Discussione:T-Amp

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articolo neutrale o depliant pubblicitario?[modifica wikitesto]

l'articolo si sofferma esclusivamente sui giudizi positivi ignorando completamente qualunque critica che, da più parti, è stata mossa sulle qualità del T-amp. Sarebbe opportuno modificare l'articolo o, almeno aggiungere una sezione che citasse le opinioni discordanti con quella enunciata dall'articolo. In caso contrario sebra più un depliant pubblicitario del T-amp che non un articolo della wikipedia.

Innanzi tutto sarebbe opportuno firmare i propri interventi Utente:Lemke! Vediamo poi cosa hai scritto. Riguardo l'effetto Volantino pubblicitario direi che ho indicato le caratteristiche e descritto l'efficienza del prodotto, tutte cose sperimentato personalmente prima di scriverle. Ognuno può scrivere DATI DI FATTI e questi sono DATI DI FATTO. Quindi, quale sarebbe il problema?
Se poi tu GIUSTAMENTE vuoi fare in modo che gli aspetti controversi di questa questione, di cui ho letto parecchio, emergano nel testo della Voce, allora perchè non provvedi tu stesso? Voglio dire, se pensi che il T-AMP si discosti nella realtà dalla descrizione che ne ho dato, visita i forum, raccogli opinioni ed aggiungi il paragrafo "Aspetti controversi": che problema c'è? E' un modo importante per rendere l'articolo più interessante è completo. Certo che essendo io soddisfatto del prodotto non mi interesserò di questa sezione!
OK?
Saluti Franganghi 11:51, 5 mag 2006 (CEST)[rispondi]
Ho letto il lavoro che hai fatto: direi ottimo. Controfirmo ogni tua modifica. Ciao. Franganghi 11:54, 5 mag 2006 (CEST)[rispondi]

francamente non capisco cosa voglia dire classe t, probabilmente è solo un nome commerciale per non parlare del Digital Power Processing. Se si vogliono citare caratteristiche tecniche bisognerebbe almeno sapere di cosa si sta parlando.(un ing. elettronico)

RISPONDO!

Classe T è un brevetto commerciale che ha come scopo di superare la qualità audio infima dei classe D...

Io non sono ingegnere ma ti devo dire che i migliori progettisti di amplificatori HIFI provengono da altri settori, a volte sono architetti,spesso sono dei fisici, altre volte gente che fa altre cose come me che ho studiato multimedia ( e audio engineering per conto mio perché in italia qualche anno fa non esistevano corsi universitari... forse se va bene qualche biennio specialistico presso qualche conservatorio lo apriranno a breve ) spesso non hanno manco fatto l'università ma sono dei semplici periti industriali.... a volte sono dei muscicisti appassionati di elettronica.

Gli ampificatori sono strumenti musicali e dunque,lasciando perdere quelli definibili come elettrodomestici, parlo di quelli ad alto livello, sono delle vere e proprie opere d'arte, ed ecco perché alcuni apparati che strumentalmente sono pessimi, appaiono molto realistici anche ai grandi muscicisti di musica classica.

Le misure strumentali ancora non sono riuscite a spiegare perché un ampli valvolare con distorsioni intorno a 1% suona meglio di ampli a transistori con 0,00001% di distorsione ... si la storiella della distorsione di 2 armonica e in generale di armoniche pari gira e rigira per la rete ... ma ti posso assicurare che ho provato tutti i simulatori di distorsione valvolare digitali che esistono e tutti sporcano il suono senza abbellirlo.

Poi c'è la storiella che il valvolare a triodi clippa soft ma, siccome sono come san tommaso, ho provato a sentire molto al di sotto del clipping e il valvolare suona meglio anche lontano dal clipping!

Forse è il trasformatore di uscita che fa qualcosa perché, quei pochi che hanno ascoltato i valvolari senza trasfomatore di uscita dicono che è simile a un mosfet e poi ho ascoltato il McIntosh Laboratory a transistor con trasformatore di uscita ed è piacevole quasi come un valvolare.

ma torniamo al classe D.... il classe D ha il provlema che lavora bene su un carico resistivo ( per esempi 8 hom fissi ) ma ha dei problemi grossi di rispstta in frequenza non piatta quando la impedenza cambia... e non parlo solo di carichi capacitivi o induttivi con sfasamenti vari... parlo anche solo di variazione di resistenza....

