte dei nuraghi sardi, vi è anche la "Reggia Nuragica di Santu Antine", la più ben conservata di tutta l'isola. Tale nuraghe si trova nell'agro di Torralba in prossimità della Strada Statale 131, Sassari-Cagliari. Ma Torralba oltre conservare altri Nuraghi quasi intatti come il Nuraghe Ruju e Nuraghe Longu, ci sono anche i resti di tre "Tombe dei Giganti" fra cui una che è contemporaneamente Tomba e Dolmen nei pressi di Nuraghe Nieddu. Tale tomba scoperta di recente dall'allevatore Antonio Mulas nel suo stesso terreno, è passibile di ulteriori scoperte in quanto è ancora intatta; da tale sito infatti tramite scavi appropriati potrebbero emergere dei reperti utili per la datazione della civiltà nuragica. La Valle dei Nuraghi è ancara avvolta da una patina di mistero ed è probabile che nasconda ancora numerose sorprese di importanza archeologica e paleontologica. Fra l'altro secondo alcuni studiosi che da tempo indagano sulla civiltà nuragica gli stessi hanno avanzato l'ipotesi che tale civiltà sia addiritura antidiluviana in quanto molti nuraghi, Santu antine compreso, fino al 1935 era sepolto da detriti alluvionali fino al primo piano- probabilmente - resti di un alluvione catastrofica avvenuta chissà quando ?