Discussione:Fuorigrotta

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Fuorigrotta era, fino a non molti anni fa, un importante snodo della rete tranviaria di Napoli che collegava Poggioreale a Bagnoli. La rete è stata progressivamente ridotta, fino alla dismissione. Attualmente in via Cumana è ancora presente il vecchio deposito dei tram.

--Guarracino (msg) 16:03, 14 mar 2008 (CET)[rispondi]

... effettivamente, ci sono ripassato davanti da poco, e ho visto che una serie di vecchie strutture (le coperture in ferro) sono state demolite dall'ANM. Che tristezza :-( --Guarracino (msg) 08:28, 31 mar 2008 (CEST)[rispondi]

PICO (Palazzo dell'Innovazione e della Conoscenza)

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Cos'è PICO? Mai visto...!--Guarracino (msg) 17:05, 28 mag 2008 (CEST)[rispondi]

ulteriore introduzione da sistemare

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Traslo in discussione la troppo grande introduzione posta da Jan Flegreus e che si aggiunge alla preesistente citazione introduttiva:

«Dalla parte opposta della collina di Posillipo e calando nella vallata ,s’incontra poco dopo passata la prima grotta,il villaggio di Fuorigrotta,esso è tutto occupato dal monte di Posillipo,che per molte ore del giorno gli toglie la benefica luce del sole,perciò è tetro ed umido.Viene abitato da circa 2300 persone e quasi tutte addette all'agricoltura; il suo territorio produce grano,frutta e mediocre vino.Esso va aggregato alla Diocesi di Pozzuoli.Recente è la fondazione di questo villaggio,mentre in un'antica pergamena citata dal Chiarito,sotto Costantino si ha che in Fuorigrotta erano paludi e terre selvagge e quel luogo fu permutato dall'Abate di S.Salvatore con altri fondi posti a Bacoli,che ebbe in cambio dall'Abate di S.Michele Arcangiolo de insula maris.Come pure in due carte citate da Giustiniani,sotto Carlo di Durazzo,chiamavasi luogo e non ancora abitato. Però sorgeva a villaggio già a’ tempi del Capaccio ed egli lo descrive d’aere nociva ed umida. Infatti anche il Mormile nella descrizione di Napoli e Pozzuoli dice che tutto il villaggio e le campagne erano piene di umidi vapori e lo rendevano inabitabile, ma ciò ai suoi tempi già cominciava a svanire per la diligente cultura.La chiesa è dedicata a S.Vitale e fu elevata nell’anno 1666 ed allora venne consacrata dall’Arcivescovo Toletano , come dice l’iscrizione sull’altare maggiore.» (Francesco Alvino,1845) da Il Regno di Napoli e Sicilia descritto da Francesco Alvino con disegni eseguiti dal vero ed incisi dall'Artista Achille Giganti.La Collina di Posillipo ,Napoli, Tipografia di Giuseppe Colavita (1845). --CityClass 11:31, 12 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Giusta pronuncia del toponimo in napoletano.

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La pronuncia prevede l'utilizzo della schwa al posto della lettera 'e' e l'elisione della ultima 'a'. La pronuncia reale risulterebbe simile a fòr-rott con la 'o' chiusa in 'rott'.