Ci sono sostanzialmente 5 modi per risolvere.

1 far lavorare i treni di impulsi a frequenze molto più alte della banda audio

2 controreazionare molto ( ma non funziona più di tanto nel senso che alcune distorsioni diminuiscono e altre no e poi c'è il problema dei condensatori che ti fanno rischiare autooscillazioni pericolosissime se li metti dentro l'anello di controreazione e questi classe D hanno bobine e condensatori proprio sull'uscita...in più c'è un leggero ritardo tra uscita ed entrataa che vanifica gli effetti della controreazione...troppo lunga da spiegare qui )

3 prevedere le distorsioni statiche e fare un circuito di precorrezione ( non funge con la distorsione dinamica ma pare che Classe T riesca in qualche modo a compensare dinamicamente... sui woofer che sono pesanti ci credo poco! )

4 utilizzare il classe D su misura per uno specifico altoparlante (casse attive con amplificatore progettato su misura e reti di compensazione su ogni singolo altoparlante che poi è la strada percorsa per gli impianti PA che usano nei concerti Rock-Pop con un ampli in classe D per ogni singolo cono e triamplificazione con limitatore del clipping ogni singola banda)

5 utilizzare un amplificatore molto perfetto ( magari in classe A o AB) di potenza sufficiente a compensare gli errori del classe D cosicché il classe D fa il grosso del lavoro male e quello piccolino perfetto va a correggere gli errori di quello grosso... questa è la tecnica direi più esoterica nel senso che qualcuno li fa ma a livello di nicchia e non commercialmente...il problema più grosso è che l'ampli piccolo, quello che deve fare la rifinitura al lavoro, si ritrova a lavorare in una maniera un po'strana perché gli arriva segnale alla rovescia e dunque nella progettazione va studiato quel che succede mandandogli forti segnali non in ingresso come di regola bensì al contrario del normale nell uscita... ovviamente se il classe D distorge del 2% allora il piccolo ampli di supporto deve essere almeno 2 centesimi la potenza di quello grosso.

Forse tu non lo sai ma Io, quando sono in buona, riesco a sentire a orecchio variazioni di +/-1dB sulla banda audio e ti assicuro che moltissimi sono come me, perciò immaginati tu un oggetto che sballa di +/- 3 , a volte anche 4 dB come gli amplificatori in classe D che fastidio mi danno!

ELETTRODOMESTICI AUDIO!

La peggior cosa dei classe T secono me è la forte distorsione di intermodulazione a frequenza superiore a 15 khz che puoi vedere anche dichiarata sul datasheet del TA2020 e poi la tendenza ad aumentare terribilmente la distorsione THD per impedenze sotto a 4 hom.... 2 cose veramente spiacevoli perché un buon amplificarore dovrebbe inrmodulare poco almeno fino a 30 Khz perché altrimenti se ascolti per ore come fanno musicisti e fonici potrebbe venirti il mal di testa!

CIAO CIAO caro ingegnere e salutami quelli che dicono che Leonardo da Vinci era un ingegnere quando lui stesso si definiva pittore! ( firmato uno che è felice di non essere ingengere elettronico )

