Pietas (divinità): differenze tra le versioni

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[[Immagine:Dupondius-Livia-RIC 0043v.jpg|thumb|100px|left|[[Livia Drusilla]], moglie di [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]] e madre di [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]], associata a ''Pietas'' (22-23)]]
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Rappresentata spesso sulle monete come una figura femminile reggente un ramo di palma e uno scettro oppure offerente incenso su un altare, nell'iconografia [[Impero romano|imperiale]], ''Pietas'' veniva spesso associata alle donne legate all'imperatore, in quanto la ''pietas'' era una virtù che ben si confaceva loro.

Nell'iconografia [[Impero romano|imperiale]], ''Pietas'' veniva spesso associata alle donne legate all'imperatore, in quanto la ''pietas'' era una virtù che ben si confaceva loro.


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==

Versione delle 21:53, 11 apr 2007

Sul rovescio di questa moneta coniata a nome di Flavia Massimiana Teodora (340), la dea Pietas è raffigurata mentre stringe un bambino al seno

Pietas era, nel complesso della Religione romana, la divinità preposta al compimento del proprio dovere nei confronti dello Stato, delle divinità e della famiglia; era quindi la personificazione del sentimento romano della pietas. Pietas era uno dei di indigetes, e le fu dedicato un tempio, nel II secolo a.C., nel Foro Olitorio.

Livia Drusilla, moglie di Augusto e madre di Tiberio, associata a Pietas (22-23)

Rappresentata spesso sulle monete come una figura femminile reggente un ramo di palma e uno scettro oppure offerente incenso su un altare, nell'iconografia imperiale, Pietas veniva spesso associata alle donne legate all'imperatore, in quanto la pietas era una virtù che ben si confaceva loro.

Bibliografia