Caro ing. anonimo, dato che sei così attento alla forma è strano che tu non ti sia accorto che nel mondo wiki un intervento critico anonimo di solito non sortisce alcun effetto. Io mi chiamo Giovanni Recchia e vivo a Roma, il mio nick è franganghi ed anche se non mi fregio dei miei titoli e delle mie conoscenze, sono solito cercare di capire prima di criticare.
Se pur essendo ingegnere non sai fare una ricerca su internet e vuoi sapere di cosa si parla CHIEDI. Non è più facile?
C'è ad esempio questo articolo che - come ingegnere - non avrai problemi ad interpretare. In modo molto semplicistico mi limiterò a dire, per chi ing. non è, che amplificatori analogici che lavorano in classe A (e che forniscono una buona fedeltà) consumano un sacco di potenza, hanno bisogno di alimentatori poderosi e di circuiterie di contorno "discrete" (componenti elettronici classici, quali condensatori grandi come un cellulare) per lavorare correttamente; di contro gli ampli che lavorano in classe D forniscono un audio pessimo ma ad alte potenze e sono adottati ad esempio per pilotare i trasduttori acustici che si usano nei concerti. La novità della Tripath è la classe T (credo stia proprio per tripath dato che ne hanno il brevetto): in questi ampli si ottiene una risposta alle armoniche di classe pari agli ampli AB con un rendimento (rispetto ai consumi) del 70-80%, tipica degli impianti in classe D. Dato che NON si parla di ampli in classe A, si sta solo descrivendo un prodotto che ha innegabilmente un rapporto qualità prezzo incredibile, sopratutto se si contano gli impianti da 2-400 euro che i ragazzini comprano gioranlmente e che sono semplicemente ridicoli! Prova un t-amp e noterai che - pur non essendo un miracolo - suona molto molto bene rispetto a qualunque prodotto di tipologia "home consumer", Tutto qua. L'accanimento che deriva dalla nascita di questo prodotto lascia il tempo che trova.
Riguardo la DPP, si tratta sostanzialmente di una implementazione più efficente di una amplificazione switching: da quel che leggo il DPP incorpora
  1. un sistema di adattamento del segnale di ingresso
  2. un convertitore A/D
  3. un controllo on off sull'uscita
  4. un controllo di sovraccarico
  5. un DSP che lavora su una analisi predittiva del segnale digitale convertito
In pratica niente di nuovo, ma capisci da te che la cosa geniale sta nell'usare un DSP prima dello stadio di aplificazione in classe D! Gli amplificatori in classe D sono stupidi, il t-amp lavora attivamente sul segnale. E' un po la scoperta dell'acqua calda, ma con l'acqua calda ci laviamo tutti no? La cosa che non ho capito è se il dsp serve solo per modificare i parametri di potenza dello stadio finale o il suono in uscita è prodotto attivamente dal dsp?!?!? Ma alla fine chi se ne frega.
Io ho finito caro ing. e ti saluto firmandomi. Facci sapere se hai gradito. Franganghi 23:41, 15 mag 2006 (CEST)[rispondi]
Ah! Ho fatto la modifica della "classe T" senza prima leggere la pagina di discussione! Chiedo venia, io pur possedendo (felicemente) un T-Amp non ho orecchie sufficientemente sofisticate per apprezzarlo e soppesarne i difetti in modo critico. Ho cambiato solo la famigerata "classe T", che secondo una nota testata di settore è un mero artifizio commerciale per definire una "classe D con aggiunta di DSP".
Il sospetto è del resto confermato dal fatto che su internet trovi sempre le stesse identiche parole esatte precise, segno che i redattori amano il copia e incolla dalle brochure dei produttori.
Sti pubblicitari! Basta avere "un diesel con le prestazioni di un benzina" per scrivere che la macchina va a "benziesel" e scriverlo non solo come claim pubblicitario (dove potrebbe anche starci) ma addirittura nelle schede tecniche alla voce "alimentazione"... beh, può darsi che il paragone sia giusto, può darsi che no, non lo so, ma a me sta storia della "classe T" fa storcere un po' il naso.
Ad ogni modo chi è favorevole, chi è contrario, etc. porti i suoi argomenti.
La mia modifica era in buona fede, anche se forse il commento al checkin può sembrare brutale.
Comunque, Franganghi, per quanto tu possa essere informato correttamente, rispondi con toni che ti fanno passare dalla parte del torto. L'ingegnere ha solo sollevato dei dubbi (legittimi ed esposti con chiarezza) sull'esattezza della voce, non crocifiggermelo così senza processo! Per forza che questo poi non ti risponde. Avrà pure tolto Wikipedia dai preferiti del browser!
--Utente:Nosferatu/Firma 20:36, 5 set 2006 (CEST)